Catania - PARMA (12-09-10). Resoconto più una foto del Gruppo Stampa
Resoconto partite - 2010 / 2011
Martedì 14 Settembre 2010 22:30

Catania - PARMA (2-0)

La prima trasferta della stagione della tessera ci vede protagonisti Domenica 12 Settembre a Catania. Da subito, da quando è uscito il calendario, sapevamo già che non saremmo riusciti a fare tutte le trasferte al di fuori del settore ospiti, e Catania era sicuramente una delle più ostiche.

 

Gli Ultras Catanesi, di entrambe le Curve, al raduno di questa estate nella loro città, avevano espresso chiaramente la loro linea per contestare la tessera per questa stagione: un anno fuori dal Cibali e senza trasferte, un anno di sciopero del tifo per dire no alla tessera e dimostrare a tutto l’ambiente quanto sarà pesante l’assenza degli Ultras. Durante la settimana decidiamo di essere presenti, nonostante la lunga distanza che divide le due città, ma senza entrare allo stadio, appoggiando la protesta degli ultras Catanesi , grazie anche al rispetto nato in questi anni con i ragazzi della Curva Sud. Non avrebbe avuto senso entrare e fare il tifo in uno stadio dove gli Ultras locali scelgono il silenzio, e non verranno nella nostra città, come forma estrema contro questa tessera. Quindi non organizziamo la trasferta nel solito modo e alla fine siamo molti meno a decidere di mettersi in viaggio. Dopo aver valutato tutte le alternative possibili decidiamo di muoverci in treno, partiamo sabato sera alle 19, siamo in 6 più altri tre ragazzi che arriveranno in aereo. Le trasferte al Sud sono le più impegnative ma anche le più interessanti e quelle che riescono a cimentare ulteriormente il Gruppo. Passare tanto tempo insieme e condividere la stessa passione, le stesse emozioni, gli stessi sacrifici, consolida le amicizie e l’essere BOYS per noi che viviamo Ultras 7 giorni su 7! Il viaggio scorre, il tempo e i chilometri volano mentre ci raccontiamo storie Ultras passate e si discute del tema più attuale: la tessera del tifoso! Si cambia a Bologna, poi diretti fino a Catania con lunga sosta a Villa San Giovanni per traghettare, nessun incrocio con altri tifosi, si viaggia di notte, treno deserto, tutti dormono, solo noi siamo svegli, i soliti ladri salgono a Caserta e scendono tirando il freno, i controllori oramai ci riconoscono dai viaggi passati…. addirittura ci chiedono come mai non avevamo le solite bandiere che ostruivano il passaggio del carretto delle vivande. Tre giorni di viaggio pigiati in uno scompartimento da 6, 100 euro a testa (più i 90 messi dal Gruppo riuscendo a prendere i treni più assurdi), consapevoli di non entrare allo stadio, il tutto per dire No alla tessera: i Boys non vivono di parole ma di fatti non basta essere contrari alla tessera del tifoso dicendo solamente “no”. Noi crediamo veramente in questa protesta perché difendiamo il nostro stile di vita, la nostra mentalità, la sciarpa che portiamo al collo, le nostre trasferte, i nostri ricordi, la tradizione degli Ultras della nostra città che dal 1977 stanno dietro lo striscione dei Boys . Dopo 17 ore arriviamo a Catania per l’ora di pranzo e ad attenderci alla stazione, oltre agli altri giunti in aereo, troviamo i ragazzi della Curva Sud che ci spiegano la loro posizione dopo il raduno di Catania al quale non c’eravamo. Rispetto genera rispetto, con questi ragazzi, è nato un rapporto basato su questo principio! Ci dirigiamo ad Acitrezza nell’albergo dove il Parma ha effettuato il mini ritiro per questa partita. Prima di salire sul pullman che li accompagnerà al Massimino, spieghiamo alla squadra le ragioni della nostra protesta: con il Parma per fedeltà senza tessera per dignità. Spieghiamo ancora una volta che quello che vedranno al Massimino, uno stadio senza tifo e tifosi ospiti, è il risultato della tessera e delle politiche repressive del governo e cerchiamo di fargli capire che se andrà avanti così, ritrovarsi a giocare senza tifo, in stadi vuoti e muti diventerà la regola! Era importante fare capire alla squadra che noi c eravamo, perché nonostante tutto anche oggi era presente la pezza “Curva Nord Matteo Bagnaresi”!! Il Parma parte sotto scorta, anche noi ce ne andiamo in un bar vicino allo stadio dove “seguiremo” la partita per radio. L’ambiente è deserto, il silenzio surreale, non sembra una domenica di calcio. Gli Ultras Catanesi sono tutti in piazza a tifare e ad ascoltare la partita alla radio dietro lo striscione “non tesserati”. Il Parma gioca e perde, per la prima volta dopo molti anni davanti a nessun tifoso Parmigiano, visto che nessuno dei “nostri” tesserati ha partecipato alla trasferta come era prevedibile. Terminata la gara torniamo in stazione dove riceviamo il saluto dei ragazzi della Curva Sud prima che il nostro treno riparta per riportarci a Parma. Altre 17 ore di treno, poche ore di sonno, cambio a Roma Termini e Bologna, alle 10 del lunedì ci ritroviamo finalmente in stazione, in mezzo alla solita routine di un lunedì lavorativo: ci salutiamo, ci mischiamo al via vai frenetico della nostra città e ci dirigiamo anche noi al lavoro. Nelle nostre menti sono ancora impresse le emozioni date da 40 ore di trasferta passate con quegli amici con i quali condividi tutto, panini, acqua, viaggi, gioie e dolori, emozioni molto più grosse di quelle che si vivono nei soli 90 minuti, perché per noi vivere Ultras è vivere. Le rivivi tutte, una dopo l’altra, e ti fa ridere la faccia che fanno i tuoi colleghi quando gli dici che siamo rimasti fuori dallo stadio, ridi, mentre ti cresce ancora di più l’orgoglio di essere Ultras, che solo chi fa i chilometri e vive come te sa cosa vuole dire, al di la dei colori delle sciarpe.

 

LUNGA VITA AGLI ULTRAS!

  

Il settore ospiti riservato ai tifosi crociati che han fatto la Tessera del Tifoso...

 

 

 

 

Senza Tessera del Tifoso: com'eravamo...