BOYS PARMA 1977

Curva Nord di Parma

Watford
-
PARMA
3
-
2

01 - 08 - 2009

Pre-campionato

BOYS PARMA 1977 a Londra Dopo 16 anni il Parma torna a giocare a Londra, non per una storica finale a Wembley questa volta, ma per un'amichevole a Watford, periferia nord della capitale britannica.
Seppur amichevole, torna una trasferta europea e già dall'uscita della notizia viene accolta con entusiasmo da diversi ragazzi del Gruppo, che incominciano subito ad organizzarsi.
Organizzare il viaggio come BOYS sarebbe stato impossibile, esigenze diverse, impossibilità di battezzare un prezzo (visto l'aumentare del costo dei voli), così ognuno si organizza autonomamente, tenendosi in contatto con gli altri. L'unica cosa che si prenota in comune è l'hotel, che si rivelerà... una "sorpresa", diciamo.
Alla fine, tra BOYS e altri ragazzi della Nord, siamo circa una trentina a passare qualche giorno insieme a Londra. Potevamo essere anche di più, ma la propaganda (solo italiana) sulla febbre suina che dilaga nel Regno Unito, ha fatto desistere molte persone. Per la cronaca, a noi è sembrato tutto normale, praticamente nessuno con la mascherina (tranne turisti italiani, appunto), addirittura alcuni strajé che neanche sapevano del virus!
Il giorno della partita ci ritroviamo tutti insieme già dal mattino e prendiamo il treno (la Overground, metro scoperta) per Watford. In giro nelle varie stazioni incrociamo numerosi tifosi del Glasgow Rangers e dell'Arsenal, fra cui alcune "belle facce", ma fra noi e loro c'è totale indifferenza.
Londra è tutta una telecamera. Mentre aspettiamo il treno, in una piazzetta alla stazione Euston, ne contiamo almeno una decina, e basta fare gruppo per fare arrivare una dozzina di poliziotti in tenuta fosforescente, a sorvegliare la zona. Tutto però rimane tranquillo.
Dopo mezz'ora di treno arriviamo a Watford, che sembra proprio un paesino di campagna. Ci dirigiamo a piedi verso la stadio, dove andiamo subito a fare i biglietti sotto quella che dovrebbe essere la Curva di casa. Il biglietto costa 10 sterline (circa 18 euro), non pochi, ma considerando i prezzi del calcio inglese non ci lamentiamo. Non ci viene chiesto nessun documento, il biglietto non è nominale e ci mettiamo pochi minuti per farlo tutti. Per evitare tensioni, essendo aperti solo due settori fra cui la Curva di casa (Rookery Stand), scegliamo di metterci in tribuna, nell'anello superiore (Upper Rous Stand).
BOYS PARMA 1977 in corteo a Watford E' presto, mancano diverse ore alla partita, in giro sono pochi i tifosi del Watford (squadra che comunque non è famosa per avere una tifoseria ostica, diciamo), così ci dirigiamo in un pub a bere e mangiare. Qua ci raggiungono altri ragazzi arrivati da Parma e diversi strajati. Fra una birra e l'altra arriva quasi l'ora della partita, accenniamo un corteo e cantando ci dirigiamo allo stadio.
Lo stadio ha molti settori chiusi, dove si vedono i tornelli come da noi. In tribuna, invece, non veniamo praticamente controllati, ci stracciano il biglietto come al cinema, uno steward in un inglese-siciliano ci dice di non portar dentro bottiglie di vetro, e siamo già dentro ail settore. Non esiste un settore ospiti, non c'è nemmeno un cordone divisorio, noi ci mettiamo in un angolo e attacchiamo i nostri striscioni, per i quali nessuno ci ha chiesto e vietato nulla. Alla faccia del "modello inglese" di cui tanti giornalisti e politici parlano in Italia; dei divieti anti-tifo e delle autorizzazioni preventive della polizia, obbligatorie solo da noi.
BOYS PARMA 1977 a Watford, in Inghilterra. Il nostro tifo e i nostri stendardi Appendiamo "Curva Nord Matteo Bagnaresi", "BOYS Diffidati", lo stendardo del Tino e lo striscione "No alla tessera del tifoso", e iniziamo subito a tifare.
Non c'è tantissima gente allo stadio, il settore dove siamo noi è l'unico abbastanza gremito. Gli spettatori sono circa 3.500.
Con altri tifosi sparsi qua e la, siamo circa in 60-70, ci cui più della metà in piedi a cantare. Dopo circa venti minuti lo steward anglo-siciliano ci viene a dire che dobbiamo stare seduti, noi proviamo a ragionare, siamo in un angolo, non diamo fastidio a nessuno, nessuno è seduto dietro di noi, ma lui e qualche suo collega rimangono inamovibili: sono le regole dello stadio.
E che tristezza lo stadio con queste regole. Vero che quella del Watford non è proprio una tifoseria rinomata, ma al Vicarage Road, tranne i nostri e qualche loro timido coro, regna il silenzio. Ci sediamo e ci rialziamo, continuiamo così per un po' intonando "Questo è il Parma che non hai visto mai....". Alla fine si ritorna in piedi ed anche gli steward si rassegnano.
In campo il Parma non gioca bene e perde, noi, viste le difficoltà, nel silenzio dello stadio ci inventiamo un paio di gol inesistenti con nostra esultanza generale ed usciamo vincenti. Mettiamola così.
Finiamo tutti a petto nudo a fare festa, i tifosi locali si divertono a guardar noi, non il campo, e alla fine qualcuno ci viene a fare i complimenti. Altro che "modello inglese", senza tifo ed entusiasmo vero, è tutto una noia mortale, e lo sanno anche in Inghilterra.
BOYS PARMA 1977 a Watford, in Inghilterra. Il nostro tifo La partita finisce e quasi tutti i giocatori ci vengono a salutare, ricambiati dai nostri cori.
Rifacciamo il corteo anche all'uscita, coinvolgendo anche altri tifosi del Parma. Usciamo tutti con sigarette spente in bocca, per buttarla sul ridere sul fatto che dentro non si poteva nemmeno fumare, e torniamo al pub, visto che nel frattempo è iniziato a piovere. Nel tragitto c'è spazio anche per una finta "carica" verso alcuni tifosi del Watford che si erano mischiati al corteo, spaventati subito, ma che si sono uniti alla seguente risata generale.
Anche il ritorno verso la città passa tranquillamente, e finisce questa trasferta (calcistica) che sarà difficile da dimenticare.
RIVOGLIAMO I NOSTRI STRISCIONI!

BOYS PARMA 1977

Curva Nord Matteo Bagnaresi Rispetto per noi che ci siamo Ultras Liberi Minoranza Rumorosa Diffidati BOYS