PARMA-Reggiana (07-05-2017): Resoconto più foto del Gruppo Stampa
Lunedì 08 Maggio 2017 09:18

PARMA-Reggiana (1-0) h.14:30

21 Settembre 1996, 07 Maggio 2017, due date, lontane ventun'anni, collegate dall'unico filo conduttore (almeno per quanto riguardo il calcio in Emilia) dal fatto di essere quei giorni dove il Parma e la Reggiana si sono scontrate in campo (a Parma), un contrasto dalle antiche radici che mai così tanto tempo aveva separato.

 

 

Il contrapporsi delle due squadre attraversa la rivalità calcistica per arrivare nei meandri delle vie delle città, perchè il sentimento è nato, cresciuto e prospera nell'animo dei cittadini abitanti i rispettivi capoluoghi. Parma-Reggiana (e viceversa) va oltre la competitività calcistica, essa è uno stato mentale unico nel suo genere (per noi), vissuto ad ogni pensiero ed azione, giorno per giorno, nell'attesa che il confronto supremo arrivi al suo compimento. Eccoci dunque alla data predestinata, pertanto in una mattinata decisamente plumbea e man a mano sempre più piovosa, gli schieramenti prendono parte sul campo di battaglia, ognuno a proprio modo, perchè la volontà, oggi, è di sconfiggere gli avversari, annientarli senza pietà, prevaricarli con l'azione e la voce, affinché il predominio sia testimoniato. Il mare urbano è mosso, correnti colorate s'intrecciano senza toccarsi mentre un'altra cerca di punzecchiarle (riuscendoci in qualche frangente), tuttavia, senza troppi sconvolgimenti, esse si distendono, ognuna al suo posto, senza ulteriori sviluppi. La comunità parmigiana, nell'ora abbondantemente precedente la partita, è nutrita nei pressi della Nord, difatti in molti, rispondendo al nostro appello sono presenti (e carichi) al fine di sostenere la squadra sin dal suo ingresso al Tardini, nonché d'augurare, al passaggio del pullman granata, il giusto "augurio" ai nostri ospiti. La Curva è esaurita, la tribuna stracolma e pure i distinti sono polati da un nutrito numero di persone. Parma ha ben risposto, come si conviene, alla chiamata alle armi, il nostro settore è addobbato "a festa" mostrando i principali simboli dei nostri 40 anni di storia mentre sugli spalti è srotolato uno striscione ripercorrente gli ultimi quindici anni di "contatti" con i granata, situazioni dove il Gruppo ha agito a testa alta, in condizioni favorevoli o meno. Come contorno ad esso vengono srotolati decine di rotoli di carta accompagnati da una fumogenata. Come un sol uomo si leva il coro a ricordo di Matteo e successivamente (per la maggior parte del tempo) saranno tutte "contro" le parole uscenti dalle nostre bocche, senza, tuttavia, venir meno al sostegno per quegli undici uomini in campo. Altri striscioni di sfottò saranno esposti, nonché uno di sostegno ad un nostro fratello di vecchia data, costretto lontano da problemi di salute. Nonostante la pioggia incessante il tifo viene, sostanzialmente, coordinato, ma di certo non risulta semplice fin al termine della gara (momento in cui, ironicamente, il cielo si schiarisce (quasi) del tutto), tuttavia il botta e risposta sarà di grossa entità, coadiuvato dal battito delle mani a scandire le canzoni. Dopo un primo tempo combattuto al 66' arriva la rete di Baraye provocante in noi un'esaltazione senza pari, a maggior ragione al triplice fischio, momento in cui quell'unica rete siglerà la vittoria dei crociati sul nemico granata. Dirimpettai a noi si danno da fare duemila reggiani, dove, tra bandiere, torce e fumogeni arrecano supporto alla loro compagine sportiva, esponendo uno striscione d'augurio" nei nostri confronti e cantando, sostanzialmente, in maniera unita per tutto l'arco della gara. Nell'ora che segue all'uscita degli avventori al Tardini, non sarà registrato nulla di che, pertanto la festa si sposta nei bar e nella nostra sede, dove l'indole è di continuare a vivere un momento fantastico, magari non perfetto (come abbiamo enunciato), tuttavia unico, pertanto, orgogliosi di averne fatto parte, continuiamo a celebrare il fatto storico di aver (ancora una volta) battuto Reggio Emilia.

“PARMA CALCIO! NON LO SAI QUELLO CHE IO SENTO! E' PER SEMPRE, NON è UN MOMENTO! QUANDO GIOCHI NON CI STO DENTRO!”

BOYS PARMA 1977

CURVA NORD MATTEO BAGNARESI