Dicono di noi...Punti persi o guadagnati: Mantova-Parma, Lega Pro Stampa
Lunedì 20 Marzo 2017 22:59

Pubblichiamo questo articolo da “Sport People” relativo alla trasferta di Mantova di domenica 12 marzo 2017.

 

 

Secondo giorno al Nord e questa volta cambio regione, passando dal Veneto alla Lombardia, partendo di buon’ora, prendendo il treno e percorrendo la tratta Monselice-Mantova. I circa 85 km del viaggio, complessivamente durano quasi un paio di ore e tra le varie fermate nelle diverse stazioni, ne vedo una in particolare, dal nome strano, Gazzo di Bigarello, che mi fa pensare a come si possano chiamare gli abitanti del posto. La mia curiosità rimarrà tale perché il mio pensiero torna subito alla gara odierna ed al mio esordio al “Danilo Martelli” di Mantova che vedrò per la prima volta, in una gara molto sentita soprattutto sugli spalti.

È stata una settimana di fibrillazione per le due tifoserie. Entrambe le squadre stanno vivendo un buon momento di forma, con i lombardi che seppur lottino per evitare i play out si mostrano in ripresa visti gli ultimi risultati positivi, mentre gli emiliani sono in lotta per la promozione diretta occupando stabilmente la seconda piazza dietro al Venezia capolista. Fino alla sera prima, fra abbonati e paganti, era stata già raggiunta quota 3.800, dei quali oltre mille parmigiani; inoltre in tribuna ci sarà posto anche per circa 100 bambini dei vivai dilettantistici.  Gli ingredienti per una bella sfida ci sono tutti e fortunatamente io farò parte, seppur neutrale, di questa gara, pronto a godermi ogni istante.

Arrivo alla stazione di Mantova a mezzogiorno e mezza e cerco d’incamminarmi subito in direzione stadio, dato che il margine di tempo non è molto e la partita inizia alle 14:30. Già sul treno ho appreso, leggendo i giornali locali, che la questura ha blindato la zona e per circa 5 ore le via adiacenti resteranno chiuse, così come il luna Park davanti alla curva biancorossa. Prendo il vialone che mi porta direttamente allo stadio e passo il famoso e storico Palazzo Te, intravedendo in lontananza la curva in ferro costruita per la promozione in serie B del Mantova. In prossimità dello stadio mi vedo con i “colleghi” Francesco e Andrea, con cui condividerò questa bella domenica di calcio, e dopo una bella chiacchierata decidiamo di entrare nello storico impianto intitolato allo sfortunato giocatore nato a Castellucchio, che perì nella tragedia di Superga con altri giocatori del cosiddetto Grande Toro. Devo riconoscere che lo stadio è molto bello con due belle tribune, una coperta e l’altra scoperta e per ora inagibile, e si nota la particolarità della curva ospite. Peccato solo che quella di casa, sia stata “assassinata” con la costruzione della grande (troppo) e inguardabile curva in ferro, che la differenza dal settore ospite anche se originariamente erano identiche.

Chi si aspettava il pubblico delle grandi occasioni questa volta non rimarrà deluso, alla fine gli spettatori totali saranno oltre 4.500 con circa 1100 gialloblù assiepati nella curva ospite ed un centinaio in un lato della tribuna coperta, ben divisi dal pubblico di fede mantovana.

Prima dell’inizio del match le due curve riscaldano le ugole intonando qualche coro, qualcuno non proprio amichevole; molto bella la curva parmigiana colorata di bandiere, bandieroni e stendardi a creare un effetto cromatico non indifferente, mentre la curva Virgiliana è occupata per buona parte, come non si vedeva da tempo da queste parti.

Su questi bei presupposti le squadre entrano in campo e le parti ci regalano due belle sciarpate: molto colorata quella ospite, con lo sventolio di diverse bandiere, un po’ meno quella dei padroni di casa, seppur risulti molto fitta e bella. Inoltre nella curva dei locali viene acceso pure un fumogeno giallo, a rendere il tutto ancora migliore. Da segnalare con gli ospiti la presenza dei francesi del Bordeaux con una pezza appesa sopra lo striscione dei Boys, mentre coi mantovani sarà presente qualche ultras bresciano.

Nel primo tempo entrambi gli schieramenti partono forte, cantando con una buona intensità corale e facendo tantissimi battimani, così come buone sono le sbandierate, con qualche bandiera in più che sventola nel settore ospite. Dopo una ventina di minuti i gialloblù effettuano una sciarpata molto fitta che i bandieroni sventolati in alto impreziosiscono ulteriormente. Veramente forte il tifo dei parmigiani, con ben tre lanciacori posizionati in alto sulla cancellata; bei picchi soprattutto quando canta tutto il settore, anche se il più delle volte il supporto si limita agli ultras posizionati dietro lo striscione principale o nelle zone limitrofe.

Si va al riposo sul risultato fissato sullo 0-0 e poco prima del rientro delle squadre, dal settore dei ducali, spunta un grande striscione blu con scritta gialla con una richiesta esplicita alla propria compagine: “PORTACI VIA DA QUESTA CATEGORIA”.

Inizia la seconda frazione ed il settore dei locali cerca di salire in cattedra aumentando l’intensità dei cori, cantando in maniera continua ed accompagnando con diversi battimani, con lo sventolio di bandieroni e bandierine, più corposo e duraturo di quello fatto vedere nel primo tempo.

Nel frattempo i gialloblù non vogliono essere da meno e tifano pure loro accompagnando i cori con tanti battimani e dopo una decina di minuti, effettuano la seconda sciarpata della giornata, sempre molto bella e soprattutto fitta.

Alla mezzora il Parma passa in vantaggio per la gioia dei suoi sostenitori che pregustano già la vittoria in trasferta, mentre i padroni di casa, incuranti del risultato, realizzano anch’essi la seconda sciarpata.

A dieci minuti dal termine il neo entrato Marchi pareggia il gol di Nocciolini, facendo esultare a più non posso la sua gente che quasi non crede ai propri occhi.

C’è ancora tempo per sperare in qualcosa, su entrambi i fronti, con i locali che crescono di minuto in minuto e con gli ospiti che calano inversamente alla distanza, pur non smettendo mai d’incitare la squadra. Al fischio finale ci sono applausi per tutti, sia da una parte che dall’altra, con ancora qualche minuto per mandarsi a quel paese. Per il Mantova è un punto d’oro che lo distanzia dalla zona play out, mentre per il Parma sono due punti persi che fanno ulteriormente perder contatto dalla capolista Venezia, ormai distante ben sette punti a nove giornate dal termine, con la consapevolezza che forse sarebbe meglio guardarsi dal Padova alle spalle, terzo ad un solo punto di distacco.

Usciamo dallo stadio con i parmigiani che sono già sulla via del ritorno, il luna park che ha riaperto i battenti e noi che dopo una bella e lunga chiacchierata arriviamo a sera, decidendo di andare a mangiare un piatto locale e brindando a noi ed alla bella giornata vissuta insieme. Poi a notte inoltrata, dopo esserci scambiati i saluti di rito, con la promessa di rivederci presto, prendiamo i nostri mezzi di trasporto e ce ne torniamo a casa.

Testo di Marco Gasparri.
Foto di Marco Gasparri, Giovanni Padovani e Francesco Passarelli.

[FONTE: Sport People]