Un Boys Giovane racconta la sua prima esperienza vissuta con il Gruppo per la coreografia esposta in occasione della partita del centenario Parma-Cagliari.

Premetto: è la prima volta che mi impegno così tanto per una cosa a me estranea, ma è per il centenario, è per il Parma, è per la MIA città. Era un freddo lunedì sera quando, insieme agli altri ragazzi, mi faccio trovare "al capannone". Sapevo solo teoricamente quello che c'era da fare, ma non avevo la più pallida idea di quello a cui andavo incontro. Forbici, cutter, pennarelli, fogli, disegni, CHE FIGATA! Iniziamo subito dopo una bella birra, tempo di capire cosa c'è da fare. Metri e metri di tela da coprire con lettere, realizzate dai ragazzi nelle settimane prima, ognuna dev'essere attaccata in punti ben precisi con distanze ben precise, secondo lo schema realizzato. Sembra una roba irrealizzabile, invece nel giro di tre settimane, con l'aiuto di tutti, siamo riusciti a realizzare un copricurva bellissimo. Sicuramente è stato faticoso, ma le risate che ti fai sulle varie stronzate create da menti "poco brillanti", i racconti dei vecchi, credetemi ne vale la pena. Comunque dopo tutto il lavoro settimanale, si arriva alla partita tanto attesa, è il CENTENARIO figa, speriamo che venga bene: è la frase più ricorrente della giornata, tutti in attesa di quel momento in cui la coreografia viene aperta, tutti in trepida attesa di quel momento...E' stato bello, mi sono divertito e dal risultato: SICURAMENTE NE E' VALSA LA PENA!