BOYS PARMA 1977

Curva Nord

Chi ci crede ci segua: a Reggio Calabria
A Reggio Calabria come a Bologna

23 - 04 - 2008

Parma-Napoli era la partita da vincere, era la partita su cui il Parma Calcio, in particolare l'allenatore Cuper, aveva puntato tanto, risparmiando tanti titolari contro la Juventus (e così a Torino abbiamo rimediato una prevedibile figuraccia). Si è puntato tutto su Parma-Napoli, e ci sta, visto che i pochi punti fatti li abbiamo ottenuti al Tardini (oltre un anno che non si vince in trasferta), e che il Napoli è una squadra più abbordabile della Vecchia Signora.
Ed invece i crociati, come ci hanno abituato in questa stagione, hanno buttato al vento l'ennesima occasione, e trasformato una partita su cui riponevamo tante speranze in un vero e proprio disastro. Sconfitta, zero punti, tre espulsioni e uno squalificato, e il tutto in vista di un'altra gara decisiva: la trasferta di Reggio Calabria. Non male, complimenti ragazzi... questa è la strada più breve se il vostro obbiettivo è quello di condannarci!
Qualche ottimista se ne è uscito con la solita frase "se il campionato finisse ora saremmo salvi", già, è vero, di un punto, ma è anche vero che nelle prossime gare o si cambia atteggiamento, e si entra in campo per vincere (cosa raramente fatta quest'anno, in trasferta mai!), o siamo già belli che condannati alla B, a giocare al sabato. Condannati noi ultras e tifosi, noi Parma, perché molti di questi giocatori un posticino in A in altre squadre se lo troveranno, noi invece, nel caso (tocchiamo ferro o quel che volete...), in B ci andremo davvero. Troppo facile prendersela con l'arbitro, troppo facile cercare dei colpevoli fuori dallo spogliatoio. Per una squadra che si è risparmiata a Torino per puntare tutto sulla gara contro il Napoli, ti aspetti cattiveria, ti aspetti grinta e carica, non segni di stanchezza già nel primo tempo, idee confuse e nervosismo da "amatori".
Ma visto che quelli che rischiano più di tutti siamo noi tifosi, allora noi tifosi abbiamo il dovere di crederci fino in fondo e non mollare. Uno dei motti dei Boys è "No alla resa", sia un imperativo per tutti.
Già domenica c'è una di quelle partite che valgono sul serio la stagione, un importantissimo scontro diretto contro una squadra sotto di noi di un punto, a Reggio Calabria contro la Reggina. E' vero: il Parma non vince in trasferta da un anno e raramente offre delle prestazioni decenti lontano dal Tardini; mancano tanti titolari, tra infortuni e squalifiche; ma noi non possiamo mancare.
Se si vince si continua a lottare, se si perde... anche, ma in una situazione veramente drammatica. Quasi un dentro o fuori, come quando giocammo lo spareggio con il Bologna. Nel titolo abbiamo paragonato queste due partite perché anche a Bologna ci voleva un'impresa. Si era perso male in casa, eppure i crociati, sostenuti da 7.000 tifosi, fecero il miracolo. Reggio Calabria non è 90 km, è una trasferta lunga e impegnativa, ma non pretendiamo certo i numeri di Bologna, ci piacerebbe solo non essere i soliti 30, ci piacerebbe che non venisse affrontata (anche in campo) come una partita qualunque. Perché non la è.
E allora invitiamo chi è interessato a contattarci il prima possibile, o passando in Sede domani sera (giovedì 24 aprile), o scrivendo all'indirizzo: sede@boysparma1977.it.
Forza ragazzi, facciamo questo sforzo per la Serie A!

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