Juventus - PARMA (1-4)

Finalmente è arrivata l’occasione di smaltire (si fa per dire) tutte le calorie assunte durante le festività. Da qualche anno a questa parte, è consuetudine cominciare l’anno nuovo contro la Juventus, e anche per quest’anno la storia si ripete.

Anno nuovo vita nuova si dice, ma gli ostacoli da noi incontrati per procurarci i biglietti al solito non sono mancati. Le informazioni non sono mai abbastanza e così come le ricevitorie preparate. Riusciamo a prendere i biglietti in sconto (valevole per i primi 3 giorni di prevendita) della tribuna est a 18 euro anziché 35, dieci giorni prima della partita. Dopodiché chi è riuscito a farlo ha pagato 35 euro e una volta esauriti pure questi  qualcuno ha pagato pure 40... Al solito, la situazione è delle più intricate, “all’Italiana”, ogni società gestisce la cosa alla sua maniera e la colpa, benché riconducibile alla mente del ministro Maroni, è soprattutto di tutte quelle società che si sono piegate a questo sistema. Forse si pensava che i non tesserati sarebbero sempre e comunque stati una minoranza rispetto ai tesserati in generale, facilmente gestibile e controllabile, non c’era bisogno un regolamento apposta per chi non avrebbe sottoscritto la tessera... evidentemente si sbagliavano e i numeri ci danno ragione, indipendentemente da quel che ne dica il ministro! Certo, i non tesserati non supereranno i fidelizzati, ma sicuramente non stanno mai a casa! Soddisfatti di aver vinto l’ennesima battaglia con la burocrazia e con questo dannato decreto legge, ci si imbarca in 80 su due pullman la mattina presto, perché il nostro Parma avrebbe giocato a mezzogiorno! Ancora una volta ci vediamo costretti a giocare ad un orario che non è quello consono, che ci obbliga a pranzare alle undici, di fretta e magari senza appetito! Quelli delle televisioni dovrebbero chiedere ai tifosi cosa ne pensano, invece di seguire i trend del mercato arabo... Fino da Parma, una volante della polizia ci scorta lungo tutto il tragitto, quasi fossimo dei detenuti con le guardie penitenziarie al seguito. Il viaggio prevede una tappa intermedia, in quanto ci si ferma all’autogrill dove 3 anni fa ha perso la vita il nostro amico Matteo, abbiamo posto un mazzo di fiori nell’area di servizio, assieme al Coordinamento ed a altri tifosi che si erano fermati apposta. Da una macchina scendono due ragazzi che si fanno il segno della croce. Il momento è stato molto forte, il pensiero di tutti era rivolto a lui... un coro ed un lungo applauso spezzano il silenzio e disperdono il capannello di persone. Ognuno torna al suo pullman, il tutto meticolosamente filmato dalle telecamere della digos di Torino, arrivata appositamente per l’occasione. Il viaggio poi prosegue tranquillo, si arriva nella zona stadio, mentre la polizia continua a strombazzare con le sirene spiegate. Scesi dal pullman, attraversiamo il cortile adiacente il settore ospiti rigorosamente sotto l’occhio vigile degli steward e della polizia. Una volta dentro, prendiamo posto nel settore, tribuna est alla sinistra del settore ospiti e cominciamo a fare il nostro dovere; nessun problema all’entrata per stendardi e bandiere. Oltre a noi un’altra quarantina di tifosi hanno deciso di seguire il Parma senza tessera. Mancano 10 minuti all’inizio e dagli altoparlanti dello stadio il calcio moderno si sente a tutto volume. Parte l’inno commerciale della juve, seguito con le sciarpe dai tifosi fidelizzati di tutti i settori, il tutto dura 5 minuti, questa è la fidelizzazione. Solo la Nord, composta da Viking, Fighters, Genova e Nucleo si fa sentire, lanciando cori coinvolgenti. Tuttavia questo dura solo per mezz’ora circa, perché poi il Parma prende il sopravvento, ed allora allo stadio c’è il silenzio di tomba! I nostri cori, benché non al massimo delle nostre possibilità, rimbombano in uno stadio che assiste ammutolito alla disfatta juventina! Addirittura 4 gol, non si vedevano dai tempi d’oro del mancato scudetto gialloblu! Con il risultato consolidato abbiamo il tempo per ribadire con tutta la voce dei 120 presenti il nostro forte “no alla tessera”, urlare  la solidarietà ai nostri diffidati, e ricordare Marco Comelli e Matteo Bagnaresi. Questa vittoria ci da una boccata d’ossigeno per la classifica, ci da un po’ di linfa vitale, un po’ di voglia di continuare a lottare, quando tutti sembrano remarti contro in ogni modo!  E anche quando finisce la partita, la nostra euforia non si ferma! Sul pullman al ritorno, si assiste ad un’ epico scontro generazionale tra giovani e vecchi. Ne esce una baraonda caotica, gente che vola sopra i sedili, grida e lamenti vari, gente che perde gli occhiali, insomma si fa festa tutti insieme, si fa gruppo, ci si conosce meglio e ci si amalgama, già perché 4 a 1 a Torino non capita tutti i giorni!

LA VECCHIA SIGNORA L’ HA PRESO IN CULO ANCORA.

Con il Parma nel bene e nel male!