Da 40 anni...sempre e solo BOYS! Stampa
40 anni Boys Parma - 40 anni Boys Parma
Mercoledì 22 Marzo 2017 19:14

Attraverso le parole di cinque ragazzi del Gruppo di diverse generazioni ripercorriamo i simboli che ci hanno identificato in questi 40 anni di vita ultras e che hanno dato vita alla coreografia contro il Fano di domenica 19 marzo 2017.

 

 

TESCHIO

Dopo le prime esperienze di organizzazione del tifo de I DANÈ e de LE FURIE CROCIATE tra i giovani tifosi del Tardini si avvertì l’esigenza, già presente in altri stadi italiani, di un gruppo autonomo dai normali clubs di tifosi e votato al totale sostegno della squadra crociata in maniera esclusiva in casa e in trasferta, in una parola ULTRAS. Arrivò quindi il primo striscione in tela ULTRAS, scritta nera su fondo bianco con al centro un teschio, ma fu con la fondazione dei BOYS nell’agosto del 1977 che si riuscì nell’intento di raggruppare sotto un’unica bandiera tutta la gioventù parmigiana in quel settore della Curva Sud vicino ai Distinti, dietro allo striscione in tela BOYS con le due stelle colorato di giallo e di blu, i colori della città e non della maglia a differenza di tutto il panorama ultras del tempo. Avvicinarsi al gruppo dei BOYS per i ragazzi di fine anni ’70 era abbastanza semplice, tutto quel colore, i bandieroni, le sciarpe, trombe, tamburi, fumogeni, estintori e i cori da fare tutti insieme esercitavano una attrazione unica. Presto a BOYS si affiancò nel 1979 lo striscione in pvc CRUSADER ULTRAS con il teschio che simboleggia questi primi anni di attività, striscione che subì negli anni a venire diverse trasformazioni, inizialmente per le prime restrizioni da parte delle autorità al mondo ultras e poi per decisioni del gruppo per arrivare al definitivo CRUSADER ULTRAS SUPPORTERS con l’elmo a centro. L’attività del gruppo per molti di noi era molto sentita, oltre alle riunioni settimanali del venerdì sera al Bar Polisportivo di fianco allo stadio, era frequente ritrovarsi il giorno della partita davanti all’Ennio anche alle 10.00 di mattina e così pure per le trasferte era abitudine partire molto presto per essere davanti allo stadio degli avversari a metà mattinata. Per le partite più importanti in casa ci si trovava anche nel corso della settimana per preparare striscioni offensivi o ironici in garage o nelle cantine di qualcuno di noi, coinvolgendo anche mamme e nonne quando si trattava di confezionare lavori di sartoria, come ad esempio lo striscione FOREVER ULTRAS dei reggiani che prima di essere esposto al derby fu tagliato lettera per lettera e imbastito in modo che in caso di arrivo della polizia (e fu così) per sequestrarlo sarebbe stato facile strappare ogni lettera e farla sparire dentro al giubbotto, in modo che non fosse più restituito ai cugini. L’avventura dei primi ragazzi dei BOYS si è conclusa il 4 maggio 1986 per i noti fatti accaduti e la conseguente repressione ma altri più giovani hanno continuato sulla strada segnata e la loro esperienza si è tramandata fino ai nostri giorni di generazione in generazione e lo striscione con le due stelle originale del 1977 ancora oggi viene esposto per gli stadi italiani, probabilmente l’unico degli anni ’70.


ELMO CUS

L’elmo del CUS rappresenta il secondo momento storico dei Boys Parma 1977. Siamo a metà degli anni ’80, anni di alti e bassi dove si annaspava tra la serie B e la C. Nonostante le difficoltà calcistiche, si tentava di tener compatto quel gruppo di 200-300 persone,  si provava a portare avanti le cose comunque; qui si è formata la prima idea “moderna” di Ultras, nel senso che sebbene si cantasse ancora per i giocatori in questo periodo, la mentalità era già orientata a portare avanti il gruppo a prescindere da tutto e prima di tutto il resto. La cosa più importante è stata sempre portare avanti lo striscione e il gruppo, idea che ha permesso l’esistenza odierna degli Ultras a Parma. Cercavamo di tramandare la nostra mentalità, basata sull’onestà e il rispetto; in quegli anni, per esempio succedeva che qualcuno provasse a raccogliere soldi a nome del gruppo per poi spararsi il bottino in vena: noi ci siamo sempre opposti a questo tipo di comportamenti lontani dal nostro modo di essere e di vivere Ultras, cercando di tramandare alle generazioni successive i nostri valori.  Negli anni ci sono state diverse divergenze all’interno della Curva Nord, ma il nostro punto forte è sempre stato quello di ribadire la nostra posizione e di rimanere saldi sui nostri punti fermi, e chi non era d’accordo sapeva a cosa andava in contro qualora avesse tentato di creare un alternativa Ultras al gruppo BOYS PARMA 1977 e CUS.  Crusaders Ultras Supporters  è stato creato nell’anno 87-88 e da quell’anno è stato esposto parallelamente allo striscione BOYS. Tuttavia è sbagliato considerarli come due entità a se stanti; Crusaders era inteso come uno striscione rappresentativo di tutta la Curva Nord, che però faceva sempre e comunque riferimento ai BOYS, l’unico gruppo ultras di Parma.


1977

L’avevamo ampiamente preannunciato che il 2017 sarebbe stato un anno estremamente importante per il gruppo perché coincide con il quarantesimo anno dalla fondazione. Essere uno dei gruppi più longevi d’Italia ci riempie d’orgoglio e ci da consapevolezza ed entusiasmo per continuare su questa strada tra mille ostacoli e altrettante battaglie da affrontare, con coraggio e determinazione. Non dimentichiamo come siamo nati e come abbiamo dovuto organizzarci negli anni soprattutto dopo la promozione in serie A che ci ha catapultato in una dimensione completamente diversa da quella a cui eravamo abituati. Numeri che si sono moltiplicati a dismisura cosi come la Curva, tanto da risultare per i primi anni di serie a praticamente esaurita in abbonamento. Il nostro primo anno nella massima serie fu vissuto come qualcosa di irripetibile, trasferte oceaniche nei massimi stadi italiani, come se dovesse essere un’eccezione. Poi però i risultati sul campo fecero capire a tutti che non eravamo solo una meteora, ma una matricola terribile capace di arrivare niente meno che in Europa a discapito della Vecchia Signora. Fu così che i ragazzi del gruppo decisero di organizzarsi in maniera molto meno spartana, visto che le riunioni settimanali venivano fatte in zona stadio (nel piazzale o al bar Polisportivo) cercando subito una sede o qualcosa che potesse essere un punto di riferimento per tutti. Negli anni siamo passati dall’Arci in viale Basetti, al bar in piazza Duomo, al Bar Marinelli, per poi arrivare ad una vera e propria sede, quella di via Calestani, la prima in completa autonomia e autogestione del gruppo. In una riunione dopo il primo anno di serie A a Noceto, fu deciso di riunire tutti sotto un solo striscione, BOYS appunto, cioè il primo e unico gruppo Ultras a Parma, togliendo tutti quelli delle varie compagnie che ogni domenica facevano bella mostra in Curva. Boys così come Crusader Ultras Supporters (i quali sottolineiamo essere un unico gruppo e non due differenti come molti credevano) rappresentano da quarant’anni il mondo ultras Ducale e per questo deve essere sempre rappresentato nel migliore dei modi, onorato e portato su ogni campo al seguito del nostro Parma. In tutti questi anni si sono susseguiti un centinaio di ragazzi, alcuni ancora presenti che hanno dato un contributo importantissimo per la crescita del gruppo, tra alti e bassi, come nelle migliori famiglie, con sacrifici personali ed economici, e tempo tolto alla propria vita privata. Centinaia di trasferte tra cui quelle in Europa, vere e proprie novità, mille storie da raccontare, aneddoti e curiosità, alcune fatte di vere e proprie invasioni, altre invece con poche unità, ma cercando sempre di portare il nostro striscione ovunque. Questo era ed è il nostro credo principale: “ovunque gioca il Parma, lo striscione BOYS deve essere presente”. Come si fa a non ricordare le 52 ore di pullman per raggiungere Glasgow, oppure la prima volta di una squadra italiana in Israele (contro l’Haifa). Gli scontri di Praga e Parigi e la voglia di ripartire ogni 15 giorni per una nuova avventura. Ci vorrebbero pagine e pagine per raccontare tutto ma noi vogliamo solo fare capire quanto in quegli anni siamo cresciuti, quale sia stata la volontà di andare avanti a qualsiasi costo contro un calcio moderno che non prevedeva più gli Ultras sugli spalti. Imperterriti e orgogliosi abbiamo cercato con ogni mezzo di tenere la nostra Curva il più viva possibilie, esponendoci contro chiunque ci mettesse il bastone tra le ruote, nel nome di Parma e dei nostri ideali. Alla soglia dei quarant’anni vogliamo anche ricordare alcune iniziative particolarmente importanti che hanno caratterizzato questi anni indimenticabili del gruppo, prima fra tutte la donazione di un’autoambulanza dotata di tutto, alla pubblica assistenza di Parma. Uno sforzo importante da parte del gruppo totalmente autofinanziato che ci ha reso particolarmente orgogliosi. Poi vogliamo ricordare altre donazioni importanti alla pediatria infantile oltre a varie associazioni perché essere Ultras non è solo tifo o come pensa qualcuno teppismo,  ma è cercare di aiutare il prossimo e chiunque abbia bisogno nel limite del possibile. Chi scrive ha ormai cinquant’anni e nonostante il calcio giocato non gli dia più quelle emozioni di prima, ha ancora viva quella voglia di aggregazione e quel senso di appartenenza al gruppo che solo chi ha vissuto una vita da Boys può  capire e condividere. Ragazzi, almeno una volta nella vita provate questa sensazione ed unitevi a noi…viva i Boys, viva il Parma!


CURVA NORD MATTEO BAGNARESI

Lo stendardo nasce dopo la tragica scomparsa di Matteo durante la trasferta di Torino. Esordisce il 13 aprile 2008 nella trasferta di Empoli, esposto in Maratona, dove avevamo preso posto, al fianco degli Empolesi visto che la trasferta era vietata per i fatti di Torino. Era il periodo post Raciti con i noti divieti di esporre gli striscioni e fino al 2015 Curva Nord Matteo Bagnaresi è stato lo stendardo di riferimento dei Boys, vista l'impossibilità di esporre lo striscione del 1977. Curva Nord Matteo Bagnaresi ci ha accompagnato in tutte le trasferte senza tessera, entrando clandestinamente sia noi che lo stendardo, dietro il quale ci accioppavamo, a sorpresa, in settori diversi da quelli ospiti, urlando Curva Nord  Matteo  Bagnaresi. Nel 2015 abbiamo fatto lo striscione Curva Nord Matteo Bagnaresi da allora esposto al Tardini di fianco a Boys. È una sigla tanto come Crusader Ultras Supporters, che vuole rappresentare tutte le varie anime della nostra Curva che tifano Parma al fianco dei Boys e che rendono grande la Curva Nord Matteo Bagnaresi. Lo stendardo continuerà a girare al fianco di Boys e al fianco dei nostri gemellati a rappresentare i boys e a ricordare Matteo, il Bagna, ultras per sempre. Il tuo  nome nella nostra Curva il tuo sorriso nei nostri cuori.


SIMBOLO BOYS

Il simbolo dei BOYS rappresenta l’ultima generazione, quella che nel corso di questa stagione calcistica festeggerà il quarantesimo anno di vita ultras del Gruppo. Il movimento ultras si è profondamente diversificato in questi quarant’anni, ma oggi come allora si cerca di tramandare la mentalità che ci è stata insegnata dalle generazioni più vecchie. Scontrarsi lealmente senza lame, rispettare i morti, essere presenti in casa e in trasferta nonostante classifica giorno e orario della partita, essere presenti per chi vorrebbe ma non può esserci, vivere e partecipare alla vita settimanale del Gruppo, condividere con i tuoi fratelli il poco che si ha: questi sono alcuni valori dell'essere BOYS che ci sono stati insegnati e che saranno le basi per le nuove generazioni future. La repressione negli ultimi anni ha toccato picchi davvero notevoli per gli ultras e anche il nostro Gruppo sta pagando a testa alta come tutto il movimento; attualmente i diffidati Boys superano le trenta unità un numero che non era mai stato raggiungo prima. Essere BOYS non è una moda del momento ma significa comportarsi da ultras nella vita quotidiana, con amici, parenti, a scuola, al lavoro, con la morosa, con la moglie, con la fidanzata e coi figli. Essere BOYS oggi significa far parte di una storia iniziata quando la maggior parte di noi doveva ancora nascere ma che con i sui valori si è tramandata con alti e bassi fino ai giorni nostri. Essere BOYS significa essere ULTRAS e credere in questi valori e vivere per essi,valori che i giovani della società moderna hanno perso. Essere BOYS significa vivere ULTRAS per vivere! Lunga vita ai BOYS….ora e per sempre CURVA NORD MATTEO BAGNARESI!

 

 

PARMA-Fano Stagione 2016/17