Sospese le tessere ai tifosi, ma nessuno lo sapeva Stampa
No alla Tessera del Tifoso - Altre voci - No alla Tessera del Tifoso
Domenica 30 Dicembre 2012 11:11

PROVVEDIMENTI. Ventuno supporter dell'Hellas sono rimasti fuori dallo stadio di Empoli. I biglietti, emessi senza problemi, stoppati dai tornelli in trasferta. I dati trasmessi dalle questure all'osservatorio sono arrivati in ritardo.

 

Verona. Così non va. Dev'esserci stato qualche intoppo burocratico, chiamiamolo così, se 21 tifosi veronesi, con il biglietto in mano, non sono potuti entrare allo stadio di Empoli, perchè inseriti in una sorta di black-list. Un provvedimento che non era stato comunicato ai diretti interessati e neanche alla società. Un passo indietro. Dopo Inter-Hellas e il corteo non autorizzato da piazzale Lotto allo stadio Meazza, l'Osservatorio sulla tifoseria, in collaborazione con le questure di Milano e Verona identifica, dalle immagini registrate dalle telecamere, 63 tifosi veronesi. E per loro si ipotizza la revoca della tessera del tifoso. Ma a nessuno di loro arriva un qualsiasi tipo di «notifica». Nessuno sa chi è stato colpito dal provvedimento. Si arriva a Empoli-Hellas, e i tifosi vanno ad acquistare il biglietto, tessera alla mano nei bigonci veronesi. Alla biglietteria nessuna segnalazione. Il ticket nominativo viene stampato. Ebbene per 21 di loro però, al momento di strisciare il biglietto sulla macchinetta dei tornelli fuori dallo stadio Castellani si accende una «X» rossa anziché un «O» verde. Attimi concitati, richieste ai funzionari di polizia sulla questione. Poche e vaghe risposte. Tra l'altro a questa trasferta non ha partecipato personale Digos di Verona. I tifosi cincischiano un po', sono incerti se far uscire anche gli altri dallo stadio e poi decidono di tenere la linea morbida. Ma la questione adesso passa nelle mani degli avvocati per un'azione congiunta. Fuori dallo stadio non sono rimasti soltanto «volti noti» della tifoseria. Ma anche tifosi qualsiasi. Cosa non ha funzionato? Da parte sua la società protesta amareggiata: «L'Hellas Verona si dichiara profondamente amareggiata e dispiaciuta per i tanti sostenitori e fedelissimi gialloblù che, in possesso di regolare tagliando, a Empoli si sono visti negare l'accesso ai tornelli.  Nessuna comunicazione ufficiale è stata predisposta dagli enti organizzatori a tal proposito, nonostante alla vigilia di Natale l'Hellas Verona avesse riscontrato notevoli difficoltà per l'apertura delle vendite del settore ospiti. Tale atteggiamento, nel rispetto dei tifosi che si sono recati in trasferta a Empoli, viene ritenuto assurdo, perché ad oggi al club non è arrivata nessuna nota ufficiale. Pertanto, la società Hellas Verona intende sensibilizzare adeguatamente gli enti organizzatori affinché vengano appurate le responsabilità di tali disagi, rivendicando i propri diritti nelle sedi opportune per il club e per i propri tifosi, al fine di evitare in futuro atteggiamenti inspiegabili come quello di Empoli». Mentre dalla questura dopo un giro di telefonate informative viene ribadito che dopo l'identificazione dei tifosi è stato inviato l'elenco all'Osservatorio, così come richiesto. Ed è a quel punto che dev'esserci stato l'intoppo. Vuoi che siamo in periodo natalizio, vuoi che non sempre i «cervelloni» sono tali. Ma i dati sono stati inseriti tardi. Che ci sia stato un corto circuito informativo non v'è dubbio. I tifosi avrebbero dovuto essere informati che la loro tessera era stata sospesa. E avrebbero dovuto saperlo nel momento in cui sono andati ad acquistare il biglietto. Da fonti ufficiali risulta che alla vigilia di Natale la linea dell'Osservatorio fosse andata in blocco per alcune ore. Va ribadito comunque che per ora la tessera resta sospesa, non revocata.A.V.

[FONTE: L’Arena]