Ciccio Famoso vive (01-02-2017) Stampa
Curva Sud Catania - 2016 / 2017 - Cronaca di un'amicizia
Martedì 07 Febbraio 2017 19:23

Sono uno di quei ragazzi che ha avuto la possibilità e sopratutto l'onore di partecipare alla giornata che tutta la Catania Ultras (e non solo) ha dedicato a Ciccio Famoso, nel giorno del suo ultimo saluto.

 

 

L'onore perché rappresentavo il mio gruppo, ma sopratutto perché ho potuto nel mio piccolo rendere omaggio ad una persona, un simbolo, un Ultras, che per i suoi colori, il suo gruppo e per tutto il nostro movimento ha fatto tantissimo, dedicando una vita intera.


Oltre ad un enorme bagaglio di emozioni forti e sensazioni che penso di non aver mai provato prima, ho avuto la fortuna di aver portato a casa una grandissima lezione, perché si sa non si finisce mai di imparare.


È da tre giorni che penso al testo che è stato letto da un ragazzo del gruppo di Ciccio durante la cerimonia; parole che lui stesso col suo essere ha trasmesso a tutti i ragazzi che aveva accanto.


Parole che mi hanno dato un brivido secco (e credo non solo a me), perché descrivono alla perfezione quello che noi tutti viviamo a nostro modo, quello che cerchiamo di portare avanti e trasmettere, e che chi invece non è come noi non capirà proprio mai.


"Ultras deriva dalla parola oltre.
Oltre ogni ostacolo, oltre alla passione, fino a diventare un vero e proprio stile di vita.
Ciò che l'ultras prova non è la semplice passione, ma una vera fede, nei confronti della propria squadra e del proprio gruppo.
Essere Ultras significa sacrificare le proprie domeniche per seguire ovunque la squadra, anche quando questo prevede viaggi di 1300 km, in paesi sperduti dell'entroterra italiano, solo per assistere ad un match di novanta minuti.
Significa guardare la persona che si ha accanto come un fratello, dividendo quel poco che si ha, anche quando non ci si conosce.
Significa essere disposti a soffrire il freddo, il caldo, a dormire in un corridoio di un vagone, perché quelle notti avrebbero portato alla partita tanto desiderata del giorno seguente.
Gli Ultras non sono tutti uguali;
ma sono uniti dalla stessa fedeltà e lealtà.
Sono legati da quel ultimo pezzo di panino diviso dopo lunghe ore di digiuno, dallo sguardo scambiato dopo un confronto, dalla sicurezza di quel amico con cui si condividono lacrime e gioie.
Essere ultras significa lottare per i propri colori, amandoli incondizionatamente.
Tifando anche dopo una sconfitta, per l'orgoglio che deriva da quella maglia e dal proprio gruppo.
Non si cessa di essere Ultras nel minuto in cui finisce la partita, si è ultras a casa con la moglie e con i figli, all'università, all lavoro, sette giorni su sette.
Ultras non è solo il confronto.
Un ultras è tale nella sua mentalità."

Credo che non vada aggiunta nemmeno una virgola, Ultras è questo.
PER CHI LO È STATO, PER CHI LO DIVENTERÀ, PER CHI LO HA DIMENTICATO E PER CHI NON LO CAPIRÀ MAI.

Mi sentivo in dovere di scrivere queste righe, per far sì che quello che ho provato io lo provino tutti, per fare arrivare questo pensiero a più persone possibili, per continuare a portare avanti nel tempo questo meraviglioso ideale.



Ciao Ciccio, PER SEMPRE ULTRAS.