Rapid Wien - Chelsea (16-07-2016) Stampa
Lunedì 25 Luglio 2016 11:29

Foto e resoconto della nostra visita agli amici Tornados Rapid di Vienna.

 

Week end libero a luglio, il nostro Parma è impegnato in un amichevole di test alla domenica sera… quale miglior occasione per mettersi in viaggio ed andare a trovare i nostri amici del Rapid Vienna?

Già due mesi fa, i ragazzi ci avevano fatto sapere che avevano riservato per noi alcuni biglietti per questa partita, poiché non era una semplice amichevole. In quel giorno, ci sarebbe stata l’inaugurazione del WEST STADION, lo stadio del Rapid sito nel quartiere Hutteldorf, che recentemente aveva subito lavori di ammodernamento per adattarsi alle normative Uefa e all’incremento di pubblico che l’Europa League aveva generato. La partita vedrà impegnato il Rapid contro il Chelsea di Antonio Conte. Si parte il venerdì sera, questa volta imbocchiamo la strada giusta, passando da Tarvisio e non dal Brennero come erroneamente fatto l'altra volta. Il viaggio nonostante la distanza scorre via bene, con un applauso al nostro conducente che ha guidato ininterrottamente da Parma a Vienna. In primissima mattinata di sabato raggiungiamo la capitale austriaca, nonostante abbiamo perso parecchio tempo a far rifornimento, in quanto nessuno di noi aveva mai fatto il gpl self service e solo dopo una mezz'oretta abbondante siamo riusciti ad indovinare come attaccare la pompa alla macchina; la speranza è quella che nessuna telecamera ci abbia ripreso, altrimenti saremmo diventati virali su youtube....

Ad accoglierci alle porte di Vienna ovviamente ci sono i ragazzi dei Tornados, i soliti che vediamo a Parma almeno 3 o 4 volte all’anno e per noi è sempre una grande gioia poterli riabbracciare. Nonostante la distanza, questi ragazzi non esitano a macinare km su km perché vivono di stadio e di Ultras tutta la settimana, e per questi motivi l’amicizia che ci lega sta crescendo giorno dopo giorno.

Dopo i saluti di rito ed aver parcheggiato la nostra macchina, per la prima volta, veniamo condotti presso la loro sede. Ci tengono a farci sapere che il loro ritrovo è sconosciuto alle forze dell’ordine, e che li possono entrare solo le persone vicine al gruppo; l'ambiente ricorda molto la una delle primissime sedi dei Devils a Bordeaux, un vero e proprio covo.

Veniamo salutati da tutti i presenti, molti li abbiamo visti a Parma, alcune sono facce nuove, i quali ci tengono subito a far amicizia, scambiandoci le solite birre di rito e non solo.... Conosciamo anche i ragazzi dei Green Monster Ferencvaros di Budapest, presenti in buon numero. Si mostrano molto interessati alla nostra realtà, e passeremo gran parte della giornata a chiacchierare piacevolmente anche con loro; Budapest – Vienna sono distanti solo poche ore ed i ragazzi del Ferencvaros attualmente non entrano allo stadio, in quanto il loro presidente ha aderito alle nuove norme antiviolenza e per entrare allo stadio dovrebbero rilasciare anche le impronte digitali, da qui la drastica decisione di disertare e di conseguenza le visite a casa Rapid sono aumentate a dismisura, tanto che nei murales fatti allo stadio in zona Tornados viene rappresentata anche la loro pezza.

I ragazzi di Vienna hanno organizzato uno spuntino prepartita a base di dolci, pane, salumi, salse e formaggi tipici della zona ed una volta finito di mangiare ci spostiamo in gruppo verso lo stadio utilizzando i mezzi pubblici, che avevamo già visitato ma quando ancora i cantieri erano in corso, così finalmente vediamo la realtà di Vienna come deve essere. Scesi dai mezzi in pochi passi siamo davanti allo stadio, nuovissimo e bellissimo se non fosse che lo sponsor ha voluto imporre il proprio nome all'impianto, cancellando la dicitura storica. Su questo gli Ultras di casa si sono battuti parecchio e lo si capisce dagli striscioni, dai murales, dal materiale indossato dai tifosi del Rapid, per loro sarà sempre WESTSTADION.

C'infiliamo nel pub di fronte all'entrata dei tifosi di casa, stipato all'inverosimile e dopo una qualche birra ci avviciniamo agli ingressi che vedono già una discreta coda a 4 ore prima dell'inizio del match. Notiamo i vari gruppi arrivare alla spicciolata ed entrare in un cancello laterale con il materiale da vendere, bandiere ecc. Perquisizioni blande, biglietto non nominale, assenza di tornelli e una volta dentro notiamo il mix tra modello inglese e Italiano, nel senso che la location è da terra d'Albione, ma il modo di fare degli Ultras è il classico stile Italiano: ogni gruppo ha il proprio spazio in cui vendere il proprio materiale, ci sono i murales e le scene che si vedono più o meno sono quelle solite italiane. La location invece prevede punti ristoro di qualità (hot dog, sandwich, pizza tonda da pizzeria per intenderci...), il punto vendita del materiale ufficiale della società ed un'agenzia di scommesse. Singolare come sia strutturato il pagamento dei prodotti acquistati all’interno dello stadio: sostanzialmente ti viene regalata una carta RFID (funziona come timbrare il cartellino in ufficio), che poi deve essere ricaricata presso le hostess che girano sotto la curva attraverso il loro dispositivo mobile. Una volta inseriti i soldi, si va alla cassa e con questa carta prepagata si può acquistare una birra. Un procedimento decisamente macchinoso, che ricorda tanto la forma che avrebbero voluto prendesse la nostra tessera del tifoso, ossia una carta di credito valida in banca tanto quanto per i biglietti dello stadio e per consumare all’interno dell’impianto. I ragazzi ci fanno sapere che loro sono contrari a questo meccanismo e per quanto possibile tendono a contenere i consumi al bar dello stadio.

Il WEST STADION  è murato di persone, a stento riusciamo a ritagliarci un seggiolino per stare in piedi. Nonostante questo, i ragazzi ci dicono che per loro non erano necessari i lavori di ampiamento, in quanto lo stadio è gremito all’inverosimile solo nelle partite di punta dell’ Europa League, mentre per il resto del campionato solitamente l’afflusso è minore ed il tutto si ripercuote sulla qualità del tifo, poiché lo stadio risulta effettivamente troppo grande per la media di spettatori.

Il tifo sarà potente e costante per tutta la partita, una vera e propria bomba, data anche dal fatto che tante persone sono accorse all’inaugurazione, giovani e vecchi, e l’ansia i viennesi era alle stelle; i ragazzi dei Tornados ci hanno spiegato che la costruzione della curva di casa è stata progettata insieme agli Ultras ed il modello a cui si sono ispirati è nientepopodimeno che .... La curva Nord del Tardini! Infatti, a ben guardare, le scale che conducono dall’esterno all’interno dello stadio ricordano molto le nostre scalette a fianco del bar, con il passamano che le divide in due, e i due ingressi in curva a destra e a sinistra.

Il prepartita dentro lo stadio è caratterizzato da vari spettacoli sul terreno di gioco, alcuni graditi dal pubblico, tipo la partita tra portatori di handicap, altri un po meno tipo la presentazione del presidente del Allianz o la presenza di bikers stile Marlboro Man intorno al campo. Finalmente arriva il fischio d'inizio con il Block West che si presenta con una coreografia inneggiante al Weststadion ed anche il primo coro sulle note dell'inno di Mameli, è dedicato allo storico nome dell'impianto, un vero e proprio boato eseguito da tutto lo stadio.

Prima della partita i lanciacori degli Ultras Rapid elencano i dodici comandamenti per una corretta visione del vivere in curva, zero foto e video, e questo viene fatto rispettare sia con le buone che con le cattive.

Prima della partita i lanciacori degli Ultras Rapid elencano i dodici comandamenti per una corretta visione del vivere in curva, zero foto e video, e questo viene fatto rispettare sia con le buone che con le cattive. In dettaglio, li elenchiamo qui di seguito:

 

  • Il Block west dà tutto.
  • Il Block West non si arrende mai.
  • Il Block West è anti-viola.
  • Il Block West fa vedere alla squadra cosa significhi solidarietà.
  • Il nostro stadio si chiama Weststadion.
  • Noi indossiamo i nostri colori con orgoglio.
  • L’unica politica tollerata è quella del Block West.
  • Nessuna cooperazione con la polizia o con i media.
  • I gruppi attivi decidono quello che succede nel Block West.
  • Nessun video o fotografia all’interno del Block West.
  • Rispetta tutti i tifosi del Rapid.
  • Ognuno è responsabile nei propri gesti del suo vicino di posto.

 

Inoltre i Tornados verranno chiamati all'opera anche a causa di svariati "pieni" i cui atteggiamenti hanno provocato l'ira dei nostri amici. Del resto, tutto il mondo è paese: quando ci sono eventi importanti come questo, il richiamo è forte e saltano fuori tutti i matti che popolano l’ambiente di curva e che magari allo stadio ci vanno due volte all’anno.

In curva ogni gruppo ha il proprio settore: spalle al campo, da sinistra a destra si possono notare i Lions, Lords (uno dei ragazzi di questo gruppo è venuto a Parma coi Tornados e l’abbiamo incontrato fuori dallo stadio), Hooligans, Alte Garde, Ultras Rapid in posizione centrale, poi Gate 13 Wien, Tornados, Gladiatori, Spirits. Notiamo la presenza di tutti i gemellati degli Ultras Rapid, gruppo principale della curva, ossia il Panatinaikos, il Norimberga e il Venezia Mestre. Sono presenti altre rappresentanze quali Hammarby e Kloten, ultras della squadra svizzera di Hockey su ghiaccio. Il tifo è da pelle d’oca, dal primo all’ultimo minuto una marea verde che salta e canta al ritmo martellante dei tamburi, un mix tra stile italiano e est europeo, con tanti cori che riprendono le melodie dall’Italia ma non solo, e pure qualche inedito che ci ha piacevolmente sorpresi.

Rimaniamo impressionati da questa realtà, che forse molti ignorano perché impegnati a sbavare sopra Polonia, Serbia e Croazia… Ad ognuno il suo, però ci sentiamo di dire che Vienna è una realtà coi controcazzi, e che per capire e vivere ultras bisogna viaggiare, non stare su internet. Impressionante poi il coro a fine partita, cantato da tutto lo stadio… veramente da brividi.

Riprendiamo i mezzi cittadini per tornare nella sede dei Tornados, in cui trascorreremo la serata in loro compagnia e a quella dei loro gemellati. Durante la serata oltre a mangiare dell'ottima carne cucinata da uno chef chiamato per l'occasione, continuiamo a scambiarci opinioni sul pomeriggio passato insieme allo stadio e sul movimento Ultras in genetrale. Salutiamo i Green Monster che fanno ritorno a Budapest, mentre noi saremo ospiti a casa dei ragazzi di Vienna per la notte, non prima di aver “battezzato” la loro sede a modo nostro, senza però lasciare traccia... Al mattino seguente, dopo esserci riuniti ed aver consumato una colazione abbondante salutiamo, con i Tornados che ci promettono di tornare a Parma al più presto, e noi diamo la nostra parola che a Vienna si tornerà quanto prima, anche in trasferta magari. Grazie di cuore a tutti i Tornados, grande gruppo e grandi persone, a presto ragazzi! RAPID WIEN LEBENSSINN!