Ci troviamo in sede di prima mattina. Dopo aver raccolto le nostre cose partiamo verso Empoli. Il viaggio scorre lento a causa del traffico; tuttavia è una buona scusa per rinsaldare le vecchie amicizie e stringerne di nuove. Tra chiacchiere e aneddoti sulle vecchie feste e sui nostri pessimi piazzamenti al torneo di calcetto arriviamo ad Empoli dopo pranzo.

Ad accoglierci ci sono i nostri gemellati che ci offrono qualche birra rinfrescante. Tra facce conosciute e nuove da salutare arrivano anche gli Ingrifati Perugia, i Fasano Ultras, gli Allentati Fasano e i ragazzi della Curva Sud Montevarchi. Si è fatta l’ora del torneo: nonostante il caldo asfissiante e la disposizione in campo assolutamente da rivedere, riusciamo a pareggiare la prima partita e vincere la seconda qualificandoci per la finale e sfatando ogni pronostico. Prima della finale, ci riuniamo a cerchio in mezzo al campo dove osserviamo un minuto di silenzio per Emiliano, Badio, Topo e Cittino. Disputiamo la finale proprio con i padroni di casa. Dopo una partita combattuta, arriva un loro gol in pieno recupero. Dopo cena ci ritroviamo a parlare con gli empolesi e tutti i ragazzi presenti, con cui ogni anno ci si rivede ad Empoli e che oramai sono facce note e con cui fa sempre piacere confrontarsi sulle proprie realtà di Curva. La domenica accompagniamo i ragazzi di Empoli al cimitero. Il momento è sempre molto toccante: il ricordo di chi non c’è più è vivo in chi ha conosciuto questi ragazzi e questo permette di trasmettere l’importanza di questi momenti nei più giovani.  Dopo pranzo, i ragazzi empolesi ringraziano tutti i gemellati per la presenza regalando una targa ricordo. Ringraziamo per l’ospitalità e torniamo verso Parma. Il viaggio scorre tranquillo; in sede c’è il tempo per un’ultima birra. Le facce sono stanchissime ma l’orgoglio per avere onorato ancora una volta questo gemellaggio che ci lega agli empolesi da più di trent’anni è enorme.