Jacopo Dezi NADOR Stampa
La nostra Voce - 2017 / 2018
Martedì 27 Febbraio 2018 16:20

Martedì scorso, i Boys e buona parte della tifoseria “attiva” hanno incontrato su richiesta dello spogliatoio crociato, la squadra, il mister e alcuni responsabili della società; quello che ne è scaturito dopo un confronto rilassato e pacato, senza rabbia o cattiveria, da parte dei tifosi gialloblù è stata principalmente la richiesta rispetto per se stessi e per la maglia indossata dai giocatori, con la promessa da parte della squadra di onorarla al meglio della loro professionalità.

 

Purtroppo in un gelido lunedì sera a 700 Km da Parma, davanti a 150 tifosi che hanno sfidato le intemperie per viaggiare a fianco della squadra, un giovanotto di 26 anni appena compiuti, ha pensato bene di festeggiare il suo primo gol con la nostra maglia dopo 28 giornate di campionato, con una esultanza molto polemica nei confronti dei tifosi, venendo a meno al patto siglato meno di una settimana fa.


A nulla valgono le scuse di rito, anche perchè fatte di plastica e preimpostate, identiche a quelle fornite ai tifosi del Perugia lo scorso anno dopo la gara contro il Verona: ” È stata colpa mia e quell’esultanza era solo una rabbia verso me stesso per quell’errore che ci stava costando la partita. È stato un periodo un po’ difficile, ecc”


Inoltre c'è da dire che questo ragazzino non è molto rilassato quando segna, se andiamo a vedere, qualche anno prima a Crotone, contro il Varese, dopo il gol vittoria ha pensato bene di far polemica, piuttosto di gioire con i tifosi.


Forse martedì scorso ci siamo spiegati male, in questa piazza, in questa città, Parma e i suoi tifosi vogliono vedere le esultanze come quelle di Barbuti o come Lauria a Cesena; delle dichiarazioni banali e scontate ne abbiamo le palle piene, ora il signorino ci deve spiegare come si fa a rimanere uniti dopo gesti del genere? Attendiamo spiegazione e scuse, quelle vere, quelle con i fatti e alla svelta!


L'ultimo pensiero è rivolto alla presa di posizione da parte della società in merito a quanto avvenuto, interessante non trovate? Su una cosa hanno ragione: due anni fa eravamo tra i dilettanti, ora siamo nei professionisti e da tale bisognerebbe comportarsi!