Boys Giovani 2011-2012: Boys dal 1977, gli ultras di Parma Stampa
Boys Giovani - 2011 / 2012
Giovedì 05 Aprile 2012 07:54

Ormai i trentacinque anni del Gruppo sono arrivati. Dal 1977 di cose ne sono successe veramente tante, generazioni di ragazzi si sono succedute, alcune addirittura non si sono mai incontrate nel Gruppo. Se ci si ferma a riflettere, viene spontaneo cercare di conoscere quali furono le vere radici del tifo nella nostra città, cosa frullava nella testa di chi più di venti anni fa portava in giro per l’ Italia i colori della città ducale.

 

Ci si riferisce ad anni caldi, un periodo che spazia dai primi anni 80 fino ai primi anni 90, dove ancora il calcio era uno sport capace di trasmettere emozioni vere e l’ attaccamento alla squadra era d’obbligo per la maggior parte dei parmigiani. Anni in cui, e non solo in curva, la sostanza veniva prima dell’apparenza. Ebbene, confrontandosi con chi è più anziano di noi, ci viene spiegato come sia fondamentale l’essere tifoso della propria squadra. Forse a volte lo si da per scontato, ma questo spunto di riflessione non deve essere sottovalutato. Prima di tutto, infatti, deve esserci il Parma, la squadra della città in cui siamo nati, per la quale si deve avere fede incondizionata e imprescindibile. Senza il Parma, non sarebbe potuto esistere il gruppo, e va da sé che non sarebbe stato possibile conoscere tutte quelle splendide persone che abbiamo attorno. Secondo poi, come dice la canzone “Parma siamo noi!”; se si parte da questo  assunto, è implicito che noi dobbiamo essere gli “specialisti” del Parma, in grado di tener testa al vecchietto al bar che fischia la squadra quando perde, anche se ha lottato fino al novantesimo! E’ chiaro che essere BOYS non è solo questo, ma sicuramente ne costituisce una gran parte. Essere ultras è anche ( e soprattutto) essere pronti a saltare sul treno o sul pullman al seguito della squadra, e non ci dev’essere domenica che tenga. Si deve essere “sul campo”, per vedere in prima persona cosa succede! Le persone capiranno e rispetteranno la nostra fede, e chiederanno a noi se saranno interessati a qualcosa che riguarda il Parma, perché noi saremo dov’è il Parma.  Questo è parte di ciò che abbiamo appreso da chi è venuto prima di noi. Certo, i tempi sono cambiati, ora il calcio non è più così entusiasmante, e c’è molta meno libertà; tuttavia, non è detto che per questi cambiamenti non si possa comunque fare tesoro degli insegnamenti e riadattarli ai nostri tempi. Le nostre radici devono essere onorate e rispettate, e devono esserci di monito; solo così si potrà perpetuare la tradizione del tifo a Parma!

BOYS GIOVANI.