Boys Parma 1977 Stampa
Martedì 29 Settembre 2015 15:31

Il 3 agosto del 1977 nascono i Boys, presso l'osteria "Parma Rotta" da un gruppo di ragazzi che frequentavano la Curva Sud del Tardini, decisi ad intraprendere una nuova via, diversa da quella del Centro di Coordinamento dei Parma Clubs.

 

 

Da allora la tradizione si è tramandata di generazione in generazione, si è spostata in Curva Nord, ma ancora oggi i Boys sono sempre stato l'unico gruppo Ultras della nostra città, dietro al quale si sono schierati centinaia di giovani Ultras parmigiani. Di anni ne sono passati più di 38 ed oggi dopo i vari ricambi generazionali e la repressione siamo ancora qua, al nostro posto nella Curva Nord Matteo Bagnaresi. 38 anni sono un traguardo importante non è facile nel 2015 continuare ad essere Ultras, continuare ad essere Gruppo, continuare ad essere oramai l'unico punto d'aggregazione della nostra città. Dagli anni 90 si sono sciolti moltissimi altri gruppi che hanno fatto la storia del nostro movimento, come la Fossa dei Leoni, le Brigate di Verona, Bergamo o Modena, la Fossa dei Grifoni, il CUCS Roma, i Rangers Empoli, i Vigilantes Vicenza e molti altri Gruppi nati come noi negli anni 70, ma che non sono riusciti ad arrivare fino ad oggi per vari motivi che non sta a noi analizzare. Avere più di 38 anni di vita Ultras, nel 2016 per un gruppo è già motivo d'orgoglio, segno che si è lavorato bene, nel segno della continuità, dando sempre il giusto seguito ai vari ricambi generazionali, nonostante le normali diversità di mentalità dettate anche dai diversi periodi storici. Non sempre sono state rose e fiori tra di noi, ma siamo sempre riusciti, generazione dopo generazione a tenere in vita i Boys. Il nucleo dei fondatori, quelli di “Boys” con la B grossa e “Crusader Ultras” con il teschio, è stato attivo fino al 4 maggio 1986, falcidiato dalla conseguente ondata repressiva, ha passato la mano dopo il Derby e dopo 29 agenti feriti. Il nuovo direttivo prende in mano il Gruppo, con “Boys” in tela cerata e “Crusader Ultras Supporters”, fa tre anni di serie B, con la disavventura di CUS perso a Genova, e poi si ritrova, nell'89-90 all'inizio dell'era Scala, una promozione in serie A che crea un entusiasmo mai visto attorno alla squadra di calcio della nostra città. La stagione si conclude con la promozione all'ultima giornata proprio nel derby con le teste quadre e il furto del loro storico striscione "Ghetto". I tre anni successivi significano serie A, coppa Uefa e Wembley, nuove dimensioni per la nostra Curva ed il nostro Gruppo. Molti che avevano mollato tornarono al Tardini e nei Boys, ma purtroppo il Gruppo non era pronto per questa nuova avventura, mancava ancora l'organizzazione e la struttura, di cui potevi farne anche a meno in serie C o B, ma non in serie A, dove ti trovavi ad affrontare tifoserie e trasferte che fino ad allora erano viste come traguardi inarrivabili. Copenaghen segna la fine della "moda" di andare al Parma e il derby del 6 aprile 1994 rompe il Gruppo, creando una frattura che si porterà avanti per anni, nata soprattutto attorno a due persone. Molti lasciano il Gruppo e lo stadio, si parla di sciogliersi, restano pochissimi vecchi, che con qualche giovane raccolgono quel che resta dei Boys ed iniziano un nuovo corso. Le basi sono gettate nell'estate del 1998, nella nuova sede di via Calestani, dove nasce e prende forma il Gruppo dei Boys di oggi. In questo periodo iniziano ad inasprirsi i provvedimenti repressivi e vari ragazzi del Gruppo, negli anni a venire, verranno colpiti dalle diffide. Il 2005 inizia con gli scontri in campo con i gobbi che frutterà 11 diffide e verso fine anno si sancirà l'ultimo ricambio generazionale all'interno dei Boys, cosa non indolore ma necessaria, dopo due settimane in cui siamo stati vicino a scioglierci. Prendono in mano il Gruppo i ragazzi "nati" in via Calestani e che ancora oggi ne sono i responsabili. Periodo turbolento caratterizzato dagli scontri con gli austriaci del Salisburgo e dell'Austria Vienna e sopratutto i russi del CSKA. Ma è Fanano contro i modenesi che da il battesimo alla nuova gestione, una delle più belle giornate da stadio dei nostri 38 anni di storia. Anche la frattura in Nord è oramai ricucita e in città l’opinione dei Boys ha sempre più peso. Arriviamo ai giorni nostri, la Nord prende il nome di Matteo Bagnaresi, del Bagna e il Gruppo ricorda Matteo sempre in ogni partita del Parma con il primo e l’ultimo coro. Negli ultimi anni appoggiamo la battaglia contro la tessera del tifoso, il Gruppo riscopre le trasferte senza scorta, continuando il percorso ultras proprio come facevano i fondatori una volta. L’adesione alla away card viene fatta per la salvaguardia del nostro modo di essere e di tifare iniziato dai nostri fondatori 38 anni fa, per non far morire e portare avanti la tradizione Ultras della nostra città che dal 1977 si chiama Boys Parma. La tradizione prosegue cercando di vivere ultras come ci è stato insegnato, compresi gli scontri con i bolognesi e i granata del Torino a Parma, l’agguato dei palermitani a Palermo. Festeggiare i 38 anni serve a questo, per non finire un sogno, per risvegliare lo spirito di appartenenza al Gruppo, al Gruppo dei Boys, per renderne partecipe tutti quelli che, per una vita o anche per un solo giorno hanno cantato, gioito, sofferto, vissuto la propria esperienza Ultras dietro questo striscione e in segno di quel nome che da 38 anni rappresenta gli Ultras di Parma. I 38 anni sono dedicati al COMO, al TINO, al BAGNA, al VAPPO, al GIULY, al LEO MATTO, al VINCIO, a ROSATI, a GESTI, a BARBAZZA, al CONDOR, allo ZIVO, a tutti quelli della NORD che ci hanno lasciato e tifano sciarpa al collo e torce in mano da lassù, senza divieti…. per sempre nel cuore dei BOYS.