Stagione 2013-2014: torniamo al nostro simbolo! Stampa
Giovedì 08 Maggio 2014 09:18

L’anno calcistico del centenario volge ormai al termine, e le soddisfazioni che non ci siamo potuti togliere (non del tutto per colpa nostra) dal lato celebrativo, ce le ha date la squadra, e che squadra! Provate a pensare cosa sarebbe successo se si fosse allestito un’ evento in pompa magna, al Tardini, stadio murato, fuochi d’artificio e quant’ altro…ovviamente non abbiamo la sfera di cristallo, ma ci sentiamo di dire che ci sono state tarpate le ali, tante proposte passate sotto l’uscio, e festeggiamenti ridotti all’osso!

 

Ormai quello che è stato, è stato, e non possiamo far altro che guardare avanti, cercando di migliorare tutto ciò che è in nostro potere che ancora può essere corretto e indirizzato sul giusto binario. La prima cosa che salta all’occhio, senz’altro, è la toppa pacchiana attaccata alla maglia dei nostri beniamini, ossia il logo del centenario. A dir il vero, questo logo altro non è che il marchio di Parma Brand, ditta che cura il marketing del Parma. Certamente non può essere definito simbolo, in quanto per simbolo, il dizionario recita la seguente definizione: “Elemento concreto, oggetto, animale o persona, a cui si attribuisce la possibilità di evocare o significare un valore ulteriore, più ampio e astratto rispetto a quello che normalmente rappresenta”. Si legge altresì da wikipedia: ”Un logo è la scritta che solitamente rappresenta un prodotto, un servizio, un'azienda o un'organizzazione”. Cosa è che ci distingue, di cui orgogliosamente ci fregiamo, che ci diversifica dagli altri? Un simbolo od un logo? Sicuramente, un simbolo, che evoca o significa un valore ulteriore, più ampio ed astratto, astratto (e anche concreto) come il nostro amore verso i Parma: in sostanza, il simbolo del Parma! Ciò che ci preoccupa è che con il passare dei giorni ci si assuefaccia a quel logo che ora è stampigliato sulle divise e sui teleschermi di Sky, dimenticandoci quale sia il nostro vero simbolo, che abbiamo portato in giro per tutt’ Italia ed Europa, lo scudo gialloblu crociato classico, dal quale noi poi abbiamo tratto il simbolo Boys, adornandolo di una corona e mettendo due leoni a proteggerlo. E’ vero inoltre che non sarebbe la prima volta che si tenti di stravolgere il simbolo storico di una squadra. Ci hanno già provato a casa nostra col torello nel 2001 , ve lo ricordate? Lo abbiamo combattuto, e dopo un anno è stato rimosso. Successe a Salerno, dove il guru del design italo-newyorkese Vignelli ideò un simbolo uguale a quello del Napoli, cambiandone solo la lettera da una “N” ad una “S”, niente più colori granata e niente più cavalluccio marino. Ancora, a Roma, si sta tuttora tentando di sostituire la scritta storica “ASR” con la data di fondazione 1927, trasformando un mito in un volgare straccio da bancarella. Più risoluti sono stati invece a Trieste, dove i tifosi hanno materialmente comprato il simbolo alabardato staccando un maxi assegno da 36.000 euro. Dunque non stiamo gridando “al lupo”, sono cose che possono davvero succedere, e dall’oggi al domani potremmo ritrovarci rappresentati forzatamente da un logo che non ci appartiene e che è una mera operazione di marketing, quando invece il vero simbolo della squadra è ciò che ci ha distinto dal 1970 a oggi! In curva, oggi, esporremo una serie di simboli del Parma a rimarcare che finita questa stagione, vogliamo tornare alle origini, al nostro vero simbolo, alla nostra identità! STAGIONE 2014-2015: TORNIAMO AL NOSTRO SIMBOLO!

 

 

PARMA-Samp stagione 2013-2014

 

PARMA-Samp stagione 2013-2014