Quanto funziona il modello inglese negli stadi? Stampa
Martedì 19 Novembre 2013 15:53

Il modello inglese, cioè la soluzione definitiva ai problemi del tifo violento. Si è detto e si dice ancora: fare come in Inghilterra; processi per direttissima; lì non succede mai niente; in Inghilterra sbattono in galera. E ancora: stadi di proprietà delle società, tifosi seduti, le famiglie, tutto il resto. E’ davvero così? Cosa è vero e cosa no? Calma. Prima, date uno sguardo a queste immagini.

 

 

Se avete qualche dubbio, chiariamolo subito: no, non sono fantasmi del passato. Tutt’altro. Aston Villa-Tottenham, di questo campionato. Un caso isolato, verrebbe da pensare, e in fondo nulla di eclatante rispetto a scene ben più gravi. Se fosse così, del resto, non ci si sbaglierebbe. Il punto però è questo: non c’è bisogno di andare troppo indietro per vedere altro. Occhio alle date: per avere un’idea basta andare qui, qui, o qui.Anche qui. Quanto si vuole (e non ci vuole molto).

Se l’Inghilterra ha ancora un problema con il tifo, anche noi di Mediaxpressne abbiamo uno: restiamo curiosi. E allora siamo andati a cercare un po’ di dati che le autorità della Regina ci hanno concesso senza troppi problemi. Sono i reports delle ultime 3 stagioni (li trovate qui: 2010-20112011-20122012-2013); non solo della Premier League, l’equivalente della nostra serie A, ma di tutte le categorie, Inghilterra e Galles insieme. Parlano di arresti e diffide. Quanti? Vediamo.

STATISTICS Partiamo dai più vecchi (si fa per dire): stagione 2010-2011. I numeri dicono che tra Inghilterra e Galles, in una sola stagione calcistica, l’affluenza complessiva degli spettatori si aggira intorno ai 37 milioni. No, non avete letto male (in Italia siamo sui 7-8 milioni, ma questo è un altro discorso). Il report della polizia parte con una premessa: di questi 37 milioni il numero totale degli arresti rappresenta meno dello 0,01%, cioè 1 arresto ogni 12,249 spettatori. D’accordo, ma quanti sono stati gli arresti? Tra Inghilterra e Galles 3,089; un dato, continua il rapporto, inferiore del 9% se confrontato con quello dell’anno precedente, pari a 302 persone in meno. E poi ancora: nel 71% delle partite non ci sono stati arresti e, quando si sono verificati, nell’86% dei casi non hanno superato le due persone. I banners – qualcosa di simile ai nostri DASPO – sono stati 3,173 (i peggiori sono stati i tifosi del Chelsea, con 105 provvedimenti). Non è difficile immaginare le motivazioni. Il trend della stagione successiva, poi, è anche migliore. Nel campionato 2011-2012 gli arresti sono stati 2,363 (-23% rispetto alla precedente stagione, cioè 726 arresti in meno) mentre i banners 2,750 (-13% rispetto alla precedente stagione). Il 74% dei matches si è concluso senza problemi. Infine, abbiamo dato uno sguardo ai dati dell’ultima stagione, quella 2012-2013: gli arresti sono stati 2,456 (+4%) e i banners 2,451. Ma soprattutto: il 75% delle partite si è svolto senza problemi di ordine pubblico.

THEN? Riassumendo. Negli ultimi 3 anni, tra Inghilterra e Galles, sono state arrestate 7,908 persone per motivi legati alle manifestazioni calcistiche, mentre i banners sono stati 8,374. Questi numeri, presi così, non dicono molto. Anzi: ogni anno, come scrivono le autorità, gli arresti sono meno dell’1% del totale dei tifosi. Se incrociamo, però, questi dati con le percentuali delle partite nelle quali si sono verificati problemi di ordine pubblico, allora si nota qualcosa di interessante. E cioè: se negli ultimi tre anni non si sono verificati problemi, rispettivamente, nel 71%, 74% e 75% dei casi, è naturale che in tutti gli altri, invece, sì (29%, 26%, 25%). Non solo. A questo si aggiunga la differenza significativa, in termini quantitativi, dei provvedimenti presi nei confronti dei tifosi delle varie squadre: alcune di queste restano decisamente più problematiche di altre.

Cosa emerge, allora? Che andare allo stadio in Inghilterra (o in Galles) è un’esperienza tranquilla nella maggior parte dei casi. E su questo ci siamo. Ma aggiungiamo, anche, un dipende: se è vero che spesso fila tutto liscio, quando così non è le cose sono tutt’altro che tranquille. Dipende dal match e dalle tifoserie, naturalmente. Mediamente, una partita su quattro ogni week-end fa registrare almeno qualche problema, piccolo o grande che sia. Ma soprattutto: negli ultimi tre anni la cifra degli arrestati (tra 2,363 e 3,089) si distribuisce su una percentuale di partite non altissima (tra il 24 e il 29% del totale). Volete capire meglio? Newcastle – Sunderland, celebre derby del nord inglese, ha fatto registrare negli ultimi anni anche 100 arresti in una singola occasione. Il Manchester United ha 276 arrestati in un solo campionato, il Sunderland 126, il Newcastle United 123, il Cardiff121. Il Fulham, solo 4. Mind the gap: and mind the match!

[FONTE: Mypress]