Il vice presidente dell'Hull City AFC Ehab Allam scrive ai tifosi sul rename... Stampa
Venerdì 07 Marzo 2014 10:30

Nuovo capitolo della telenovela legata all’Hull City, a cui il proprietario vorrebbe cambiar nome in Hull Tigers per aumentare il prestigio e l’appetibilità commerciale del brand. In pratica adesso si sta chiedendo ai tifosi di “fidarsi di loro”, cioè di vendersi l’anima in cambio di “aspirare” ad una presenza stabile in Premier e scalare l’Europa. Come se rinominassero Zebre Torino, Diavoli Milano, Lupi Roma. La peggiore delle americanizzazioni, insomma, senza alcun rispetto per storia e tradizione. Prima o poi, è solo questione di tempo, arriveranno a proporre anche Coca Cola per via endovenosa e Pop Corn polverizzati da poterli sniffare.

 

 

Il vice presidente dell’ Hull City AFC, Ehab Allam, ha scritto una lettera aperta ai tifosi per ribadire le idee del board in merito al rename del club in Hull Tigers a cui gran parte della tifoseria, con in testa il collettivo ”City Till We Die” si oppone da tempo e che in Aprile avrà il verdetto della FA.

Ad Aprile infatti la Football Association(FA) sarà chiamata a pronunciarsi il merito alla richiesta ufficiale presentata da Allam (qui dettagli) per procedere al cambio del nome del club, e con questa lettera aperta, pubblicata a pagina 8 del quotidiano Mail, il vice presidente Ehab Allam, tenta di riavvicinarsi ai tifosi pur continuando a rimanere fermo nel ribadire la propria scelta e conclude con il ”ricatto” di essere disposto a cedere il club se non viene consentito a proprietari di scegliere liberamente il proprio business.

La lettera integrale può essere letta qui (LINK), e di seguito riporto alcuni dei passaggi principali:

Nella lettera, il signor Allam afferma : “Riteniamo che sia giunto il momento giusto per rassicurare i nostri fan della ragione della richiesta” (per la FA )”.

Dice che dopo aver investito 74 milioni di sterline nel club, “non abbiamo più nulla da dare” e prosegue spiegando i piani dei proprietari per diventare economicamente auto-sostenibile.

Sul cambiamento del nome proposto il signor Allam dice che il marchio Hull Tigers potrebbe contribuire a dare al club “un vantaggio ” sui rivali della Premier League nelle trattative con diverse società che mostrano un interesse a sponsorizzare il club.

Egli sostiene che le decisione percepita come “impopolare” è invece a beneficio del club e chiede ai supporters: “fidatevi di noi ancora una volta”.

Signor Allam dice che il club mira a diventare un consolidato team di Premier League con le aspirazioni del calcio europeo e conclude : “Vediamo questo come un voto di fiducia da parte dei nostri sostenitori e della FA . Ci auguriamo che i tifosi capiscano che non possiamo possedere o gestire un club dove non possiamo prendere le decisioni giuste. Se ci negano la possibilità di gestire l’azienda nel modo che riteniamo opportuno, e che crediamo fermamente sia nell’interesse per il lungo termine del club e dei tifosi, allora non avremmo alternative se non mettere il club in vendita”.

Il collettivo City Till We Die lo scorso mese ha incontrato la Football Association(FA) per discutere sulla richiesta ufficiale di rename presentata dal proprietario egiziano Assem Allam e per presentare le ragioni sulla propria contrarietà all’operazione(qui dettagli).

[Fonte: InfoAzionariatoPopolareCalcio]