Il bel tacer non fu mai scritto! Stampa
Lunedì 27 Ottobre 2014 18:06

Si sa, prima o poi, il vaso tracima. E la proverbiale goccia questa volta è stata la sconfitta a Bergamo. Per noi, per i Boys, e a nome di tutti quei tifosi che da tempo chiedevano una presa di posizione verso squadra e società soprattutto.

 

 

Perché si sa, il pesce puzza sempre dalla testa e questo ai piani alti lo sanno bene. Tant’è che la nostra azione non è stata assolutamente coercitiva ne tanto meno umiliante o denigratoria, tutt’altro. Detto con tutta sincerità, ci lascia alquanto perplessi leggere le righe comparse la mattina seguente la sconfitta di Bergamo su Parma Repubblica nella sezione blog http://bocca.blogautore.repubblica.it. Su questo blog si legge: “Squadra sconfitta e ultima in classifica, Donadoni in bilico, nervoso e teso come una corda di violino, “giocatori già sotto la doccia, COSTRETTI a tornare in campo!”, e ancora ”Otto, dieci, caporioni sopra la rete, e qualche altra decina sotto, che sostanzialmente processano la squadra e dicono soprattutto delle grandi idiozie (del resto quello sono capaci di fare!), tipo chiedere impegno e sacrificio”. CostringereIma l’autore di queste righe ha idea di cosa significhi tale parola? Non ci risulta che qualcuno sia sceso negli spogliatoi a mano armata intimando ai giocatori di palesarsi sotto la ramata! Come di consueto, abbiamo chiesto (attraverso cori e grida) ai giocatori di venire a sentire le nostre ragioni, dal campo, a fatto compiuto e se non avessero voluto ce ne saremmo fatti una ragione, che mezzi abbiamo noi per obbligare qualcuno? Appare evidente che l'autore non c'era a Bergamo. D’altronde, i commenti al suo articolo già la dicono lunga su quanto seriamente la gente abbia preso quell’accrocchio di insinuazioni tipico dei salotti televisivi made in Italy. Non a caso, la matrice perbenista si palesa poi due righe dopo con l’aggettivo “ CAPO RIONI” che inevitabilmente rimanda a Napoli e dunque a Genny la Carogna, come si legge poi in chiusura (peraltro con errori di battitura): “Portando alle estreme conseguenze il ragionamento si arriva poi a dover chiedere a Genny’a Carogna se ci dà, per favore, il suo consenso affinché si giochi a calcio in uno stadio.” Forse però il nostro cronista si è perso un passaggio. Definire idiozia la nostra reazione è come sputare in faccia a tutta la Curva Nord, perché siamo ben consapevoli che la Curva attendeva un gesto da parte nostra, una presa di posizione, uno “scossone” che abbiamo dato dopo aver incassato l’ennesima batosta. Il nostro gesto, non è stato assolutamente umiliante, e ci piacerebbe sapere se questo giornalaio avesse poi sondato personalmente l’umore dei giocatori dopo la partita. Di certo, anche se non avessimo fatto l’azione, nessuno si sarebbe aspettato di trovarli al bar a stappare champagne! Non volevamo mettere il carico da undici su di una mano già troppo pesante, tant’è che poi il tutto si è finito con un “SIAMO SEMPRE CON VOI”, particolare volutamente glissato dal nostro giornalaio. Come un po’ in sordina è passato il nostro striscione esposto a Bergamo che da seguito a quanto stiamo facendo a sostegno delle zone alluvionate della città. Come sempre, non siamo alla ricerca spasmodica di pubblicità, vogliamo piuttosto sfruttare i canali di comunicazione a nostra disposizione per dare più risalto possibile a vicende che troppo spesso sono trascurate. Ci dispiace caro signor Bocca, stavolta il tentativo di saltare sul carrozzone degli scrittori perbenisti le è andato male, l’occasione di diventare un famoso ciarlatano da pomeriggio cinque le è le è sfuggita. Ritenti, sarà più fortunato!