BOYS PARMA 1977

Curva Nord

PARMA-Udinese, cori contro Bondi

22 - 10 - 2006

Domenica scorsa, durante PARMA-Udinese, la Curva Nord ha fragorosamente contestato Enrico Bondi. I gol dei friulani, frutto di gravi disattenzioni dei Crociati, nonché l'assenza di cuore e grinta nell'undici locale, hanno innescato la protesta della Nord. Protesta che i BOYS non hanno mai cessato, nemmeno l'anno scorso (a salvezza ottenuta) o nel pre-campionato 2006/07. Purtroppo, una volta rimasti in Serie A, la tifoseria e la città si sono disinteressate del problema societario, tant'è che i nostri appelli a continuare la protesta cadevano tutti nel vuoto. Preso atto dell'indifferenza generale, abbiamo cercato d'informare tifosi e città sul progressivo smantellamento del PARMA Calcio, in mesi dov'eravamo l'unica voce fuori dal coro.
Enrico Bondi, da quando si è insediato, non ha mai fatto nulla per incontrare le simpatie dei tifosi. Lunghi silenzi e neppure nessuna risposta alle domande che Ultras e tifosi, mediante le varie organizzazioni, gli facevano pervenire.
L'atteggiamento tenuto l'anno scorso ha profondamente compromesso l'andamento della squadra, tanto che il periodo nero della truppa di Beretta coincideva con l'alternarsi delle voci sui possibili acquirenti. Periodo gestito malissimo dall'informazione locale, che trascinava questioni per mesi senza mai cercare la verità. I BOYS, in quel periodo, organizzavano una manifestazione a Collecchio per "smuovere" le acque, per avere una reazione, per dare un segnale forte a chi si nascondeva nell'ombra. Purtroppo, però, non ci furono svolte.
La presenza di Bondi in tribuna, domenica scorsa, ha scatenato le invettive di tutta la tifoseria, non solo degli Ultras. Il malcontento, ormai diffuso, ha portato in particolare la Curva Nord ad offendere pesantemente tale personaggio.
Angiolini ("presidente") e Berruti (direttore generale) hanno preso il volo, ma tutto tace, come sempre.
I cori offensivi di domenica scorsa arrivano dopo anni di prese per il culo, dove l'unica costante è l'incertezza ed il disinteresse nei confronti del nostro PARMA. La pazienza l'hanno persa tutti, non solo chi è sempre presente, in casa e in trasferta. Dalla prima fila della Nord all'ultimo gradino dei distinti.
Chi è lautamente pagato, anche per sistemare il PARMA Calcio, deve adoprarsi in tal senso. Se dopo anni il risultato è un nulla di fatto: quella persona non sta lavorando bene. Punto. Se, per di più, lascia pensare che del PARMA non gli importa poi molto, il tifoso si comporta di conseguenza. Chi non fa il bene del PARMA Calcio: non avrà mai il nostro rispetto.
Un giornalista locale ha pensato bene di schierarsi, ancora una volta, con Bondi. L'uomo che, a suo modo di vedere, ha salvato finanziariamente il PARMA Calcio. Il PARMA Calcio s'è salvato grazie ad una legge pre-esistente dello Stato. Bondi, viceversa, ha venduto e svenduto il patrimonio societario, incapace d'eseguire il compito affidatogli dal ministro: vendere il PARMA Calcio a qualcuno che potesse tutelarne gli interessi e il prestigio.
VIA DA PARMA CHI CI MANCA DI RISPETTO!

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