Il Genoa come il Parma: problemi con la licenza Uefa Stampa
Mercoledì 20 Maggio 2015 15:25

Per la serie: Il bue che dice cornuto all'asino, vi presentiamo la gradinata Nord di Genova ed il suo illustrissimo e pulitissimo presidente

 

Secondo Tuttosport, il Genoa sta rischiando di ripercorrere le orme del Parma l'anno scorso. Per il momento, infatti, la Figc ha negato ai rossoblu il pass per l'Europa. C'è da dire che le due situazioni sono molto diverse, dal momento che il Grifone non rischia il fallimento, ma è anche vero che pure nel Parma l'anno scorso non c'erano avvisaglie del default che si è consumato durante questa stagione. Le direttive Uefa, in particolare, impongono alle società partecipanti di non avere debiti con società estere. Per il momento, dalla Figc non è dato saperne di più, anche se il presidente del Genoa Preziosi ha fatto sapere che "è stato fatto tutto il possibile, è una cosa di cui si occupa il nostro amministratore delegato". In ogni caso se ne riparlerà il 16 maggio, quando ci sarà l'appello in secondo grado alla Commissione della Figc. Per la verità, proprio ieri si parlava delle pendenze irrisolte del Genoa con l'attaccante brasiliano Zé Eduardo, e anche in quel caso si è parlato di incentivi all'esodo, proprio la voce che condannò il Parma di Ghirardi nel maggio dell'anno scorso. E ora la storia potrebbe ripetersi.

[FONTE: Parma Live]



Oltre 25 milioni di euro pronti per mettere in sicurezza il Genoa. Ma anche seri problemi per la licenza Uefa, per quel che risulta al momento negata e per ottenere la quale ci sarà da preparare un ricorso. L’iter prevede che lo si possa presentare entro il 16 maggio e poi da qui all’Alta Corte del Coni. Qui il Genoa avrebbe qualche speranza di successo, visto che il problema sarebbe solo formale, documenti presentati oltre il limite previsto.

Quindi conti ok, debiti con l’estero saldati oppure rateizzati con accordi ad hoc ma, pare, ritardo nella consegna dei documenti. Il club rossoblù ha ancora chance di ottenere la licenza Uefa, senza la quale non potrebbe partecipare alle prossime competizioni europee. In relazione alla mancata concessione da parte della Commissione di primo grado, «il Genoa Cfc comunica di aver attivato le procedure necessarie a presentare il relativo ricorso alla Commissione di secondo grado», si legge sul sito della società rossoblù. Secondo quanto appreso, la Figc avrebbe negato la licenza per unritardo nella presentazione della documentazione relativa.

Nelle ultime stagioni il Genoa non aveva chiesto la licenza, anche perché si trovava in posizioni di classifica che non gli consentivano sogni europei. Il club, poi, era in grande difficoltà anche dal punto di vista della gestione economica. Quest’anno la situazione è migliorata, sia in campo sia fuori. Così si è reso necessario chiedere la licenza. La richiesta con tutta la documentazione è arrivata in ritardo.

Nessun problema invece per la Sampdoria, che ha regolarmente ottenuto la licenza Uefa come nella passate stagioni. L’Uefa, intanto, ha sanzionato Inter e Roma per il mancato rispetto del fair play finanziario. Sei milioni di euro da versare in tre anni e 14 nel caso in cui non dovessero essere rispettate le condizioni economiche concordate, per il club nerazzurro.

E un tetto di 21 giocatori per la prossima stagione e di 22 per quella successiva (contro i tradizionali 25) da poter iscrivere nelle liste Uefa La Roma potrà iscrivere nelle competizioni Uefa nella prossima stagione 22 giocatori anzichè 25 e dovrà pagare una multa di 6 milioni di euro (di cui 4 però restano sospesi), soldi che verranno detratti da quanto guadagnato dalla partecipazione alle coppe. Tornando al Genoa, l’assemblea degli azionisti, intanto, si avvicina e il presidente si prepara a intervenenire con oltre 25 milioni di euro.

Ad annunciarlo è la stessa società. «L’Azionista di riferimento ha ritenuto di patrimonializzare la Società per oltre euro 25 milioni, mediante versamenti in conto capitale in parte già effettuati ed in parte da eseguirsi entro la prossima settimana, al fine di rafforzare finanziariamente e patrimonialmente il Genoa». Quindi oltre 25 milioni che vanno a coprire il passivo con cui verrà chiuso il bilancio 2014: oltre una ventina di milioni di “rosso”, per un bilancio che nelle intenzioni del club sarà l’ultimo con segno negativo, con quello 2015 in sostanziale pareggio.

I segnali per il futuro, dice il club, sono incoraggianti. «Con riferimento ai risultati economici, la politica perseguita dalla Società a partire dagli ultimi due anni – a fronte di un incremento dei ricavi caratteristici – ha consentito un forte ridimensionamento delle spese per il personale e delle quote di ammortamento delle immobilizzazioni (oltre il 40%), con conseguenti benefici a livello di EBITDA (l’utile prima degli interessi passivi, imposte etc), tornato ad essere positivo a partire dal secondo semestre del 2014 (trend confermato e rafforzato anche nel corso del 2015)». Secondo le stime effettuate dall’ad Zarbano, il costo del lavoro è sceso ulteriormente, da 30 milioni a 17.

Tutto questo non significa che da adesso in poi si possa tornare a fare grandi spese. Il Genoa conta di avviarsi a una sostanziale autogestione a partire dalla prossima stagione. Per farlo saranno necessarie ancora risorse in arrivo dal mercato. C’è però da affrontare il problema licenza Uefa, con il ricorso da presentare. Capitolo Zé Eduardo. Il brasiliano lamenta un ritardo nel pagamento dell’incentivo all’esodo (prima rata, il totale è di circa 720mila euro). Ritardo che esiste e che sarà sanato entro la prossima settimana.

[FONTE: Il Secolo XIX]

 


Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, dopo la partita contro il Torino aveva rassicurato tutti i tifosi: “Non siamo il Parma”. Da dove era nato il paragone che buona parte della stampa nazionale aveva fatto? Dalla mancata concessione della licenza Uefa. Il Genoa è stato bocciato per motivi burocratici e per alcune pendenze con club esteri, per questo il suo primo tifoso ha subito allontanato lo scomodo paragone, annunciando anche che ha ricapitalizzato per 25 milioni di euro. I conti per l’Uefa devono essere a posto o, meglio, le società si devono dimostrare virtuose: nel senso che devono dimostrare di avere iniziato una strada buona per riportare il bilancio in perdita limitata oppure in pareggio.

Oggi i soldi sono stati versati nelle casse rossoblù, che intanto ha chiuso le questioni più spinose a livello di debiti con altre squadre per quello che riguarda l’Argentina e il Perù. Con questi soldi, promessi e versati, si cercherà di trovare anche la strada più veloce per chiudere la questione aperta con club della Grecia per Fetfatzidis. Il Grifone ci sta provando, ma ha tempi molto stretti: il ricorso per riavere accesso alle competizioni europee deve essere presentato il 16 maggio. La corsa contro il tempo è partita, poi toccherà all’Uefa ribaltare o meno la sentenza di primo grado come fatto qualche tempo fa con l’Espanyol, caso preso in esame da Villa Rostan per evitare la bocciatura. Sono giorni di attesa a Pegli ma anche di certezze: il Genoa non è il Parma perché Preziosi mantiene le promesse, anche se queste costano ben 25 milioni di euro.

In serata lo stesso Enrico Preziosi si è però detto pessimista: "Abbiamo completato il ricorso per la licenza Uefa. Siamo a posto, economicamente e formalmente, ma abbiamo poche chance. I tempi per l’Uefa sono improrogabili e un eventuale ricorso di una società arrivata dietro di noi temo che ci vedrebbe sconfitti".

[FONTE: Calcio Mercato]