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Verona-Brescia 24/09/05:

qualcuno ha sbagliato, nessuno ha pagato!

18 - 02 - 2006

Di seguito comunicato n. 2 (Manifestazione 18-02-06) dei "Brescia 1911 Curva Nord"

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Quante volte sentiamo dire da varie fonti, politiche e non, che uno Stato si può definire realmente democratico e civile solo quando le sue Istituzione sono sane, solo quando il potere istituzionale è votato interamente al bene civico comune e NON alla difesa e alla salvaguardia di chi questo potere lo impersona.
Quante volte si sono alzate polemiche feroci contro chi era sospettato di utilizzare la propria carica per fini personali, o, ancor peggio, contro chi era accusato di coprire e mascherare errori e mancanze abusando del proprio potere istituzionale.
Quante volte abbiamo sentito parlare o visto o provato abusi di potere e ingiustizie istituzionali?
Quanti di voi avrebbero voluto fare qualcosa di concreto per evitare che queste cose continuassero ad accadere?
Quanti ragazzi come Paolo dovremo piangere ancora prima che certi eccessi vengano fermati?
Quando finirà questo clima di caccia alle streghe che da una parte tende a demonizzare senza distinzioni ed a colpire con sempre più violenza ogni tifoso e, dall'altra, tollera o addirittura premia chi disonora il proprio ruolo discreditando lo Stato che rappresenta?
Quando si avrà il coraggio di raccontare tutta la Verità e non solo ciò che fa più comodo alla morale comune?
Quando potremo indossare finalmente una sciarpa senza dover essere trattati alla stregua di criminali incalliti?
Quando saremo trattati come normali cittadini e non come carne da macello?
Quando pagheremo eventualmente per i nostri sbagli e non per quelli di altri? (Noi non vogliamo nessuna immunità, sia chiaro!)

Davanti a queste domande, davanti a queste "brutture", davanti a queste "carenze" del nostro sistema civile ci siamo spesso indignati e talvolta, sull'onda di questa spinta emotiva, l'opinione pubblica è riuscita a cambiare le cose, smascherando chi, rappresentante dello Stato, aveva sbagliato ed aveva coperto questi errori perseverando nel proprio abuso di potere, approfittando della propria posizione privilegiata.
Per questo sabato scenderemo in strada!

Sabato 24 settembre 2005 alla stazione di Verona Porta Nuova, l'ideale di Stato democratico e civile espresso in precedenza è stato pesantemente infangato proprio da chi lo Stato lo rappresentava (una piccolissima parte, per la verità), nella fattispecie chi era preposto alla tutela dell'Ordine Pubblico.
Violenza verso cittadini inermi, abusi di potere, umiliazioni fisiche e psicologiche: questo era lo Stato in quella sera di fine settembre; Democrazia e Civiltà indecentemente calpestate proprio da chi era deputato a salvaguardarle da minacce esterne. A farne le spese più di tutti un 29enne bresciano ridotto in fin di vita, che a distanza di cinque mesi lotta ancora per tornare ad avere la sua vita normale.
Per questo sabato scenderemo in strada!

Dopo quel maledetto giorno, uno Stato civile e democratico, con sane Istituzioni, si sarebbe formalmente scusato, avrebbe individuato i maggiori responsabili, punendoli in maniera esemplare o quantomeno limitandoli nel loro potere. In questo modo avremmo visto riaffiorare dal fango Democrazia e Rispetto; in questo modo le Forze dell'Ordine si sarebbero forse riabilitate agli occhi di chi aveva vissuto quell'inferno; in questo modo e solo in questo modo.
Non è stato così.
Si è perseverato nell'abuso di potere, mascherando le responsabilità, gettando una cortina fumogena sulla verità, tentando vigliaccamente di addossare le colpe verso chi non ne aveva, calpestando con macabra insensibilità la Dignità di Paolo che lottava per sopravvivere.
Per questo sabato scenderemo in strada!

Per tutto questo e per molto altro sabato 18 febbraio 2006, chi si è identificato nei principi di questo ragionamento dovrà scendere in piazza a far sentire la propria voce (in maniera civile ed intelligente), perché solo con l'impeto dell'opinione pubblica si potrà arrivare alla Giustizia o quantomeno alla Verità.
Solo allora potremo tornare a dire di vivere in uno Stato sano, civile, democratico.
Solo allora potremo tornare a confrontarci con serenità con tutti e per il bene di tutti perché, non lo dimentichiamo mai, la repressione fa male a tutti!
Per questo sabato scenderemo in strada!

Sabato 18 febbraio: manifestazione Ultras, ma non solo...
Per Paolo, per la Giustizia, per la Verità...

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