Amichevole 30 Luglio: Cardiff City- PARMA Stampa
Resoconto partite - 2011 / 2012
Lunedì 01 Agosto 2011 11:44

Cardiff City- PARMA (0-0)

 

CHE DIRE….. ORMAI E’ CARDIFF!!! 

Appena finito il campionato, tra di noi ci siamo più volte trovati a parlare di “un giretto fuori dall’Italia” e appena arrivata la voce di un’amichevole in terra londinese o zone limitrofe eravamo abbastanza carichi ma nessuno si sarebbe mai aspettato 4 amichevoli nel giro di una settimana.

 Nonostante questo la presenza non ha di certo raggiunto picchi entusiasmanti, in quanto poche decine di Boys raggiungeranno la terra d'Albione per lo più divisi in due tronconi, causa l'eccessivo costo nel dover stare a Londra per più di una settimana.

Partiamo venerdì sera in una decina, per poi trovarci il sabato mattina con un’altra decina di ragazzi partiti prima. Che dire “ormai  è Cardiff…”, avevamo già in anticipo deciso di viaggiare in pullman quindi fare una trasferta nella trasferta, sono le 9 ora locale e siamo pronti per prendere il pullman destinazione Cardiff; 3 ore per raggiungerla, facciamo una piccola scorta di birre e poi via che si parte. Arriviamo a destinazione in perfetto orario e dopo essere scesi iniziamo ad incamminarci per la città alla ricerca dello stadio, vagando in una città sconosciuta, qualcosa di nuovo per noi, difficile da fare in Italia che da un sapore anni ’80 alla trasferta. Arrivati allo stadio ci dirigiamo verso il settore ospiti, il quale risulterà alla fine essere chiuso, gli steward, gentilissimi e professionali, ci dirottano sotto la curva dei sostenitori locali a prendere i biglietti, al costo di 15 sterline (quasi 20 euro) che sembra un po’ eccessivo per un’amichevole estiva, ma visto il normale prezzo delle partite in campionato possiamo definirci “fortunati”. Inoltre segnaliamo che per l'acquisto di 20 biglietti abbiamo impiegato la bellezza di 0,8 minuti a differenza di casa nostra dove probabilmente saremmo stati ancora impegnati a farci stampare i tagliandi. Una volta entrati, nonostante gli steward ci volessero posizionare in tribuna centrale, li convinciamo a lasciarci in un settorino ottimale per la nostra presenza, riuscendo ad appendere le pezze e a stare in piedi per tutto l'arco dell'incontro, importando il modello italiano dentro il cuore del calcio inglese. La partita nonostante i 10.000 presenti, si disputa in un clima di desolante silenzio, appendiamo i nostri stendardi, cominciamo come sempre ricordando il Bagna, poi cori per il Parma, contro la Tessera del Tifoso, esponendo poi lo striscione “No alla Tessera”, e ricordando gli altri ragazzi scomparsi negli anni, e i ragazzi che purtroppo non sono potuti venire perché diffidati. La partita finisce 0 a 0, uscendo dallo stadio ci soffermiamo in un locale, “The Ninian pub”, per bere qualcosa, salvo poi scoprire essere stato il loro Pub storico a vedersi dalle foto sui muri, scambiamo anche 2 chiacchiere con ragazzi del posto, capitanati da Luigi, italiano trapiantato in Galles, che più di una volta è venuto a trovarci in diverse partite, i quali ci hanno spiegato la situazione del calcio in Inghilterra, dei provvedimenti presi dal governo per mantenere l'ordine pubblico, facendoci esempi come West ham – Milwall che si giocherà tra alcune settimane con la presenza di entrambe le tifoserie o come lo scampato pericolo di avere Cardiff e Swansea in finale di FA cup, con entrambe le tifoserie in viaggio verso Wembley sulla stessa tratta. Per fare un esempio come se Brescia e Atalanta giocassero la loro prima finale di coppa Italia a Roma, immaginatevi il caos dalle nostre parti. Per concludere due parole sul modello inglese, fa un certo effetto vedere trasformato uno stadio in un mega-store, con la gente durante la partita al bar a bere, mangiare e vedersi la partita in corso... in TV però, così come i bimbi impegnati a giocare alla play-station mentre in campo vi è la loro futura squadra del cuore. Anche gli stadi di per se, così nuovi, puliti e perfetti sanno troppo di plastica e poco di calcio, non è presente la passione, ma solo il commercio. Va altresì detto che a differenza dell'Italia, per fermare la violenza non vengono penalizzati i tifosi normali, quindi niente code, perquisizioni, biglietti nominali ecc, ma solo interventi specifici e mirati, segno di superiorità da parte dello Stato e delle forze dell'ordine. In Italia evidentemente funziona in materia diversa, trovatevi voi la risposta di questa situazione, noi l'abbiamo già vissuta!

 

IN ITALIA IN EUROPA NEL MONDO!! AVANTI BOYS PARMA