Non sai cosa scrivere? Fai “copia e incolla” e parla degli Ultras. Stampa
La nostra Voce - 2010 / 2011
Martedì 04 Gennaio 2011 20:10
Già nel nostro primo articolo dell’anno, “Buon 2011 Tifosi Crociati”, abbiam toccato l’argomento, ma ora vogliamo entrare un po’ più nel merito.
Stiamo parlando di articoli, di giornalisti, di chi parla di Ultras.
Ormai ci siamo abituati, siamo abituati a sentire sempre e solo i soliti (ormai) luoghi comuni quando qualcuno affronta l’argomento Ultras, quando c’è chi parla di tifo e di curve. E la cosa accade ciclicamente, sia che ci sia qualcosa di nuovo del quale parlare, sia che non ci siano novità. Sembra quasi che l’”argomento Ultras” sia la scorta, il jolly del “giornalista non ispirato”: non hai niente da scrivere, facciamo così, parliamo degli Ultras? E via di fantasia.
Si, fantasia. Sappiamo benissimo che in Italia la parola Ultras è sinonimo di violenza (mai che si parli di tifo, di aggregazione, di sottocultura, di un movimento giovanile che vive da oltre 40 anni, delle tante iniziative di beneficenza ecc), sappiamo la smania dei redattori di sbatterci in prima pagina per settimane (per non parlar d’altro?).
Ma certe “sparate” fanno proprio sorridere. Negli ultimi giorni in rete è girato l’articolo di La Repubblica del 31/12/2010 dal titolo “La nuova strategia degli Ultrà per cancellare le tessere dei tifosi” a firma di Giuliano Foschini e Paolo Berizzi. “Inchiesta” viene chiamato questo articolo. A noi sembra solo un polpettone di soliti concetti, un arrampicarsi sugli specchi, con un finale da…”copia e incolla”. Infatti dopo aver letto che “nelle curve si parla da settimane di una fase due, di azioni dimostrative e violente” (ma nelle curve, ci sono mai stati?), “contiguità tra frange di tifo organizzato e estremismo politico" (o viceversa quando ci sono manifestazioni di piazza), di “guerra allo Stato”, la nostra attenzione è caduta su un paragrafo in particolare: “Quattrocentocinquanta gruppi ultrà di cui 234 politicizzati: 61 (nel 2008 erano 58) hanno forti legami con movimenti di estrema destra e 28 sono vicini a formazioni radicali di sinistra. I più pericolosi sono i Bisl romanisti, I Mastiff del Napoli, la Banda Noantri della Lazio, le Brigate autonome livornesi, i Korps della Fiorentina, gli Irriducibili dell'Inter, i Drunks del Catania. Gli ultimi allarmi lanciati dal Viminale riguardano la contiguità delle tifoserie di Roma e Lazio con i gruppi di estrema destra, la vicinanza di alcuni gruppi di Napoli e Catania con la criminalità organizzata, l'estremismo razzista di diverse tifoserie del nord, Inter e Verona su tutte. Ma adesso c'è un nuovo allarme.”
La frase non poteva passare inosservata, parla di gruppi sciolti da anni (e beh, l’”inchiesta”…), di gruppetti secondari, ma soprattutto è la stessa che ha iniziato a girare nell’estate 2009, un anno e mezzo fa!!!
Sempre La Repubblica, articolo del 16/08/2009 “Tessera del Tifoso: “No” ultrà. Tutti a Roma il 5 settembre, speriamo sempre scritto dalle stesse mani, speriamo che non abbiano miseramente copiato: “[…]secondo le più recenti analisi del Viminale sono ancora 450 i gruppi ultras violenti di cui 234 politicizzati e, tra questi, 61 (nel 2008 erano 58) hanno forti legami con movimenti di estrema destra e 28 sono vicini a formazioni radicali di sinistra. Si tratta dei "soliti noti": i 'Bisl' (Basta infami solo lame) e 'Tradizione e distinzione' della Roma, i 'Mastiff' del Napoli, la 'Banda noantri' della Lazio, le 'Brigate autonome livornesi', i 'Korps' della Fiorentina, gli 'Irriducibili' dell'Inter, i 'Drunks' del Catania. […] Restano poi i problemi storici: la "saldatura" tra le tifoserie di Roma e Lazio con i gruppi di estrema destra, la vicinanza di alcuni gruppi ultra del Napoli e del Catania con la criminalità organizzata, l'estremismo razzista di diverse tifoserie del nord, Inter e Verona su tutte.”
Trovate qualche somiglianza? O meglio qualche differenza?
Ovviamente, se non bastasse, vi invitiamo a leggerli entrambi (basta un click sui link riportati sopra), le frase identiche non sono solo quelle.
Ma la cosa peggiore, forse, è chi riprende questi articoli, li pubblicizza, a questo punto (forse) senza leggerli o senza informarsi.
Potremmo lasciare tutti nel loro brodo, segnalare le cose e ridergli dietro. Ma il Natale è appena passato, siamo ancora un po’ più buoni e vogliamo dare un consiglio a chi vuole fare “inchieste” sul tifo: tuffatevi nella burocrazia per fare un biglietto (non un accredito), fatevi la coda ai tornelli (di curva) e cercate le corsie preferenziali per chi ha la Tessera, subite le perquisizioni, entrate e vedete com’è il tifo oggi, come sono pieni di gente, di colore e di passione gli stadi italiani. Magari in trasferta, magari nelle serie minori. Consiglio anche per chi riprende questi articoli spazzatura: non vogliamo generalizzare e puntare il dito contro tutti i giornalisti, in giro qualche articolo buono c’è, qualcuno che scrive le cose come stanno, gente informata, non burattini; ecco, date visibilità a queste cose.