Lettera da un tuo tifoso Stampa
Vita di Curva - 2018 / 2019
Mercoledì 27 Giugno 2018 12:23

Di seguito una lettera inviataci da un tifoso in vista dell'importante campionato che ci aspetta.

 

 

L’ho capito da ragazzino.


Quando ancora “giocavo” a pallone.


Ho capito che sentivo qualcosa di diverso dagli altri miei compagni; io quando scendevo in campo non ero un giocatore, ma un tifoso.


Io non giocavo per far gol a tutti i costi, non me ne fregava un cazzo se giocavo male o altri erano nettamente più forti di me:


io non giocavo per chissà che cosa; io giocavo perché tifavo per me e per quelli che avevano la mia stessa maglia.


In tutta sincerità non so dire quanto questo sia stato positivo.


Molte volte questo comportamento “oltre” a tutto , lo paghi sulla tua pelle o ancora peggio su quella degli altri.


Quando c’erano delle scintille io non andavo dal arbitro, cercavo te che le avevi accese; quando toccavano uno di NOI, per me dovevamo partire TUTTI. nessuno escluso.


Poi capita che ti buttano fuori e  che lasci nella merda tutti quanti, che per domeniche e domeniche vai in tribuna ecc ecc ma chissenefrega ...alla fine avevi difeso i tuoi, la tua squadra, il tuo gruppo.


La tua squadra prima di qualsiasi cosa.

Infatti ho “smesso” a 19 anni.


Quando ho capito che non riuscivo più a tifare mentre correvo o a scattare se facevano male a uno dei miei...ma mi veniva meglio in curva.

 

Per il PARMA.


L’ho capito da ragazzino che dentro di me c’era un ultras. Un tifoso OLTRE a TUTTO.


Tutto questo preambolo , che probabilmente non c’entra un cazzo, è per arrivare a un pensiero che mi brucia dentro da alcuni giorni.


Senza retoriche ed inutili riflessioni da opinionisti, non serve spiegare cosa sta succedendo, cosa sta passando chiunque porti il nome di Parma sotto la pelle , dentro le vene.


Non serve farsi paladini di una crociata mediatica, lamentarsi,  piangere o schierarsi a favore di questo piuttosto che di quest’altro.


Non serve spaccarsi non serve dividersi, dobbiamo essere compatti ( fare QUADRATO mi sembrava un può troppo presa per il culo) veramente spalla contro spalla che non passa neanche l’aria.


Ci stanno  attaccando ci stanno massacrando, ci stanno derubando di un sogno, sudato meritato strappato con i denti e blablablablablablablablablabla.

Bene.


Non ci resta che fare una cosa: acciopparsi e caricare. Spazzarli via.


Le parole stanno a zero, gli sfoghi su Facebook ancora meno.


Stanno toccando il nostro Parma, stanno infangando i colori che ci accompagnano da una vita  e tu cosa fai?? Non parti??!!  Stai fermo? Non ci credo....


Di fronte a tutto questo esiste solo una cosa da fare:

I TIFOSI OLTRE OGNI COSA.


in prima linea come uno scudo anche se il vento è contro, anche se il futuro non sarà una passeggiata.


Noi dovremo essere là davanti a tutti.


Dicono che un un mare calmo non ha mai fatto buoni marinai, e noi lo sappiamo bene, noi che siamo partiti dal porto di Arzignano.

CORRETE ad ABBONARVI TUTTI,


in questi giorni più che mai portate fieri il gialloblu ovunque voi siate, a lavoro o sotto l’ombrellone.


ci aspettano il ritiro le prime amichevoli il campionato e non ci resta che invadere ogni campetto, ogni stadio olimpico con tutta la rabbia e l’oceano dei nostri colori. Urlando a squarciagola il nome  che più ci scalda il cuore.


Non si lascia indietro nessuno, mai. Figuriamoci il Parma.

Verranno a perdere lo scudetto tante squadre al Tardini, e noi saremo lì.


Questa notte è ancora nostra e la sarà per sempre, non importa se a Bellaria, al Mapei o a San Siro.


E  tanto lo sappiamo,

ci abbracceremo tutti in Piazza.......non Mike.


Un tuo tifoso, oltre a tutto.