PARMA - Torino (06-01-2014): Resoconto più foto del Gruppo Stampa
Lunedì 06 Gennaio 2014 21:05

PARMA-Torino (3-1)

La rivalità tra la città di Parma e quella di Torino si risolve nella dicotomia contro la squadra del Torino e la Juventus; anche se verrebbe da pensare che quella (la rivalità) contro la seconda è più forte, quella contro la prima non è meno vecchia, anzi.

 

Oggi è il 6 Gennaio 2014 e sul campo si disputerà Parma-Torino, siamo pronti ad un’altra giornata da stadio. Dopo i preparativi mattutini convergiamo in zona stadio e ci accasiamo presso un bar per berci qualche birra in attesa di andare verso la Nord. L’aria è tesa, nella nostra mente è vivido il ricordo della gara nella stagione precedente, dove rimediammo alcune diffide; anche se il clima pian piano si distende. I granata oggi, complice l’ottimo andamento della squadra, sono attesi in moltissimi e ogni tanto si scorgono alcune sciarpe “rosso scuro”, tuttavia fila tutto liscio e all’ora convenuta ci dirigiamo in blocco verso l’ingresso della nostra Curva. Notiamo una lunga fila alle biglietterie (come sempre i “benefici” del biglietto nominale si vedono) e c’è molta folla nel piazzale antistante lo stadio; in Nord sono già appesi i nostri stendardi e durante l’Aida apriamo lo striscione “FORZA GAO NON MOLLARE” dedicato ad un membro del Gruppo recluso in carcere (dopo i fatti di Parma-Bologna 12/13) e che ormai vede la luce in fondo al tunnel. Come sempre ci compattiamo sulla scala e cominciamo a cantare per il Parma, per Matteo, per la vittoria. I nostri bandieroni sventolano alti, scandiamo i nostri cori con il battito delle mani ed alzando sempre più la voce, questo è il nostro modo di esprimerci e di comunicare a tutti il nostro amore per la casacca crociata e quindi l’incitamento per gli undici in campo. Dopo 20 minuti Immobile insacca la prima rete portando in vantaggio i granata che non mancano di farsi sentire (sono in tutto un migliaio), capitanati dai Maratona Club Torino e dal Gruppo Stendardi; ma non siamo qui per rimanere passivi davanti ad una simile situazione per cui è ancora più fragoroso il nostro canto per il Parma e diversi sono gli insulti rivolti verso i torinisti. Non dobbiamo aspettare molto e Marchionni firma il pareggio e passa ancora meno tempo  prima che andiamo in vantaggio per opera di capitan Lucarelli che con un buon gol ci fa esultare di gioia. Durante l’intervallo apriamo un altro striscione che recita NELL’ANNO DEL CENTENARIO AVETE PERSO LA POSSIBILITA’ DI GUADAGNARE LA STIMA DELL’INTERA CITTA’”, riferito al comportamento un po’ disinteressato della società per festeggiare al meglio la storica ricorrenza. Inizia il secondo tempo e riprendiamo a cantare, abbiamo davanti ai nostri occhi la squadra che lotta e questo rafforza il nostro, comunque vigoroso, animo; si riesce anche a fare un’appena discreta sciarpata e ci teniamo a ribadire il solito concetto “Cosa la portate a fare la sciarpa se poi non l’alzate neanche quando vi viene chiesto?” vorremmo più partecipazione da parte di tutti i tifosi, perché se non c’è ora che la squadra va bene, se andasse male? (purtroppo l’abbiamo già visto). La sciarpata è una delle più semplici ed istintive coreografie che il mondo del tifo ricordi sin dai suoi esordi, che galvanizza chi la fa ed incoraggia chi è in campo, per cui non siate timidi, riguardatevi le foto del passato, ALZATE QUELLE SCIARPE! Dopo molte buone azioni e pericoli evitati è finalmente Amauri che sigla la definitiva sconfitta del Toro per 3-1 e la Nord esplode in un tripudio di grida, mani al cielo, salti e bandiere al vento. A partita finita la squadra si presenta sotto la Curva nella canonica corsa e le gradinate rispondono con una forte ovazione. Vi vogliamo sempre così ragazzi!All’uscita, nonostante i numerosi granata si mescolino ai parmigiani non succede praticamente nulla e poco a poco ci ritroviamo tutti al bar iniziale per bere ancora qualcosa e festeggiare appieno la meritata vittoria.