BOYS PARMA 1977

Curva Nord

A Bologna pensando alla Tessera del Tifoso

29 - 04 - 2010

Tutto sembra normale, per modo di dire visto che striscioni, bandiere, tamburi, megafono ecc ecc sono ancora "fuori legge", ma si sta andando avanti come negli ultimi anni. Forse in pochi hanno pensato o stanno pensando a dove, a cosa ci porterà la Tessera del Tifoso, a quale sarà la prossima imposizione, in pochi stanno pensando a come sarà quando il tifo per come noi lo intendiamo morirà definitivamente. Noi è tanto che ci pensiamo, in queste settimane è il pensiero che più ci tiene occupati. Fino a qualche anno fa si pensava a che bandiere, cori, striscioni e coreografie fare, a come andare in trasferta, oggi a fino quando riusciremo ad andare avanti, a dove vogliono arrivare i signori del pallone. Pensieri confusi, che sanno già di malinconia e nostalgia, per un calcio che non è più uno sport, per un tifo che ci ha fatto innamorare della curva, che ci ha fatto crescere, conoscere tanti ragazzi e ragazze, che ci ha segnato la vita. Ideali schiacciati dagli interessi, ma si sa: con il romanticismo non si sistemano i bilanci.
E così, con queste cose in testa, mentre il tempo passa, anche i BOYS pensano alle solite cose, fra le quali scrivere resoconti dove c'è sempre meno da scrivere o rispondere a tifosi che, poco informati, ci sembrano venire dalla Luna (senza offesa né polemica).
E così siamo andati a Bologna, per il derby con i rossoblù. Abbiam fatto i salti mortali per riuscire a fare i biglietti, ci siamo interessati noi se le cose funzionavano o meno (per poi far "muovere" il Parma Calcio), abbiam fatto propaganda per magari convincere chi poi, invece, il biglietto non è riuscito a farlo ed è stato a casa, e siamo andati a Bologna in un migliaio. Siamo tornati in quello stadio, in quel settore, che 5 anni fa ci vide protagonisti della vittoria nello spareggio per rimanere in A proprio contro i padroni di casa, siamo tornati e ci siam chiesti: "Ma che fine han fatto gli altri 6.000 che erano a Bologna con noi?".
Poi abbiam sventolato, mostrato orgogliosi le nostre sciarpe, cantato e cantato forte per tutto il primo tempo, esposto uno striscione (rischiando multe e diffide) per una ragazza che è venuta a mancare, ultras del Bologna. Abbiamo fatto gli ultras, o meglio, quel che siamo riusciti a fare.
Bella trasferta, però, Bologna. In treno in 400, i vagoni dove non si passa, i cori, anche una visita di qualche avventuroso bolognese, gli autobus con le porte aperte, l'aria nei cappucci. Molti magari non capiscono, anzi ci giudicano, ma per noi sono emozioni.
Poi prendi il treno per Parma, hai perso, ma da più di una persone senti dire "Questa era la mia ultima trasferta, io la Tessera non la faccio", e della sconfitta te ne importa poco. Ed anche tu, ricordando che manca ancora la trasferta di Torino con la Juve (divieti a parte), che la Tessera non la vuoi fare cerchi di convincere queste persone che non bisogna mollare, che bisogna cercare di non far morire tutto quello in cui abbiamo creduto, dove siamo cresciuti, dentro o fuori gli stadi, in qualsiasi maniera.
Cerchiamo di rimanere vivi, sempre e comunque a testa alta, compattiamoci e stringiamoci per la sfida più importante: chi ci tiene non si tiri indietro!
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO!

BOYS PARMA 1977

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