Cagliari-PARMA a Trieste (08-05-2013): Resoconto più foto del Gruppo Stampa
Lunedì 13 Maggio 2013 09:26

Cagliari-PARMA (0-1)

Penultima trasferta vietata di questo campionato, ennesimo turno infrasettimanale alle 20:30, per fortuna si gioca a Trieste e non in Sardegna ci viene da dire.

Partiamo in due macchine con i biglietti fatti in tribuna Pasinato, con l'obiettivo di infrangere l'ormai solito divieto di trasferta, e fare tornare la presenza dei Boys in trasferta al seguito del Parma una costante, tessera o meno. Dopo circa 5 ore d'autostrada, arriviamo a Trieste e dopo avere fatto tutto il lungo mare, arriviamo nei pressi del Nereo Rocco, cerchiamo il parcheggio e ci dirigiamo verso l'ingresso della tribuna. Entriamo senza nessun problema, biglietto, documento e bandiere in mano, anche qui non ci viene chiesta nessuna tessera per entrare. Una volta sui gradoni scopriamo che il settore ospiti è chiuso e che i tifosi Parmigiani sono tutti sparsi nella tribuna, Ghirardi e  Leonardi compresi. Ci prendiamo un balconcino ed appendiamole nostre pezze, le nostre bandierine tornano come a Milano a sventolare sulle nostre teste, ultimamente queste trasferte vietate stanno tornando ad essere trasferte normali, dove entriamo biglietto alla mano e siamo liberi di tifare con le nostre bandiere. Al nostro cioppo si aggiungono poi i 5 ragazzi del nord est e per tutti i 90 minuti tra un coro un battimani e lo sventolio delle bandiere cerchiamo di farci sentire nel deserto del Nereo Rocco, anche se i numeri non aiutano di certo. Non aiutano nemmeno i 40 Sconvolts nella curva dei Triestini, che fanno 90 minuti di cori e battimani davvero belli e si sentono per davvero. A fine partita 2-3 di loro scavalcano in campo per prendere le magliette dai loro giocatori. Cantano più volte il coro per Valery e confermano il loro stile immutato negli anni, malgrado i vari ricambi generazionali. Tutto il Gruppo dietro lo striscione, spesso tenuto in mano, massima compattezza, isolati dagli altri, materiale solo per gli appartenenti, bandieroni e stendardi appesi. Queste le caratteristiche che negli anni 90 fecero degli Sconvolts un Gruppo che portò una nuova mentalità nelle nostre Curve (ancora ancorate ai grandi Gruppi che rappresentavano una Curva intera, tipo il Commando Ultra a Roma, ma oramai prividi personalità e mentalità, trovandosi a gestire enormi masse di tifosi, la qualità la si perde a discapito della quantità) e che influenzò anche il nostro modo di essere ed il nostro stile di Gruppo di noi Boys degli anni 90. Arriviamo quindi al 90 minuto, abbiamo vinto, e i giocatori riservano il solito timido saluto da lontano a chi anche oggi li ha seguiti fino a Trieste in un turno infrasettimanale, spendendo soldi e prendendo ferie. Noi oramai rispondiamo con la solita massima indifferenza, non ci arrampichiamo certo sulle ringhiere a sperare in una maglia o addirittura in un saluto, oramai abbandonato il coro "sotto la Curva", gli risparmiamo il "sotto la doccia andate..." e dedichiamo gli ultimi cori ai diffidati, al Bagna, al Tino ai Boys, a tutti quei ragazzi che continuano a sostenere il loro ideale, che nella nostra città, dal 1977 si chiama BOYS PARMA.