Di generazione in generazione per sempre gemellati Stampa
Venerdì 01 Maggio 2015 10:06

La giornata appena trascorsa con i fratelli di Empoli è ancora fresca nella nostra memoria: tantissima gente, tanta voglia di far festa e di stare insieme, di celebrare un’amicizia ultra trentennale.

 

Ma la storia che lega le due Curve e le rispettive città affonda le sue radici negli albori del movimento Ultras italiano, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, quando ancora le dinamiche tra i gruppi non erano standardizzate, quando ognuno viveva la sua realtà in maniera molto più spontanea, quando insomma c’era ancora tutto da fare e il concetto di Ultras per come lo conosciamo ora stava andando formandosi. I primi contatti tra le nostre due realtà si ebbero già nei primi anni '80, in quanto entrambi i gruppi Rangers e Boys erano attivi da qualche anno e si muovevano già sul territorio italiano in assetto da ultrà. Si narra che l’evento vero e proprio che portò al consolidarsi del gemellaggio fu Parma-Empoli del 25 novembre 1984. In quell’occasione, nel secondo tempo, I Boys andarono in Curva Sud visto che il Parma attaccava da quella parte, per il semplice motivo che la nebbia impediva la visuale dalla Nord, così i due Gruppi ebbero occasione di conoscersi e si diedero appuntamento alla partita di ritorno. Gli Empolesi vennero con noi a Pisa nell’86/7, il loro vero derby, Parma ed Empoli si rincontrarono nell’88/89, nostro penultimo anno di serie B, campionato che sancisce la retrocessione in C per gli azzurri, dove il gemellaggio viene sancito ufficialmente con le due sfide a calcio tra i Boys ed i rappresentanti di Rangers e Desperados e i giri di campo con le bandiere a Parma e a Empoli. Nell’anno successivo gli Empolesi vengono al Tardini con il Pisa, striscione Nuova Guardia, e all’ultima di campionato, dopo il Derby 2-0 Osio Melli, sempre a Pisa con il Parma già promosso in serie A, è presente lo striscione Stra Kaos. Passa qualche anno, noi in A e loro in C, senza vedersi, poi nel 93/4 riceviamo la visita dei Rangers e dei Desperados diventati nel frattempo il Gruppo guida del tifo Empolese. Dopo qualche settimana i Boys Fornovo andarono ad Alessandria e da li il gemellaggio prende il volo, si intensificano le visite e le partite assieme, i sabati sera, le nottate passate in macchina, quelle nel garage del Tassino, per anni condividiamo gioie e dolori, vittorie e sconfitte, torniamo a celebrare il gemellaggio nel 96/7 e 97/8, per la prima volta in serie A. Di anni ne sono passati, varie generazioni si sono susseguite, tramandandosi quanto costruito dai rispettivi predecessori, amicizia, rispetto, voglia di tifare assieme, creando un gemellaggio molto solido tra le due tifoserie, che oggi si è esteso ed è riconosciuto dalle rispettive città. Purtroppo alcuni ragazzi che hanno contribuito a scrivere queste pagine di storia ci hanno lasciato prematuramente, mille sono i ricordi che ci legano al Tino ad Emiliano al Bagna e a Badio, ragazzi che avevano vissuto concretamente e valorizzato il rapporto tra le due realtà. E’ anche e soprattutto nel loro ricordo che ora il gemellaggio che ci lega è sempre più forte, ed il rispetto reciproco ha raggiunto un livello tale per cui girare a Empoli con la sciarpa del Parma equivale a farlo in città, e viceversa. Siamo fratelli, in tutto e per tutto, la nostra casa è la loro, e domenica ne è stata l’ennesima dimostrazione: giovani, vecchi, ragazzi e bambini tutti insieme per celebrare la nostra amicizia. Anche chi aveva gettato le basi nel lontano’80-'81 , Graziano Mori e Domenico Di Donna, era lì, a testimoniare l’indissolubilità del nostro rapporto, che niente al mondo potrà mai cancellare! Empoli e Parma, di generazione in generazione…per sempre gemellati! Empoli e Parma alè!