Ospiti in casa nostra Stampa
Giovedì 31 Gennaio 2013 11:00

Riportiamo qui di seguito il nostro articolo apparso su La Voce di Parma il 30 gennaio 2013..

Era una sfida attesissima quella di domenica, contro il Napoli di Mazzarri, secondo in classifica e carico più che mai dopo i due punti di penalizzazione restituiti. Eravamo tutti in ansia di conoscere l’esito di questo incontro, poiché consapevoli che quest’anno il Parma ha dimostrato in più occasioni di dimostrarsi un rivale tosto, come per esempio è stato contro l’Inter. Così è stato, la prestazione dei nostri non è stata per nulla indecorosa, va detto che numerosi sono stati  gli episodi sfavorevoli nei nostri confronti,  molti falli non fischiati e azioni dubbie. Bella comunque la frase di Leonardi, che punzecchia chi troppo spesso grida “Al lupo “ pur sedendo su di una panchina che negli anni ha rubato/venduto partite su partite: "Chi ne parla dovrebbe prendere esempio dal Parma, che  invece non ne parla...". E’ facile d'altronde tessere lodi quando si vince, meno quando si perde pur giocando bene, e questo possiamo dire è un po’ anche la nostra linea guida, che tenta di tenere a freno chi troppo spesso sceglie di fischiare solo perchè considera le partite come episodi singoli e non facenti parte di un quadro più complesso chiamato campionato, del quale poi a fine anno, a mente fredda, tireremo le somme! Sotto questo punto di vista, la Nord domenica si è comportata bene. Anche perché comunque la forma smagliante della squadra è sotto gli occhi di tutti, e dunque ci si aspettava una prestazione soddisfacente. Dopo il novantesimo, non abbiamo notato gesti di disapprovazione, segno che comunque il messaggio sia stato recepito. Le critiche distruttive non fanno bene a nessuno, tantomeno alla squadra, e quando saranno veramente necessarie ci troverete in prima fila. Dal lato canoro e coreografico possiamo ritenerci soddisfatti, abbiamo esposto uno striscione che non lasciava spazio ad interpretazioni: “NESSUNA DIGNITA’ PER CHI INSABBIA LA VERITA’. GIUSTIZIA PER PAOLO SCARONI”.  Striscione questo che vuole ribadire la nostra posizione a favore di Paolo Scaroni, tifoso bresciano pestato e reso invalido al cento percento dalla polizia, la quale in seguito ha travisato i fatti fino alla propria completa assoluzione in sede di processo. Da segnalare anche che tra tutti i cori è spiccato un “De Santis vendi la partita! ” riferito al portiere del Napoli che non esultò al quarto gol della sua squadra contro il Lecce. Inoltre abbiamo srotolato un copricurva che portava il nome della nostra curva e del nostro fratello Bagna. La curva rispondeva calorosamente ai cori, segno che come con la Juventus, c’era la voglia da parte del parmigiano di distinguersi dal tifoso occasionale Napoletano che una volta all’anno indossa la sciarpetta e organizza mercati rionali per le vie della città. Questo folclore non è certo passato inosservato ai Parmigiani nemmeno nel dopo partita, anche perché a dir la verità ce li siamo visti sfilare tutti e seimila sotto il naso, proprio lungo il vialone che collega lo stadio a barriera Repubblica. Al solito, la patetica pantomima posta in essere da chi avrebbe dovuto gestire l’ordine pubblico non si è fatta attendere: ancora una volta, ospiti in casa nostra! Forse il loro scopo era quello di far vedere all’opinione pubblica che dopo i fatti del Bar Gianni sarebbero state prese misure più restrittive, ma anche domenica non si sono risparmiati un bel frittatone con le cipolle. Certo, stavolta almeno c’erano, schierati ed in ordine, ma l’esserci non basta. L’organizzazione era lasciata al caso, non si capiva chi li comandasse, spuntavano individui senza distintivi ad impartire ordini ai tifosi Parmigiani, sempre mentre sfilava il corteo di incivili e sbruffoni. Di questo si tratta, incivili, sbruffoni e tesserati che sventolano la loro sciarpetta e fanno arrabbiare tutti tifosi della Nord, perché nel piazzale antistante lo stadio c’erano solo tifosi del Parma, nulla di organizzato. Fermiamoci sul concetto di tesserati: ebbene questi individui di presunta fede partenopea, regolarmente muniti di tessera del tifoso, non  solo si aggiravano liberamente per tutta Parma (mentre i parmigiani ripetiamo erano contenuti dalle forze dell’ordine), ma anche provocavano, urlavano, facevano le corna e insultavano nel loro idioma. Come se non bastasse, alcuni di loro si sono introdotti in curva sud senza biglietti, chi scavalcando le mura di cinta delle case circostanti, chi bypassando i controlli di pre-filtraggio. E poi ci ritroviamo Abete ai microfoni della nostra TV locale che viene intervistato all’indomani degli arcinoti fatti del Bar Gianni, che ancora si ostina a sostenere le sue assurde ed infondate tesi di riduzione di episodi violenti, di aumento di tessere sottoscritte ed aumento di diffide amministrative. Succede “bianco” e ci raccontano “nero”.. Noi continuiamo con la nostra controinformazione nella speranza che un domani le cose possano cambiare davvero, e che questi individui che sono veri e propri cancri del calcio abbiano la pena che si meritano.

 

PARMA-Napoli

Serie A 2012-2013


 

 

 

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