PARMA - Napoli (13-03-11). Resoconto più foto del Gruppo Stampa
Resoconto partite - 2010 / 2011
Lunedì 14 Marzo 2011 10:42

PARMA - Napoli (1-3)

Ci risiamo. Ancora una volta l’inadeguatezza della Questura di Parma nel garantire il servizio d’ordine per la partita con il Napoli ha fatto acqua, ed ora, a frittata fatta, si sta cercando di far ricadere, come sempre, la colpa sugli ultras.

E sia chiaro che quando parliamo di inadeguatezza del servizio d’ordine siamo in completa buona fede, perché a pensar male, e come dice il proverbio “quasi sempre ci si azzecca”, la tensione di domenica sera parrebbe proprio l’ennesimo “trappolone” per sbarazzarsi una volta per tutte del movimento ultras a Parma. Per sbarazzarsi ancora una volta di chi non piega la testa al sistema e protesta contro quella porcata che è la tessera del tifoso. Guardando però ai fatti accaduti durante tutto l’anno, la tesi del “trappolone” appare come la più probabile, a noi e non solo, viste le voci che girano all'interno dell'ambiente stadio,  pare evidente che la figuraccia rimediata dalle forze dell'ordine in occasione della partita contro la Sampdoria, in cui oltre ad essere vietata la trasferta ai gemellati doriani, ci fu una giornata di altissima tensione culminata con una carica gratuita delle forze dell'ordine all'ingresso della Nord, in cui a farne le spese non furono gli Ultras delle due squadre ma normalissimi tifosi del Parma con indosso i colori delle due squadre. In questi ultimi mesi è cambiato il questore così come il responsabile della digos “sezione tifo”, gente pagata soltanto per occuparsi tutta la settimana del tifo organizzato e poco altro qui a Parma, ma la gestione della situazione è rimasta identica, come se dietro ci fosse uno stesso disegno. Capita sempre più spesso di trovare la loro macchina nei pressi della sede, anche ad orari più incredibili, capita di essere seguiti a Parma in un corteo di una cinquantina di persone quando siamo andati al Bar Gianni a sentire la partita con il Milan alla radio perché la trasferta era vietata. E capita anche di ricevere “visite” durante il nostro banchetto per la riffa benefica in centro: sabato mattina, come già accaduto più volte eravamo in via Mazzini a vendere i biglietti con regolare permesso rilasciato dal Comune di Parma, e sempre loro sono arrivati chiedendo una non meglio precisata autorizzazione della Questura, che per inciso serve solo se viene organizzata una manifestazione. Quando hanno capito di aver detto un’altra colossale minchiata se ne sono andati, salvo poi tornare più volte ad osservarci durante l'arco della giornata, ma la gente che in quel momento era presente al nostro banchetto cosa avrebbe potuto pensare? Ma torniamo a domenica sera, partita contro il Napoli terzo in classifica, trasferta vietata ai residenti in Campania senza tessera, ma aperta a tutti gli altri tifosi “azzurri”. Il loro numero era risaputo da tempo, tanto che nei giorni precedenti la gara, sulla Gazzetta di Parma, il numero previsto (citando proprio fonti della Questura) era di almeno 7000 vesuviani. In qualsiasi altra città d’Italia, dove noi ogni domenica siamo presenti con i nostri colori, avrebbero cercato di convogliare tutti i tifosi ospiti in una zona lontano e portarli allo stadio tutti assieme, direttamente nel settore a loro dedicato. La Questura di Parma no, vuole andare sempre controcorrente, senza organizzare o consigliare punti di raccolta di tifosi ospiti e ha ben pensato di circondare noi (che per inciso SIAMO A CASA NOSTRA!) con un cordone di agenti, lasciando che girassero indisturbati per la nostra città tutti i napoletani. Bene, nel pre-partita non è successo niente, complice anche la pioggia e il buon senso di tutti. Già dentro lo stadio, in molti suoi settori, verso il finale di gara con moltissime persone di biancazzurro vestite, in piedi a cantare “chi non salta è un parmigiano” o le solite offese da stadio, la tensione è salita a mille, complice il risultato e l'andamento della gara (decisioni arbitrali comprese), ma per fortuna non ci risultano che ci siano stati problemi per i tifosi delle due compagini. Ma a fine gara la chicca: mentre stavamo uscendo dalla Curva Nord sono stati fatti uscire contemporaneamente tutti i tifosi azzurri senza tessera presenti nella Sud che di solito viene riservata ai parmigiani, inscenando un corteo proprio tra il Petitot e la nostra cara Curva Nord (cosa unica in Italia, e ci viene da pensare anche nel mondo). Per capirci, è come far passare un corteo di Forza Nuova durante una manifestazione dei Centri Sociali o viceversa, una cosa inaudita dal punto di vista dell’ordine pubblico. Di gente pagata e stipendiata solo per fare quello. Ai primi sfottò degli ospiti, esultanti per il 3-1 maturato sul campo, la tensione è salita, la gente di Parma si è sentita colpita, lì a casa propria, ma alla fine non è successo assolutamente nulla, salvo quando i dirigenti della polizia, fiutando di aver fatto l’ennesima cazzata (e volendo porre rimedio) hanno pensato bene di scatenare i loro scagnozzi con casco e manganello contro la gente di Parma, quando il corteo dei napoletani era del tutto passato davanti alla Nord. Il timido e risicato lancio di oggetti c'è stato si, ma per placare l'avanzata ingiustificata e spropositata da parte delle forze dell'ordine, tanto è vero che alcuni ragazzi del gruppo si sono messi in mezzo per placare pesantemente gli animi, riportando la calma tra i tifosi presenti, a differenza di alcuni dirigenti della Polizia di Stato, impegnati più ad aizzare i propri colleghi piuttosto che gestire l'ordine in quel momento. Come già successo tante altre volte, come nella famosa partita di tre anni fa con l’Inter, quando un’orda di tremila interisti invase Parma e gli unici a buscarsi le manganellate e le diffide fummo noi, che pure in quell’occasione eravamo in casa e di responsabilità legate agli incidenti se avevamo ben poche... Ne scaturirono polemiche pesantissime sulla gestione dell’ordine pubblico, ma alla fine le persone che organizzarono il servizio d’ordine quella domenica sono rimaste tutte al loro posto, anzi alcune hanno pure fatto carriera, come succede spesso in Italia quando si parla di Polizia. In trasferta, e lo sa bene tutta quella gente che viene con noi in giro per tutta Italia, funziona all’opposto: siamo letteralmente prelevati al casello autostradale, ci viene perquisito tutto il pullman e siamo scortati fin dentro lo stadio, anche quest’anno che andiamo nei settori per non tesserati. A fine gara veniamo tenuti anche oltre un’ora dentro lo stadio e fatti uscire, dal settore ospiti (dove magicamente, a fine gara, possiamo entrare), quando per le strade non c’è più un’anima. E questo succede OVUNQUE noi andiamo, tranne che a Parma; a questo punto noi continuiamo a chiederci come mai solo da noi c'è questa gestione dell'ordine pubblico, come mai non si fa nulla per tenere divise le tifoserie presenti? A questa domanda la questura di Parma non ha mai risposto, pensiamo che i tifosi ed i cittadini di Parma debbano avere una risposta. Così si crea il mito degli ultras cattivi, fomentato anche da gente che si spaccia per giornalista della nostra città, ma che in realtà è un prezzolato di qualche associazione politico-culturale con evidenti interessi personali nel legarsi al Parma ed alla Questura, che può inventarsi storie su di noi pur non essendo presente ai fatti sopracitati. Se vuol realmente fare il suo mestiere (sempre che ne abbia uno…) che vada chiedere a tutti quei parmigiani presenti domenica sera come sono andati i fatti, come è stato gestito l’ordine pubblico e la polveriera che era diventato il tratto davanti il Petitot grazie all’inadeguatezza del servizio d’ordine. Sempre per pensare in buona fede…

 

Parma-Napoli: striscione in Curva Nord

 

 

  

 

 Parma-Napoli: stendardi in Curva Nord 

 Parma-Napoli: striscione BENTORNATO GRANDE ULTRAS!

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