BOYS PARMA 1977

Curva Nord di Parma

Livorno
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PARMA
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18 - 04 - 2009

Serie B

BOYS PARMA 1977 raccolta fondi per iniziativa ''Uniti per L'Aquila'', ideata ed organizzata dalla Curva Nord Livorno 1915 Per la trasferta di Livorno abbiamo organizzato due pullman pieni. Molti ragazzi hanno viaggiato in auto, come accade spesso in questa trasferta. Trovare i pullman è sempre più difficile e nelle trasferte più partecipate bisogna valutare attentamente come muoversi.
La partita con il Livorno era d'importanza fondamentale. Scontro diretto con una concorrente alla promozione, trasferta vicina e alla portata di tutti. Tutte condizioni ideali per un vero e proprio esodo. E questo avevamo chiesto, disseminando striscioni in città e realizzando un piccolo video.
Tifoseria del Parma a Livorno. Coreografia di bandiere all'ingresso dei crociati Purtroppo la vendita dei biglietti ha registrato grandissimi problemi (com'era prevedibile) e tanti tifosi gialloblù hanno subito disagi, più o meno gravi. Qualcuno è stato mandato a casa, qualcuno è dovuto tornare il giorno dopo, qualcun altro è stato invitato a tornare alla sera, e qualcun altro - ancora - ha dovuto aspettare per un ora in fila. Grazie alla presenza di qualche nostro ragazzo davanti alla biglietteria fin dal mattino di venerdì (anche noi eravamo in attesa), quando la situazione è degenerata (biglietteria chiusa con la scusa dei "biglietti esauriti", con quasi tutti i biglietti ancora da vendere e da stampare!) ci siamo immediatamente attivati (in vari modi, anche energicamente) per spronare i dirigenti del Parma Calcio a fare qualcosa. Il fatto che il Parma Calcio non venda direttamente i biglietti ai propri tifosi non significa che non debba e non possa aiutare i suoi tifosi a reperirli, soprattutto quando sono in grandi difficoltà. Rispondere "Chiamate il Livorno" o "Andate a prenderli a Reggio o a Milano" significa non fare un cazzo. E avrebbe significato lasciare a casa buona parte di quelli che, alla fine, sono riusciti ad andare a Livorno a dar manforte ai crociati. Grazie alle nostre indicazioni e alle nostre pressioni, i dirigenti del Parma si sono alla fine attivati. Tra le altre cose: hanno contattato il Livorno, e hanno fatto arrivare in città due sue operatori, che hanno provveduto a stampare i biglietti a centinaia di persone.
A Livorno, il sabato, vari tifosi sono venuti a raccontarci i disagi subiti. Così come sappiamo di ragazzi che, una volta allontanati dalla biglietteria, hanno dovuto rinunciare alla trasferta. Peccato. Sembra che fossimo attorno ai 1.700. Un buon numero ma potevamo e dovevamo essere di più. A nessun tifoso dev'essere impedito di seguire la propria squadra. Speriamo questa ennesima esperienza negativa serva di lezione ai dirigenti crociati, ad attivarsi (in anticipo) per garantire la reperibilità dei biglietti, e che l'odissea senza fine vissuta per Livorno non abbia più a ripetersi.
Tifoseria del Parma a Livorno. Coreografia di bandiere all'ingresso dei crociati Con i livornesi non c'è una particolare rivalità, ci siamo sempre ignorati. Eppure, sabato mattina, davanti alla Sede, abbiamo trovato tre volanti della Polizia ad aspettarci. Di solito la Polizia non c'è, neanche quando incontriamo tifoserie nemiche. Perché, allora, questo dispiegamento di forze? Forse perché quando si muove tutta la tifoseria (e non solo noi ultras) bisogna far vedere che la Polizia c'è, e vigila, per diffondere "senso di sicurezza".
Siamo partiti verso il mezzogiorno e il viaggio è trascorso bene, a parte qualche problema di velocità del pullman, che in alcuni pezzi della Cisa non riusciva a supera i 40 km/h, incurante dei nostri "Oh issa, oh issa" e "Dai che ce la fai...".
A differenza delle solite trasferte è stato bello vedere le auto che ci sorpassavano festanti e strombazzanti con fuori le sciarpe del Parma, e vedere gli autogrill della Cisa pieni di tifosi gialloblù crociati. Sono scene che caricano l'ambiente, che rendono il tempo che separa dal calcio d'inizio ancora più elettrizzante e carico di tensione. Spettacolare, poi, vedere il vialone che porta al settore ospiti dell'Ardenza pieno, con una colonna di auto, pulmini, moto e pullman targati tutti PR. Una bella soddisfazione per chi, come noi, ha dovuto fare centinaia di trasferte vedendo sempre le solite facce.
A Livorno steward e forze di polizia non hanno ostacolato in alcun modo l'ingresso dei nostri bandieroni e dei nostri drappi, così come quello dello striscione "Solidarietà al popolo abruzzese". Un buonsenso che, purtroppo, non è di regola in tutti gli stadi d'Italia e che è costantemente ignorato dall'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, che mantiene le norme anti-tifo.
Tifoseria del Parma a Livorno. Il nostro tifo Lo stadio di Livorno è del 1934. Un impianto storico, che andrebbe restaurato. Lo stato di abbandono è evidente. Mentre si parla di trasformare gli stadi italiani in impianti polifunzionali (con la scusa di renderli più confortevoli), si lasciano andare in malora quelli delle comunità locali. Ma forse il trucco è proprio lì: lasciare che si deteriorino per poi costruirne di nuovi.
Anche la Curva livornese ha appeso alla vetrata uno striscione "Solidarietà al popolo abruzzese". Alcuni ultras della Curva Nord Livorno 1905 ci hanno avvicinati e ci hanno invitati a collaborare (relativamente al nostro settore) alla loro iniziativa "Uniti per L'Auqila", una raccolta fondi per aiutare la popolazione aquilana colpita dal terremoto e da chi costruisce le case con la merda. Prontamente abbiamo raccolto l'invito e, presi alcuni loro volantini e alcune loro urne, abbiamo provveduto a raccogliere i fondi, donati con generosità da tanti ultras e tifosi gialloblù.
Prima dell'inizio della partita abbiamo tirato alcune righe con dei nastri e distribuito bandiere bianche, gialle, o blu; per preparare il settore ad una semplice coreografia. Il risultato è stato buono: tanto colore in movimento.
Il nostro tifo aveva grandi potenzialità (eravamo in tanti) ma quando la squadra è andata in svantaggio solo gli ultras sono rimasti ad incitare la squadra per dargli coraggio. E' soprattutto in queste circostanze che bisogna continuare a cantare, non solo quando la squadra sta vincendo.
La squadra ha ottenuto un importante pareggio sul difficile campo del Livorno, non ha fornito una prestazione come quelle a cui ci ha abituati ultimamente in trasferta ma ha comunque dimostrato tanto carattere, rimontando per ben due volte lo svantaggio contro una diretta concorrente per la promozione. E quello che è più importante: siamo riusciti a mantenere i 7 punti di vantaggio sulla nostra diretta inseguitrice.
Al triplice fischio dell'arbitro tutto il settore ha esultato con grande gioia, com'è giusto che sia dopo un risultato così importante.
BOYS PARMA 1977 a Livorno. Il nostro tifo Prima di uscire dallo stadio abbiamo salutato i BOYS che non sono potuti venire con noi con il coro "diffidati con noi", e il nostro Bagna con il coro che ci unisce tutti: "Curva Nord Matteo Bagnaresi". E poi, come potevamo non salutare le teste quadre con un bel "25 Aprile" a pochi giorni da tale data?
Lo stadio di Livorno, nonostante ospitasse un incontro di alta classifica (importante per entrambe le formazioni in chiave promozione), era mezzo vuoto. Segno di un calcio cadetto sempre meno popolare. La Curva Nord livornese era abbastanza piena ma non s'è distinta né per colore, né per calore. Colpita da una durissima repressione, ha perso forza e uomini; distratta dal colore politico sembra poco incline a colorarsi di amaranto.
Il viaggio di ritorno è trascorso bene ma sempre con il problema della velocità di uno dei due pullman. Comunque poco male, tra di noi stiamo bene e c'era un risultato importante da festeggiare.
Avanti crociati continuiamo così, la Seria A è sempre più vicina!
BOYS PARMA 1977 a Livorno. Il nostro tifo

Documentazione fotografica Livorno-PARMA (18-04-2009) Video BOYS di Livorno-PARMA disponibile per il download in formato wmv/zip

BOYS PARMA 1977

Curva Nord Matteo Bagnaresi Rispetto per noi che ci siamo Ultras Liberi Minoranza Rumorosa Diffidati BOYS