Boys Giovani 2010-2011: ti abbiamo conosciuto dagli occhi di chi ti ha amato Stampa
Giovedì 07 Aprile 2011 10:48

 

Sinceramente di tempo per conoscerti ne abbiamo avuto poco, anzi alcuni non ne hanno nemmeno avuto il tempo, quando alcuni di noi sono entrati nel gruppo purtroppo non potevi venire allo stadio ma ti vedevamo sempre in sede, e forse più che raccontare come eri, ti si può ricordare per quello che ci sembravi, una persona semplice, con un gran amore per il Parma, per la nord, per i BOYS, un ragazzo sempre pronto a difendere i suoi ideali come quando alle festa dei 30 anni, ti sei incazzato per i presenti da te “indesiderati”, ma anche di questo ricordiamo poco non ricordiamo chi erano o il perchè ma forse la cosa che ci rimase più impressa era il simbolo del gruppo che hai tatuato sulla schiena, portato sempre con onore e orgoglio!

Un'altra cosa che non dimenticheremo mai, non perché fosse una cosa particolarmente significativa ma perché rispecchiava il tuo amore per la sede, è stato quando domenica mattina, dovevamo partire per una trasferta e tu eri li con un altro ragazzo del gruppo per tagliarti i capelli. E' stata una cosa strana che non abbiamo più visto fare da nessun'altro. Eri fatto così, perché quella era per te come casa tua, dove sei cresciuto e hai imparato in parte a vivere, come sta diventando per noi che siamo le nuove generazioni, i più giovani del gruppo. Perchè l'hai dipinta quando quelle pareti erano tutte nere, ci hai pitturato sicuramente tante bandiere e fatto diversi striscioni, vissuto riunioni importanti per il gruppo e conosciuto tanta gente e grandi persone. Dove più che degli amici hai trovato dei fratelli! Tra i mille racconti dei “grandi” c'è anche la famosa trasferta a Skopije in Uefa: due pulmini che partirono da Parma e arrivati al confine furono rispediti al “mittente”, data la guerra in terra macedone. Come in ogni trasferta possibile e in ogni momento “BOYS” eri presente fiero di esserlo sempre con la sciarpa al collo e in mano la bandiera, che non lasciavi MAI a terra durante i 90 minuti. Che dire, ci avresti potuto insegnare davvero tanto, forse tutto, di certo come si vive il Gruppo, lo stadio, la sede. Ci avresti insegnato come essere BOYS, COME ESSERLO NELLA MENTE!