Dicono di noi..Quando c’era Borgonovo, quando c’era un altro calcio: Samb-Parma, Lega Pro Stampa
Mercoledì 05 Ottobre 2016 21:52

Pubblichiamo questo articolo da Sport People relativo alla trasferta di San Benedetto del Tronto di sabato 1 ottobre 2016.

 

 

L’ultima volta che si sono incontrate Sambenedettese e Parma fu in una domenica di metà ottobre nel lontano 1988 con le compagini impegnate nel campionato di serie B. All’epoca il confronto finì ad appannaggio del Parma con una rete di Minotti e il teatro dello scontro, oggi come allora, rimane sempre il Riviera delle Palme.

Stiamo parlando pur sempre di 28 anni fa, sicuramente era un calcio diverso quello, dove le squadre italiane spadroneggiavano in Europa ed anche per i tifosi, molto più appassionati, andare allo stadio era un piacere. Non c’erano tutte queste televisioni a parlare 24 ore su 24, anzi il più delle volte le partite le ascoltavi alla radio, il Parma ancora non era la squadra vincente dei Tanzi e, pensate un po’, non c’era nemmeno il daspo, introdotto poco più avanti con la legislatura del 13 dicembre 1989 n.401. Era ancora molto più semplice acquistare un biglietto e soprattutto non si chiudevano tutte le strade nel raggio di km dallo stadio.

Un calcio più romantico, fatto di ideali, non solo sportivi, più semplice e genuino, non dico migliore, non sono nessuno per dire ciò che è meglio o peggio, ma ecco, diverso sì. Dopo questa full immersion nei ricordi è tempo di tornare al presente e presentare (scusate il gioco di parole) la gara odierna, che si disputa di sabato alle 14:30, fra queste due quadre neopromosse in lega pro.

Arrivo a San Benedetto del Tronto verso mezzogiorno e mi dirigo subito allo stadio, prevedendo una buona affluenza di pubblico per questa partita che, come detto, ritorna dopo molti anni. Soliti problemi fuori dall’impianto: purtroppo in Italia non tutti sanno lavorare bene ed è difficile varcare i tornelli quanto facile lasciarli subito dopo la fine della partita. Non vi racconterò la mia odissea sotto al sole per entrare, non ha molta importanza, ma fortunatamente, e dopo ben quaranta minuti, riesco a mettere piede sul terreno di gioco, non senza aver visto i vari punti di raccolta soldi da devolvere ai terremotati del centro Italia (peccato che i quotidiani nazionali di queste iniziative non ne parlino quasi mai e quelle poche volte, lo fanno con trafiletti striminziti).

Il Riviera delle Palme oggi presenta veramente un bel colpo d’occhio con la gente ad assiepare tutte le tribune del bell’impianto marchigiano, tant’è che il dato degli spettatori odierni si attesterà sulle 6 mila unità, con poco più di trecento tifosi emiliani al seguito.

In mattinata, su iniziativa dell’associazione Noi Samb, è stato intitolato il “Largo Stefano Borgonovo”, alla presenza delle istituzioni della società marchigiana, della moglie dell’ex campione morto di Sla nel 2013, Chantal, e delle due figlie. La cerimonia si è svolta in municipio e poi alle 12 nel piazzale antistante la curva Sud dello stadio Ballarin,dove è stata scoperta la targa in memoria dell’attaccante che giocò con la Samb nella stagione 1984-85. La premiazione è poi proseguita anche in campo, con il presidente rossoblù Fedeli che ha donato una maglia della Sambenedettese con il numero 9 e la scritta Borgonovo nella parte superiore. Foto di rito con il presidente e altre personalità ed in ultimo con gli esponenti della Curva Nord, i quali donano un paio di composizioni floreali più una sciarpa rossoblù, mentre alle loro spalle la Curva dedica un bello striscione a Stefano: “LA GRINTA, I GOL, LA CORSA SOTTO LA SUD: È BASTATO UN ANNO PER NON SCORDARTI MAI PIU’!”.

Quando tutti escono dal terreno di gioco è la volta per le squadre di entrare in campo: la nord si colora di diversi bandieroni ed accende un fumogeno arancione e uno blu nella parte laterale del settore; i parmigiani invece entrano all’ultimo perché trattenuti più del dovuto al casello e quindi, pur non essendo ancora tutti dentro e con gli striscioni da sistemare, li si vede sventolare un paio di bandieroni e diverse bandierine blu-bianco-giallo a rendere il settore ospiti comunque colorato. Anche tutto lo stadio presenta un bel colpo d’occhio, evidentemente è stato recepito il messaggio lanciato in settimana dalla curva che invitava ad affollare il Riviera indossando tutti una maglietta rossoblù.

Nel primo tempo la curva marchigiana canta forte e si fa sentire con una discreta intensità, sventolando per una decina di minuti buoni tutti i bandieroni posizionati in balconata. Poi i bandieroni si abbassano e verranno sventolati in maniera meno continua per far posto a tantissimi battimani effettuati a tutta curva. Al sedicesimo minuto la Sambenedettese passa in vantaggio per la gioia di uno stadio intero, in curva verrà accesa una torcia mentre in tribuna, nell’anello inferiore dove c’è lo striscione Vecchia Guardia, sarà acceso un fumogeno blu. Il tifo prosegue sempre su buoni livelli per tutta la prima frazione ed il gol del pareggio emiliano, siglato quando mancheranno una decina di minuti alla fine del primo tempo, non intaccherà minimamente la prestazione della nord.

Passando agli ospiti, come detto si presentano in oltre trecento unità, un numero importante seppur non elevato a detta di molti, ma calcolando il giorno lavorativo e la distanza ci può anche stare. Comunque i parmigiani non mi sono dispiaciuti affatto, sempre colorati, con bandiere e bandierine sventolate discretamente per tutto il primo tempo, tifo sempre continuo e buoni battimani proposti. Nonostante subiscano il gol poco dopo il quarto d’ora di gioco, non avranno cali, anzi rilanceranno effettuando quasi subito una bella e fitta sciarpata per poi far roteare in aria le stesse.

Così le squadre vanno al riposo sul risultato di 1-1. Nel secondo tempo i padroni di casa espongono uno striscione per ricordare un ragazzo che non c’è più: “CIAO VINCENZO, IL TUO CUORE ROSSOBLU’ BATTE ANCORA IN NOI”. Per il resto, anche in questa seconda frazione il tifo è impeccabile. Sicuramente il gol del nuovo vantaggio, siglato dopo appena otto minuti, li aiuta, ma i sambenedettesi nel corso degli anni ci hanno dimostrato che possono andar bene senza tener conto di quello che succede in campo. Ottime e più continue le sbandierate, sempre numerosi i battimani effettuati, mentre si raggiungono picchi d’intensità elevati quando il corista, seppur sprovvisto di megafono, farà cantare tutta la curva coordinando bene l’apporto dei presenti. Purtroppo, penso che da quest’anno, con il salto di categoria, innocui strumenti di tifo come i megafoni, vengano sistematicamente vietati e gli stessi ragazzi evitino il sotterfugio per introdurli onde evitare nuove e gratuite diffide.

Nel settore ospiti il tifo prosegue bene nonostante lo svantaggio iniziale, bello il momento in cui tutto il settore viene colorato dallo sventolio di tante bandierine con l’aggiunta dei bandieroni. Poi caleranno un po’ sul piano del colore che non scomparirà mai del tutto, mentre il tifo sarà sempre continuo con qualche bel battimani realizzato. Da sottolineare l’esultanza al gol del definitivo 2-2 siglato su rigore da Calaiò.

Al triplice fischio finale squadre sotto i rispettivi settori a ricevere i meritati applausi, soprattutto dalla nord locale, autrice di una sciarpata seppur non fitta, che richiamerà più volte i propri beniamini e li applaudirà per l’impegno messo in campo e per aver resistito agli attacchi ospiti con la squadra ridotta in 9 uomini. Ultima nota di cronaca per i locali, con loro è visibile la presenza dei gemellati civitanovesi con la pezza “Curva nord Civitanovese 1919”.

Vado dunque via più che soddisfatto per aver assistito ad uno spettacolo superlativo sugli spalti. Non mi dispiacerebbe vedere entrambe le curve in una categoria superiore, soprattutto quella marchigiana che da troppi si barcamena in serie ancora più infime di questa Lega Pro, ben lontani da quella serie cadetta che oggi è stata evocata dal ricordo di Borgonovo o dell’ultima sfida col Parma.

Marco Gasparri.

[FONTE: Sport People]