BOYS PARMA 1977

Curva Nord

Parma - Rimini
Chi bene incomincia...

29 - 08 - 2008

Dopo aver snobbato le prime amichevoli e i poco più che amichevoli incontri di Coppa Italia, anche per me è tempo di rimettere la macchinetta in spalla e ripartire. Riparto da Parma, piazza in cui la vecchia concezione di "gruppo ultras" ha ancora ragione d'essere, approfittando dell'arrivo del Rimini, squadra che seguo per la maggiore. Questa volta la B ha optato per la politica dei "pochi, maledetti e subito" accettando la carità di Sky. Dalla paventata e piacevole ipotesi di ritorno alla domenica, con l'accordo televisivo tornano invece i tristissimi anticipi al venerdì e posticipi al lunedì. Ovviamente, tanto per non farsi mancare niente, questo Parma-Rimini si gioca proprio di venerdì. Poi ovviamente la colpa degli stadi vuoti è degli ultras.
Nonostante un incidente autostradale (a proposito, pare che l'Osservatorio voglia chiudere l'A1 per evitarne altri) con code bibliche, riesco ad arrivare nei pressi dello Stadio "Tardini" e trovare parcheggio con facilità e un buon margine d'anticipo. Stando alle anticipazioni della stampa, sono previsti circa 600 tifosi ospiti ma, vista la presenza, credo che in tanti siano finiti nello stesso ingorgo. Al contrario resto subito impressionato dall'imponente muro in Curva Nord, e non era del tutto facile o scontato dopo la retrocessione. Inizialmente la scena è tutta loro: diverse bandierine gialle e blu con un leone rampante, di finissima fattura, sferzano l'aria quando si alzano i primi cori carichi di rabbia. Per i diffidati, contro i carabinieri ma con più foga di tutti è per il ritorno in Serie A e per la "Curva Nord Matteo Bagnaresi" che Parma si scalda. Un omonimo stendardo dedicato al Bagna è l'unico ad essere attaccato in vetrata. Una bandiera degli UTC e diversi cori d'amicizia, sottolineano invece la presenza dei gemellati doriani. Mentre i minuti passano, le fila riminesi vanno ingrossandosi, in linea con le stime iniziali. Solo piccoli drappi per loro, e nulla che riconduca direttamente ai gruppi se non l'hooligan degli "Shadwell". Sul ritornello di "Io ho in mente te" di Battisti, cantano per "i biancorossi", trovando anche una buona soluzione di continuità con i cori a venire, ma i numeri sono tutti dalla parte opposta che riesco a sentire meglio, nonostante mi trovi in linea d'aria molto più vicino ai riminesi che a loro. Biancorossi dunque che cercano di darsi tono con diversi battimani e ripetuti. Proprio sul romagnolo "Noi vogliamo questa vittoria", la Nord anche alza un ripetuto "Forza Parma, vinci per noi" ma, stavolta Rimini tiene bene e subito dopo ribadisce con "Dai ragazzi fateci sto gol". Poco dopo la mezz'ora arriva il vantaggio dei crociati, su calcio di rigore, a ridare linfa alla propria Curva che, in questa fase centrale, stentava, a tutto appannaggio degli ospiti. Spettacolare la manata "Quando saremo tutti in Curva Nord" ma, quando sembrava che Rimini dovesse essere inghiottita in un solo boccone, arriva la rete del pareggio con una prodezza di Basha ed il settore vola sulle ali dell'entusiasmo. Chiusura di frazione invece in leggero calo per i padroni di casa, dopo un inizio più che confortante.
La ripresa presenta lo stesso copione, con i biancorossi (squadra e tifosi) che fanno valere la maggiore abitudine alla categoria, nella quale invece Parma fatica a calarsi, nonostante l'evidente superiorità in campo e sugli spalti, che nemmeno l'ingresso del neo-acquisto Paloschi aiuta a rendere manifesta. La squadra romagnola con lo scorrere dei minuti prende sicurezza, i suoi ultras menano le danze e con cori secchi, manate, ripetuti ed una buona continuità, si prendono la scena, sempre senza dimenticare di ricordare i diffidati. La migliore risposta parmigiana è nel "Finché vedrai sventolar questa bandiera", coro ovviamente accompagnato da bandiere al vento. Dopo il timido tentativo iniziale, a ranghi ridotti, anche i biancorossi aggiungono la propria nota di colore con una bella sciarpata, con "Romagna mia" di fondo, seguita da un'altra ottima serie di cori. Anche Parma decide di alzare il tiro prima con le mani e poi con diversi cori secchi da "Noi vogliamo questa vittoria" ai boati contro Reggio e pro Samp. È un bel momento di sfida a viso aperto, con leggera prevalenza ospite, ma con l'approssimarsi della fine e con il forcing finale di Lucarelli e soci, il tifo di casa si infiamma letteralmente. Sale sugli scudi un ottimo Agliardi, che para tutto e regala un ottimo pareggio al nuovo Rimini targato Selighini, un Rimini che, come con la Juve due anni fa, chiamato a testare le ambizioni delle pretendenti al salto di categoria, finisce puntualmente per riportarle a contatto con una realtà dura e piena di insidie come quella cadetta. Se può essere di buon auspicio per la squadra di mister Cagni e i suoi tifosi, il precedente servì da lezione e da sprone per la compagine più quotata, che poi alla fine conquistò l'agognata promozione. Sicuramente positivi invece, sono gli auspici sotto i quali partono le due tifoserie: in parallelo con la squadra, Parma ha numeri, potenzialità e spessore ben superiori alla norma, ma deve trovare anche la caparbietà e la continuità per esprimerle e meritarsi nei fatti un ritorno nel gotha degli ultras. Per Rimini inizio più che confortante nei numeri e anche nel tifo espresso. Una prova gagliarda dopo un inizio in sordina, in cui aveva sofferto l'ottima partenza avversaria. Anche per i romagnoli, si spera ciò serva da trampolino per superare di slancio gli eterni problemi quantitativi e di compattezza. A margine, nessun coro o problema tra le parti, ad eccezione di qualche isolato show tra imbecilli riminesi e del settore Distinti di casa, il cosiddetto pubblico "per bene" con cui i padroni del calcio vorrebbero rimpiazzare gli incivili ultras. Se è questo che vogliono e che preferiscono, allora auguri!

Testo di Matteo Falcone
Tratto da:
Sport People - sito Internet

Sport People - presentazione

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