Viaggio di un abbonamento libero : dal Blog di Everapex517 Stampa
Lunedì 19 Luglio 2010 21:24

Domenica mattina ore 9, carico la mia ragazza in macchina e via, un piccolo viaggio di 30 km verso Parma, il viaggio che non avrei mai voluto fare, ho accompagnato il mio amato abbonamento in consegna ai Boys.

Mio nonno nella prima metà del secolo scorso frequentava il Tardini, mio padre mi ci ha portato la prima volta all'inizio degli anni 80, tutti mi dicono “non è mica vitale andare allo stadio non farne un dramma” o cose di questo tenore, ma sinceramente non credo nemmeno potesse essere concepibile per i miei familiari predecessori il dover chiedere un permesso al questore per recarsi in uno stadio comunale.

Non è certo vitale andare allo stadio, certo, ma la vita è fatta anche di passioni proprio per far si che i doveri siano meno dolenti, essere a mille km da Parma e veder scendere in campo la maglia crociata in mezzo a miglia di persone “ostili” è un brivido che mi commuove e mi fa sentire felice, essere al Tardini e sentire la marcia trionfale ed i Boys cantare mi fa sentire a casa, anzi credo che sia anche casa mia quella.

Il Tardini è arrivato a noi dopo questo quasi secolo solo grazie a quelle migliaia di persone che l'hanno frequentato nel corso dei decenni, è un patrimonio culturale e sociale della nostra comunità, ma chi è quell'estraneo che deve concedermi l'ingresso al Tardini? Da dove viene? E chi gli da il diritto di valutare se posso o non posso abbonarmi per entrare in un posto frequentato per generazioni dai miei familiari?

Non solo posso vantare di non aver mai avuto diffide di nessun genere, ma posso anche vantare di non aver mai rotto le balle a nessuno allo stadio, e la ferma decisione di comportarmi con la stessa educazione verso gli altri che ho in ogni posto che frequento.

Dentro il Tardini ci sono innumerevoli tipologie di tifosi, ci sono i Boys che sono il cuore, sono giovani ed ovviamente, esasperano, enfatizzano ed urlano a squarcia gola le proprie idee, i propri sentimenti ed i propri valori, poi ci sono anche quelli che dopo il brutto fatto nella partita con il Vicenza cantavano “giochiamo giochiamo”, credo che sia così che ci vogliono, storditi senza contatto con la realtà, belli pacifici, buoni e buonisti, fermi ed alienati come davanti ad un telefilm.

Faccio un appello all'umanità se mi riduco così buttatemi nella Parma.

Com'è solito nel mio stile non mi uniformo a nulla e per quello che riesco ragiono e sbaglio da solo, ma questa volta sto con i Boys ed il mio abbonamento libero è nelle loro mani.

 

tratto da : http://www.everapex517.com/2010/06/viaggio-di-un-abbonamento-libero.html