Per sempre Boys. Stampa
La nostra Voce - 2010 / 2011
Sabato 18 Dicembre 2010 13:09

L'articolo che segue è stato tratto dal numero 1 di “Crusaders”, il notiziario dei BOYS, del 5 febbraio 1984 in occasione di Parma - Legnano serie C1. Dedicato a Luca... 10 novembre 1983: muore Luca Rosati, 20 anni, operaio. Un'overdose stronca la sua giovane esistenza.

Un vigliacco che la Polizia non ha individuato lo abbandona, agonizzante, dentro la sua macchina e fugge. Sarebbe stata sufficiente una corsa all'ospedale e Luca sarebbe ancora tra noi. Certo, il Luca dell'ultimo periodo non era più quello dei vecchi tempi, ma gli era sufficiente respirare un po' d'aria di "curva", perché riesplodesse la sua vecchia passione per il tifo, per il divertimento, quello sano. Luca era simpatico, divertente, buono, generoso, aveva coniato una "parlata" particolare, che in mezzo a noi si usa ancora, sapeva fare il tifo, riusciva ad incitarci e quando era ora di menare.... beh! Era sempre fra i primi; Luca era uno di noi: era un ultrà! Forse uno degli elementi migliori che i Boys abbiano avuto. Luca ha lasciato un enorme vuoto tra noi, specie fra gli appartenenti alla "Vecchia Guardia". Nel 1977, anno di battesimo ufficiale dei Boys, era giù un membro acquisito. Molti lo ricorderanno come un amico, un grande amico. Ecco, questo era il Luca Rosati che noi tutti abbiamo nel cuore; che poi per la legge, i giornali, i benpensanti fosse un delinquente, questo no, a noi non interessa, e sopratutto rientra in una oscura, tragica parte di una vita che lo ha travolto... e che non ci appartiene. Addio, caro "Camò", noi ti ricorderemo sempre. Con queste parole i Boys di allora, salutavano Luca Rosati, il Camò, storico appartenente al Gruppo, il primo dei ragazzi di Curva venuti a mancare prematuramente, ai loro cari e al Gruppo dei Boys, nei nostri 33 anni di Ultras al seguito del Parma Calcio. La giornata di oggi, che coincide con il derby con il Bologna,  è dedicata a lui e a tutti gli altri ragazzi che hanno lasciato questi gradoni e che oggi tifano da lassù. Ragazzi che hanno cantato, gioito e pianto in questa Curva, vicini a noi, in mezzo a noi al nostro fianco. Ragazzi come noi che avevano deciso di vivere da Ultras, dietro quello striscione che da sempre ci unisce ideologicamente. Il Gruppo dei Boys dal 1977 è uno dei maggiori spazi aggregativi della nostra città, negli anni ragazzi che nemmeno si conoscevano, trasferta dopo trasferta, sono diventati amici, fratelli, compagni di vita. E non importa essere bello o brutto, avere la pila o fare la colletta, essere di destra o di sinistra, il nostro senso di appartenenza non ammette barriere, differenze, pregiudizi, tutti possono essere dei Boys. I viaggi, le ore passate assieme, le difficoltà superate, le botte prese, le partite vinte o perse, sono tutte cose che ci uniscono, che ci legano, che accrescono il senso di appartenenza al Gruppo come se fosse una grande famiglia. E come in tutte le grandi famiglie, quando qualcuno se ne va, oltre al dolore, lascia sempre un buco enorme, un vuoto incolmabile, ma per fortuna anche dei ricordi, tanti ricordi che vivono nelle nostre memorie. Pensando a chi ci ha lasciato, sarà capitato a tutti, di accostare il volto di uno di questi ragazzi ad una particolare situazione vissuta assieme, magari in trasferta, o di ricordare una vittoria o a una sconfitta. Minuti, giorni, anni, campionati vissuti assieme. Leggendo i nomi esposti oggi in Curva, siamo sicuri che a più di uno scapperà una qualche lacrima, siamo sicuri che le nostre menti scoveranno ricordi lontanissimi, siamo sicuri che oggi vi sentirete ancora più orgogliosi di appartenere alla nostra Curva Nord ed al Gruppo dei Boys. Quella di oggi deve quindi essere una giornata dedicata a chi  tifa da lassù, tutti assieme nella nostra seconda casa, la Curva Nord, per ricordarli non perché fossero bravi o cattivi ragazzi o per quello che facessero nelle loro vite, ma per come li abbiamo conosciuti noi, sciarpa al collo, bandiere in mano, torce accese, braccia in aria, tutti assieme a tifare su questi gradini, in ogni trasferta dietro lo striscione Boys che da 33 anni unisce i ragazzi che nella nostra città hanno deciso di vivere Ultras… per vivere. Non vi dimenticheremo mai, Rosati, Batida, Micio, Monti, Ferro, Moreno, Marchetto, Leomatto, Giuly, Vincio, Barbazza, Daniele, Gesti, Aglio, Pado, Zivo, Bue, Tino, Bagna, Como, vivrete per sempre nel cuore dei Boys!

Parma-Napoli 09/10: i Boys ricordano chi non è più tra noi...

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