4 Maggio Stampa
Compagnie della nord - compagnie della nord
Lunedì 20 Febbraio 2017 21:06

Pubblichiamo la prima intervista al "4 Maggio" della nuova rubrica "Compagnie della Nord" .

 

 

La prima intervista che siamo andati a fare riguarda i “ragazzi” del 4 Maggio, abbiamo messo le virgolette apposta in quanto la loro età media è molto alta, essi infatti rappresentano i vecchi dei Boys, in particolar modo le prime due generazioni di Ultras nella nostra città. Non si ritengono una vera e propria compagnia, piuttosto sono fautori di una missione importante ossia fungere da collante tra le nuove e le vecchie generazioni di Ultras nella nostra curva. Davanti ai loro occhi si sono verificati i vari cambiamenti della curva, partendo dagli albori, passando per il 4 Maggio che ne ha segnato in modo indelebile la crescita, passando per i periodi di vacche magre sino ad arrivare nel mondo del calcio che conta. Hanno amicizie con gruppi al di fuori dei nostri gemellati, sono attivi sul fronte delle trasferte e delle iniziative, in particolare modo a loro si deve la realizzazione de “La canzone dei Crusaders”, il cui successo è andato al di fuori di ogni più rosea aspettativa. Con loro abbiamo passato una piacevole serata qualche giovedì fa, scambiandoci apertamente pareri, opinioni, consigli e idee, di seguito troverete l'intervista integrale.

 

1) Ciao ragazzi ci volete dire chi siete? Chi raggruppa il 4 Maggio?

I ragazzi del 4 maggio sono i vecchi dei Boys che hanno vissuto in generazioni differenti e che ai tempi costituivano l’ossatura del Gruppo, ossia il direttivo dei BOYS. Il 4 maggio racchiude sia i fondatori, appartenenti alla prima generazione Ultras di Parma, sia quelli della seconda generazione, per intenderci quelli degli anni ‘70 e ’80.

 

 


2) Come nasce questa idea?

La prima occasione di ritrovo fu l’anniversario dei primi 20 anni dei Boys, ci ritrovammo quasi tutti ad una cena agli Antichi Sapori per la prima volta dopo svariati anni; poi alla festa in Cittadella, organizzata dai Boys per il ventennale, giocammo una partita contro il direttivo di allora; da quel momento e sino alle celebrazioni dei 35 anni dei Boys, non ci furono contatti frequenti a parte qualche amicizia che era continuata nel tempo, più precisamente nel 2013 organizzammo la prima grigliata in occasione della ricorrenza del 4 maggio 1986 dove ci ritrovammo a ricordare vecchie avventure e decidemmo di fare due bandiere, una giallo blu crociata da regalare ai Ragazzi, l'altra con croce nera in campo bianco con la data 4 maggio 1986 (la prima pezza). Da quel momento si può dire che è iniziata l'avventura del 4 Maggio che conoscete adesso.

 

 

Partita per celebrare i 20 anni BOYS Parma


3) In quanti siete?

Difficile stabilire un numero ben preciso, diciamo che si passa da una base di quattro/cinque persone ad un numero più ampio di circa 30 persone quando si tratta magari di organizzare delle cene o delle grigliate. Il nocciolo, quello che si consulta, viene allo stadio con una certa frequenza ed è intorno alla dozzina di persone.

 

 

Foto novembre 2016 con Apolloni e Carra


4) Avete una pezza, avete fatto materiale, fate cioppo ecc, cosa vi differenzia da un gruppo? Quale è secondo voi il limite da stabilire tra gruppo e compagnia?

Non esistono regole fisse in materia, ci vuole buonsenso, di come ci si comporta da una parte e dall'altra; noi riteniamo che i Boys siano il gruppo della curva Nord, per questo noi stessi ci riteniamo Boys e non un gruppo autonomo, nello specifico come 4 Maggio abbiamo il compito di tenere accesa quella fiamma che era viva negli anni della nascita del tifo a Parma. Anche per ciò che riguarda la produzione del materiale abbiamo iniziato per identificarci, poi non tutti hanno capito il senso, alcuni che sono entrati in possesso del nostro materiale lo facevano per vantarsi di essere dei vecchi, per evitare questo problema abbiamo smesso di fare materiale. Inoltre non si ritiene opportuno gestire un fondo cassa, l’ultimo materiale è stato ceduto a prezzo di costo.

 

 

Felpa 4 Maggio


5) Nel corso degli anni che cambiamento avete visto in curva a Parma?

Nel corso degli anni abbiamo visto periodi di crescite, periodi di cali, gente andare per poi tornare ecc ecc. Ma possiamo dire che il cambiamento  più sostanziale è avvenuto da quando il gruppo ha deciso di tesserarsi fino all’incredibile annata della Serie D. Dopo la tessera il gruppo a nostro parere si è compattato molto, si è riunito maggiormente. Nei primi anni di avvento della tessera, il gruppo ha perso molta gente, anche se vogliamo credibilità a livello di Parma come città, non certo parlando di ultras dove i Boys hanno combattuto una battaglia con enorme dignità ed erano visti come un modello per le altre tifoserie nella lotta alla tessera. Adesso vediamo che i giovani crescono, quando magari prima mancavano di più. Questo comporta un bisogno di regole, fondamentali per la vita di un gruppo.


6) Avete proposte per migliorare il rapporto Boys / Curva Nord?

Alcuni consigli da dare ai ragazzi del Gruppo e della Nord. Al Gruppo di distribuire meglio i lanciarori in casa, come invece avviene meglio in trasferta. A tutti i ragazzi della Nord, specialmente a quelli del Gruppo, di entrare in curva prima dell’inizio della partita e di essere presenti in curva ad inizio secondo tempo, visto che durante l’intervallo molti stanno dalle scale sotto la Nord rientrando però quando la partita è abbondantemente iniziata; c'erano partite in passato che vedevano la curva cantare ben prima che iniziasse la partita, ora tutto questo si è perso.

 

 

Parma-Altovicentino Stagione 2015/16


7) Sappiamo che avete amicizie personali con altri gruppi Ultras, ci volete dire chi? Come è nata?

Oltre alle amicizie che ha il Gruppo dei BOYS, nutriamo una profonda stima e un ottimo rapporto di amicizia con i ragazzi di Bellaria che seguono il Cesena ossia i MadMen e con alcuni ragazzi delle WSB Cesena. Il gemellaggio coi cesenati era molto solido e sentito ai tempi e molti ragazzi di noi erano amici dell’indimenticato e compianto Glauco; proprio ai funerali di Glauco abbiamo riallacciato i rapporti, ricominciando a frequentarci.


8) Nelle altre città i vecchi della curva hanno creato un alternativa ai gruppi guida, riscuotendo in alcuni casi anche successo spodestando gruppi che comandavano, se voi foste i Boys cosa fareste per impedire il verificarsi certe situazioni nella nostra curva?

La risolveremmo alla vecchia maniera…


9) Voi che avete visto nascere il movimento Ultras a Parma come ve lo sareste immaginato dopo 40 anni?

Quando è stato fondato il Gruppo Ultras della nostra città non si poteva pensare a cosa sarebbero potuti diventare i Boys. Si viveva tutto alla giornata, si viveva alla settimana, si viveva campionato per campionato. E queste non sono frasi fatte.


10) Avete un qualche aneddoto particolare nascosto alle masse da raccontarci?

Ricordiamo un PARMA-Bologna stagione 1987/88 (27 marzo 1988) dove il Gruppo era ridotto ai minimi termini con attivi solo 5 ragazzi (tra cui una ragazza di Salsomaggiore Terme); i bolognesi ci entrarono in curva e noi prima di difenderci riuscimmo a chiudere il magazzino con dentro tutto il materiale BOYS.


11) Come 4 maggio qual è la trasferta che non scorderete mai?

Come 4 maggio abbiamo bellissimi ricordi di alcune trasferte. Prima che il rapporto dei BOYS si consolidasse come ora ci ricordiamo le due trasferte a Livorno e Empoli (il Gruppo dei BOYS in terra labronica non era presente perché non tesserato) dove abbiamo pranzato prima della gara da Benito. Successivamente dopo che abbiamo ripreso anche a passare in Sede ricordiamo la trasferta di Forlì che ci ha fatto tornare indietro nel tempo (..sul treno dei BOYS ci si vestiva per l’occasione anni ’70) e l’ultima in ordine cronologico la meravigliosa trasferta di Reggio del 19 dicembre 2016. Indimenticabile.

 

Forlì-Parma Stagione 2015/16

 

 

Pranzo da Benito 2015


12) Qualcosa che non sappiamo de LA PARTITA?

La partita del 4 maggio rimarrà per sempre nella nostra storia. Fu un derby normalissimo con zero scontri prima della partita. Il giorno prima della partita era stato nascosto all'interno dello stadio un tronchesino. Durante la gara avevamo tagliato la rete in Nord perché era nostra intenzione andare a prendere i reggiani passando dal campo. Tagliavamo in cinque punti ed uno rimaneva attaccato, per mascherare il tutto. All’inizio ci fù un’invasione pacifica tra cui erano presenti anche donne e bambini. Poco dopo venne ordinata la carica della polizia/carabinieri che colpiva indistintamente tutti quelli che erano nel posto sbagliato al momento sbagliato, successivamente ci fù la reazione della Nord che tutti conoscete.


13) Che sensazioni vi da vedere il Gruppo che nel 2017 gira ancora gli stadi di tutta Italia con il primo striscione dei BOYS?

Pelle d’oca. Vedere i Boys che nel 2017 girano gli stadi di tutta Italia con il primo e storico striscione del Gruppo è motivo di grande orgoglio.


14) Come vi muovete in trasferta? Come venivano organizzate le trasferte? Come facevate a sapere dov'erano gli stadi? Si chiedeva in giro?


Principalmente si andava in trasferta in pullman e treno. Fino all’83 in trasferta si organizzava sempre un pullman che partita presto da Parma per arrivare alle ore 10 circa in zona stadio.  Gli autisti conoscevano quasi sempre le strade e i biglietti si facevano direttamente la. Successivamente non ci davano più il pullman e in alcune trasferte si facevano con il centro di coordinamento oppure in treno. La nostra riunione si teneva al venerdì sera al Bar Polisportivo (dove c ‘è il Baccanale oggi) dove si raccoglievano anche le prenotazioni per le trasferte. Al Tardini l’ora del ritrovo per le partite casalinghe era alle ore 10 di mattina.

 

 

Partenza per Forlì stagione 2015/16


15) Che cosa rappresenta per i BOYS la data del 4 maggio 1986?

Il 4 maggio 1986 per il Gruppo è una data importante perché dopo il derby con la Reggiana e tutte le conseguenze del caso alcuni ragazzi lasciarono e altri entrarono nei BOYS: fu il primo cambio generazionale nei BOYS, con la prima generazione che portò avanti il discorso Ultras a Parma dal 1977 all’86, appunto.


16) La Canzone dei Crusaders è una iniziativa che vi ha visto protagonisti, com'è nata? Com'è andata? Cosa avete provato a conclusione di essa?

E' un’idea che avevamo in mente, quella di regalare ai Boys una canzone da stadio cantata da un coro vero e proprio, ci siamo rivolti ad una conoscenza che abbiamo in comune, il quale lavora negli ambienti lirici. Tramite lui siamo entrati in contatto con la dirigenza del Teatro Regio che ne ha subito sposato l'iniziativa, da li c'è stato l'intervento tecnico e pratico che ha trasformato l'idea in materia. L'obbiettivo oltre a voler lasciare un regalo come questo cd era quello di poter aiutare qualcuno, per conoscenze personali eravamo in contatto con l'Ospedale dei Bambini e ci siamo poi trovati tutti d'accordo nel devolvere in quell'ente il ricavato dell'iniziativa. Sino ad ora abbiamo devoluto una prima parte dell'incasso di circa 12.000 € e al termine dell'iniziativa devolveremo ulteriori 12.000 €.

 

 

Cd La Canzone dei Crusaders


17) Avete fatto altre iniziative?

Si, per il Centenario del Parma Calcio abbiamo fatto delle sciarpe commemorative numerate da 1 a 100. La numero 77 è stata donata a voi mentre la numero 100 inizialmente doveva essere destinata al Parma FC nella persona del suo presidente (che non vogliamo nemmeno nominare), ma la mancata soddisfazione di come sono state organizzate le celebrazioni del Centenario ci ha convinto a cambiare la destinazione della numero 100. Abbiamo contatta Fulvio Ceresini invitandolo ad una nostra serata ma purtroppo aveva impegni di lavoro e ha chiesto al figlio Matteo di rappresentarlo. Quindi la sciarpa numero 100 è stata data alla famiglia Ceresini con la motivazione “a parziale risarcimento di tutte le pene che abbiamo fatto passare al Presidente Ernesto”.

 

 

La sciarpa numero 100 consegnata a Matteo Ceresini


18) Qual'è il vostro pensiero sul movimento Ultras attuale, visto da chi ha vissuto la genesi completa di questo movimento?

Ora come ora puntano a farti sparire, usano la repressione come mezzo per annientarti e all'interno degli ultras c'è poca unione d'intenti, ognuno va per i fatti propri, anche se al proprio interno l'ultras di oggi ha molto più rispetto al suo interno, basta vedere per i morti, una volta si offendevano pesantemente al fine di scatenare l'ira dell'avversario, ora non fai certe cose, sarebbe considerato da infami.

 

 

Torneo di calcetto BOYS