Lettera di Alberto a Gabriele Sandri. Stampa
Martedì 15 Novembre 2011 14:41

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Alberto, inviata il 10 novembre a www.boysparma1977.it

Ciao Gabbo. Domani sara' il quarto anniversario da quel maledetto 11 novembre  2007, quando il gesto sconsiderato di un assassino in divisa ti tolse il bene piu' prezioso che ognuno di noi ha... la vita.

Finalmente nell'autogrill di Badia Al Pino una targa ricordera' per sempre il tuo sorriso e la tua gioia di vivere. Sai una cosa, qui non e' che ce la stiamo spassando alla grande, anzi. Questo mondo sembra girare sempre di piu' al contrario. Tutti i giorni i notiziari e i  giornali sono pieni di notizie che ti fan venire il voltastomaco. C'e' appena  stata un alluvione disastrosa nella quale sono morti anche dei bambini. E tutto questo in pieno centro a Genova. Come si possa morire per un temporale, nel 2011, nel centro di una citta' italiana, e' un mistero che ancora non trova risposte. Pero' intanto continuiamo a costruire, ovunque. Viviamo in un mondo di cemento. E la natura ci sta presentando il conto, salato come nessuno se lo sarebbe immaginato. Il paese e' in piena crisi economica. Non c'e' lavoro, i giovani non hanno futuro e la loro unica speranza e' trovare un lavoro a tempo determinato, per 800 euro al mese. La benzina costa ormai 1,60 euro al litro. Pero' il ns presidente del consiglio ha detto che gli aerei e i ristoranti sono pieni di gente. Beh, considerato che da Parma costa meno volare a Londra che andare in  treno a Roma forse ha ragione. Sai, sembra che Berlusconi abbia dato le  dimissioni. Il problema e' che dall'altra parte l'alternativa si chiama Bersani..... Mah, e' un bel casino per davvero. Stiamo per fare la fine della Grecia ma sembra che la soluzione sia in arrivo... ci manderanno in pensione a 67 anni. Cosi' avremo giusto il tempo quei quattro o cinque anni che ci restano  di godercela. Forse incomincero' a pescare o andro' per funghi. Oppure mi dedichero' alla mia passione di sempre, il calcio. Ah no, dimenticavo che non posso piu' andare allo stadio perche' non ho sottoscritto la tessera del tifoso. Tu non sai cos'e', e' vero. Praticamente il pregiudicato che in Italia fa il  ministro dell'interno ci vuole costringere a sottoscrivere una card che ci "agevolerebbe" l'ingresso allo stadio. Peccato che dietro a questa card ci sia  un business tra banche e sistema calcio che nessuno ammettera' mai. Sai, il ministro si vanta di aver fatto diminuire gli incidenti allo stadio con l'introduzione della tessera. In parte ha ragione. Gli stadi sono vuoti e desolati. Ordine pubblico.... togli il pubblico, resta l'ordine. E' ma cosi' ero capace anche io di fare il ministro..... Pero' tu lo sai bene, gli ultras sono il male da estirpare. Nessuno si ricorda della solidarieta' che molti di loro mettono in moto ogni qualvolta ce ne sia bisogno. Gli ultras genovesi, pale in  mano, sono a dare una mano alla loro gente a togliere il fango dalle case. Anche da Firenze sono arrivati a dar manforte. Pero' questo non fa notizia. Meglio buttare in prima pagina nomi e cognomi degli ultras quando succede una notizia di cronaca legata al mondo stadio. E allora apriti cielo e si mette in moto la santa inquisizione.... Che dire Gabbo, un abbraccio alla tua famiglia e ai tuoi  amici che domani saranno in quel piazzale a ricordarti. Avrei voluto esserci anche io ma non ce la faro'. Ti prometto pero' che non smettero' di lottare e battermi per un mondo migliore. Portero' avanti le mie idee e i miei ideali di giustizia, anche se a volte mi domando, alla soglia dei quarant'anni, se ne valga ancora la pena. Ma fin quando la risposta sara' "Si", beh allora magari ti scrivero' un'altra letterina. Con la speranza di raccontarti un mondo migliore. Ora ti lascio, avrai i tuoi dischi da metter su.....

Spacca di brutto, mi  raccomando. Un abbraccio.

Alberto