Lazio - PARMA (2-0)

Dopo la sconfitta con l’ultima in classifica, ecco che si presenta lo scoglio successivo, già preventivato mesi e mesi orsono, che fa parte di quella serie di partite definite “difficili” (se non addirittura impossibili).   

Si stratta della partita a Roma, con la Lazio. Le prospettive non sono delle più rosee, la squadra non vince e la Curva pare accettare passivamente l’incombente serie B. Noi però a tutto questo non ci stiamo, e diamo battaglia, come abbiamo sempre fatto in ogni circostanza! E la nostra battaglia è stata di organizzare un pullman pieno di gente convinta e disposta a sostenere la squadra sempre e comunque. Ci si trova la mattina presto come di consueto, mentre alcuni di noi erano partiti prima, per andare a portare fiori in ricordo di Gabriele Sandri, uno da parte nostra, uno dai genitori del Bagna accompagnato da una lettera. Emozionante quando il padre di Gabriele ha letto la lettere insieme a noi, volendoci poi abbracciare. Cose che non lasciano indifferenti e che non si dimenticano. Allora si parte, la voglia di divertirsi è tanta, e il viaggio passa tranquillo, tra un coro e una birra. Sempre e comunque sono presenti i ragazzi provenienti da fuori Parma, che anche in questa occasione non hanno mollato il colpo, e ci hanno seguito come fanno sempre. Arrivati poi al casello, veniamo fermati e il nostro pullman viene perquisito da cima a fondo. Veniamo identificati e il nostro biglietto viene confrontato con il nostro documento. Alla fine, quando è stato dimostrato che i dati coincidevano e che il pullman non trasportava alcuna arma di distruzione di massa, veniamo scortati sino allo stadio, dove ci ricongiungiamo con i nostri amici partiti prima e con alcuni ragazzi che erano già a Roma per diversi motivi. All’ingresso, purtroppo si deve dare un documento per far entrare lo striscione che abbiamo preparato in memoria di Gabriele Sandri e quello per il Vappo: questa cosa se non assurda, pare per lo meno inutile dal momento che viene comunque sempre tutto srotolato davanti alla Polizia. Alla fine riusciamo ad esporli e riceviamo gli applausi da tutto lo stadio! I Laziali rispondono con due striscioni per il nostro amico Bagna: “Con il tuo coraggio hai affrontato anche l’ultimo viaggio. Ciao Bagna” esposto in Nord e “Onore a chi non dimentica. Ciao Matteo” esposto in Tevere dal Sodalizio, e a nostra volta li applaudiamo e si grida “Giustizia per Gabriele”. "Onore a chi non dimentica" propio questa frase rappresenta il rispetto che si è venuto a creare tra le due tifoserie, rispetto nel nome dei ragazzi scomparsi, rispetto per chi continua a non volere dimenticare. In un secondo momento esponiamo uno striscione nel ricordo del vappo che sarebbe stato presente sul pullman in direzione roma. La Nord non è pienissima, ma comunque molto attiva e rumorosa. Molto belli i battimani, seguiti proprio da tutti. I numeri, comunque, non sono mai dalla nostra, sia che si parli di risultati calcistici, sia che si parli in termini di presenze alle trasferte. E’ inutile comunque piangersi addosso, alla fine la gente che c’era, era gente convinta e che ha dato tutto quello che poteva dare, che non ha esitato un secondo a sventolare le bandierine o a seguire i cori proposti. Questo è quello che conta, esserci sempre, e dare il massimo! In sostanza, il nostro tifo è stato discreto, abbiamo comunque sostenuto il nostro Parma benchè alla fine abbia perso per 2 a 0.  Sorge allora spontanea una domanda: come si fa a incitare una squadra, se proprio la squadra è la prima a non crederci? La risposta è tanto ovvia quanto banale: si fa da Ultras, andando avanti sempre e comunque a testa alta, portando avanti quello in cui si crede, fino in fondo! E quando la squadra perde, non è il momento di mollare, anzi, al contrario! E’ proprio li che si vede il vero tifoso, quel tifoso che non si limita a fischiare quando si perde ed esultare quando si vince! Il vero tifoso è coerente con se stesso, sostiene la squadra tutto l’anno! E così è stato fatto a Roma, come in tutte le altre circostanze, sia in casa che in trasferta, e sempre così dev’essere! Noi quest’anno ci siamo sempre stati, sempre, senza bisogno di venirci a chiamare, senza bisogno di appelli. AVANTI ULTRAS!