Clermont-BORDEAUX (08-01-2017) Stampa
Bordeaux - 2016 / 2017 - Cronaca di un'amicizia
Lunedì 09 Gennaio 2017 13:31

Finiti i festeggiamenti per Natale, capodanno e befana, vista l'assenza di Parma-Juve, consuetudine del sei gennaio nella recente storia dei Boys, come gruppo abbiamo deciso di smaltire le tossine in eccesso organizzando una visita agli amici di Bordeaux; la compagine girondina è impegnata in Coppa di Francia nella tutto sommato vicina Clermont Ferrand, località più famosa per il rugby che per il gioco del calcio.

 

Nei giorni a precedere la gara c'è un gran da farsi al nostro interno, telefonate, messaggi, incontri per organizzare al meglio la trasferta ed alla fine riusciamo a riempire un pulmino da 9, recuperando gente sparsa nel nord Italia e addirittura con una presenza extracontinentale all'interno della comitiva proveniente dal lontano Mato Grosso, ossia una vecchia conoscenza che ha fatto scelte di vita importanti ed encomiabili, allontanandosi dal gruppo fisicamente ma non mentalmente, oltre a lui ci sono giovani al debutto in esperienze d'oltralpe, altri che ritornano dopo aver riallacciato il rapporto a Sion e a Monaco e vecchie facce, smaniose di rincontrare gli amici di una volta; il cocktail  è di quelli giusti, pronto ad esplodere alla partenza.


Sabato 7 nel primo pomeriggio siamo in sede pronti a partire, la colonna sonora del viaggio è tutta incentrata sui cori del “#vorreimanonposso”, ossia tutti quei capolavori difficilissimi da cantare in pullman perchè lunghi e complicati, ma dal contenuto esilarante, coniati dai nostri “Mogol twins”, rendendo allegro e divertente l'ambiente dentro al pulmino.


Dopo aver raccolto l'ultimo disperso nelle langhe piemontesi, effettuiamo il primo cambio alla guida, poco apprezzato dal conducente in uscita, il quale dopo aver ingerito un Kebab che si rivelerà indigesto nel proseguimento della giornata, si trasforma in una sorta di TomTom iper puntiglioso in materia di guida autostradale; piccola nota di cronaca, scopriamo di avere la sesta marcia nel pulmino solo dopo 350 km circa...


Arriviamo al confine con la Francia, a Courmayeur, imbattendoci in un ristorante invece di un autogrill, ne approfittiamo per un caffè e una qualche grappa x riscaldarci, importando il caos in sala e alla cassa, dove ne usciamo vincitori; passiamo il Monte Bianco e dopo meno di un ora siamo a destinazione dai ragazzi dell'Haute Savoie, storica sezione del tifo bordulese.


Ad attenderci ci sono tutti i ragazzi della loro sezione, tramite loro è nato il gemellaggio con i ragazzi dei Devils nel lontano '98, sono sempre stati e lo sono tutt'ora il ponte che collegava Parma a Bordeaux e a distanza di anni fa un certo effetto ritrovarci, con qualche capello grigio in più; oltre ai personaggi storici della sezione, ci sono altrettanti ragazzi giovani, segno che la mentalità ultras non si è fermata da quelle parti, ma ha fatto proselitismo, cosa per niente facile in una zona distante 700 km da Bordeaux, con Lione e Saint Etienne vicini di casa.


Dopo l'aperitivo di benvenuto a casa di uno di loro, in cui siamo entrati furtivamente dal giardino, ci dirigiamo insieme in centro ad Annecy, presso una famosa trattoria del posto; aspettiamo che i normali “commensali” finiscano di consumare la cena, dopo di che prendiamo letteralmente possesso del locale, dapprima ingurgitando tutto ciò che ci veniva offerto tra cui fondute di vario tipo (classica e con i funghi) roba da leccarsi i baffi, dopo di che abbiamo ricominciato l'aperitivo di benvenuto interrotto per l'introduzione di solidi all'interno del nostro stomaco; altra nota da segnalare il fatto che durante la serata abbiamo la fortuna di assistere ad un nuovo tipo di cucina, infatti il kebab precedentemente acquistato, diventa come per magia una tartara su vassoio... il più classico dei chi c'era sa!


Dopo poche ore di sonno, ospiti per la notte a casa dei ragazzi, ci ritroviamo nella solita piazza che vede le partenze della sezione per le trasferte; non sempre i ragazzi dell'Haute Savoie riescono essere presenti tra le mura amiche, invece sono sempre presenti quando il Bordeaux gioca fuori casa, quasi sempre in macchina o in pulmino, qualche volta in pullman, oggi è una di quelle volte dove riescono ad allestire un pullman al completo.


Siccome la regione è ampia, vi saranno varie fermate in cui il bus andrà riempiendosi piano piano durante il tragitto e dove, nonostante la stanchezza generale, tutti siamo entusiasti per poter vivere queste emozioni insieme ai nostri fratelli, ognuno di noi intrattiene conversazioni in italiano, francese o a gesti insieme ai ragazzi sul pullman, aiutati da birre e "succhini magici", che ci daranno il giusto vigore in vista della partita e dopo quattro ore di viaggio letteralmente volate via,  arriviamo a destinazione, dove da li a poco arriveranno gli Ultramarines, da Bordeaux in pullman più varie macchinate.


Lo stadio assomiglia un po' a quelli a cui siamo abituati ultimamente, piccolino in tre lati, per lo più fatto di tubi innocenti, mentre la tribuna che ricorda quella del Friuli di Udine  è abbastanza ampia e moderna, la visita di una compagine blasonata come il porta comunque una buona cornice di pubblico allo stadio, tra cui la banda del paese che allieterà con le sue note gli spettatori per buona parte dell'incontro, spostandosi nei vari settori.


Come detto Clermont Ferrand è più famosa per il rugby che per il calcio, un po' come Rovigo qui da noi, ma la Coppa di Francia, come in Inghilterra permette alle piccole squadre di poter incontrare le compagini più blasonate, questo porta ad avere un maggiore successo della manifestazione, peccato che in Italia, dove ci teniamo tantissimo a scimmiottare i vari modelli esteri, questo format non sia per nulla preso in considerazione, utilizzando la coppa nazionale come porta di servizio per l'entrata in Europa delle squadre più blasonate, una vera e propria ancora di salvezza per i delicati bilanci delle solite grandi.


Dopo aver salutato tutti i ragazzi entriamo nel settore dove i controlli sono abbastanza scrupolosi, ma non vi sono tornelli, gabbie, metaldetector, ecc, per l'ennesima volta notiamo più professionalità della polizia rispetto a quella di casa nostra, aiutata da leggi meno ipocrite, non c’è alcun problema infatti per portare bandieroni e striscioni e per l’occasione, oltre a “Curva Nord Matteo Bagnaresi”, dai ragazzi di Bordeaux ci viene chiesto di portare anche un bandierone con il simbolo del gruppo che viene sventolato per tutti i novanta minuti di fianco a quello degli Ultramarines.


All’ingresso delle squadre in campo viene issato sulle reti davanti al settore ospiti un telone commemorativo dei trent’anni degli Ultramarines, con dietro tante bandierine con i colori sociali del Bordeaux, viene confezionato anche uno striscione apposito che pensiamo verrà esposto nel corso di tutta l'annata.


Sono tanti anche i fumogeni accesi durante la partita e il tifo dei circa trecento bordulesi presenti sarà davvero ottimo, sia nei cori a ripetere ma anche nei battimani, inoltre lo stile della Virage Sud, per niente statico anzi molto dinamico, prevede movimento a livello fisico, si salta, si ci spinge, badando ad alzare sempre di più intensità e volume; in occasione del coro sulle note di “L'estate sta finendo”, si scatena veramente il delirio, con gente che volava (non in senso letterario, ma proprio nel suo significato fisico) da una parte all'altra del settore, planando sul piccolo fazzoletto di terra presente tra la gradinata e il terreno di gioco.


In un paio di occasioni i lanciacori spiegano ai presenti che i Boys Parma 1977 sono nel settore ospiti insieme a loro, successivamente vengono fatti partire “nous chantons Parma Bordeaux” e “Parma Bordeaux allez”, seguiti a gran voce da tutto il settore, noi dal canto nostro applaudiamo orgogliosi di questo gemellaggio.


Nel frattempo sul rettangolo di gioco siamo sempre sullo 0-0, dalle mole di gioco espressa ci sembra di scorgere “l'inamovibile” sulle panchine delle compagini in campo e realizziamo che tale risultato ci porterebbe ai supplementari ed eventualmente ai rigori, ritardando la nostra partenza di qualche ora, costringendoci a sua volta ad un viaggio di ritorno verso l'Italia in condizioni fisiche e psichiche pessime: a 5 minuti dalle fine, la partita si sveglia, palo per la squadra di casa, scherzando tra noi rimpiangiamo che la palla non sia entrata, ma a suggellare questi fantastici due giorni arriva il gol all’ottantasettesimo che regala ai girondini l’accesso alla fase successiva, inutile dire come il settore esploda di una gioia contagiosa anche per noi.


Finita la partita ci dirigiamo verso il nostro pullman salutando gli Ultramarines scambiando le ultime battute con loro e programmando già le prossime visite, possibilmente in quel di Bordeaux.


È già tempo di tornare a casa, il pullman ci riporta verso l’Alta Savoia, nel mezzo ci sarà una sosta divertente in autogrill dove incrociamo alcuni ultras del Montpellier, che qualche settimana prima avevamo ricevuto una visita a domicilio da parte della Virage Sud; dopo i convenevoli saluti di rito, i ragazzi della sicurezza nazionale, ci fanno salire gentilmente sul pullman, accompagnandoci al di fuori della stazione di servizio per qualche kilometro, dopo di che chiudono definitivamente il loro operato, lasciandoci liberi di tornare a destinazione; per noi è surreale, lo scenario finale dall'altra parte delle Alpi sarebbe stato diverso, con ripercussioni nel corso dei giorni e negli anni a venire... mah!!!


Dopo altre quattro ore di viaggio raggiungiamo Annecy dove salutiamo per l’ultima volta i ragazzi che ci hanno accompagnato per questi fantastici due giorni. A loro e a tutti gli Ultramarines vanno i nostri ringraziamenti per l’ottima accoglienza che ha rafforzato ancora una volta questo gemellaggio.


Il viaggio di ritorno inizia ancora con lo spodestamento del primo pilota, il quale diventa un fondamentale copilota, sostenuto a gran voce da il resto del pulmino che ne consacra le doti culinarie di questo fine settimana; ritornati in Italia, passando per Milano ad una area di servizio, notiamo alcuni tifosi della Juve di ritorno dalla sfida in casa con il Bologna, evidentemente non sono ultras perchè non sono interessati alla nostra presenza, noi per questo fine settimana abbiamo già dato e dopo un ora di viaggio siamo a casa, felici di aver passato 36 ore insieme e di aver rinnovato un amicizia lontana 1300 Km.


NOUS CHANTONS PARMA BORDEAUX!