Siena - PARMA (06-05-2012): Resoconto del Gruppo Stampa
Giovedì 14 Giugno 2012 13:59

Siena rappresentava l’ultima trasferta di campionato per questo 2011-12, un finale trionfale, per quanto riguarda la squadra, che ci ha visto scalare la classifica fino a raggiungere le posizioni a ridosso della zona Uefa (sappiamo che ormai si chiama Europa League, ma consentiteci un po’ di romanticismo…).

 

E la partita in terra toscana era l’occasione buona per poter continuare questa importante striscia di vittorie. Naturalmente nostro primo obiettivo era l’essere presenti nella città del Palio, a sostegno della squadra, un modo per poter festeggiare assieme a loro questo splendido momento di forma e dimostrare il nostro attaccamento al Parma, impossibile da dimostrare seduti dietro una tv. Siamo una trentina di ragazzi, parcheggiamo in una zona di vicoletti tipici delle città toscane, non vicinissimo lo stadio e ci incamminiamo. Appena arrivati allo stadio ci accorgiamo subito che la polizia ci sta aspettando, tutti quelli che non hanno addosso simboli del Siena diventano “osservati speciali”, agli ingressi, assieme agli steward, stanno anche agenti della digos locale in borghese. Decidiamo di mandare avanti qualcuno, come previsto appena notano la nostra provenienza sulla carta d’identità ci bloccano, nonostante il regolare biglietto acquistato, c’è un po’ di agitazione tra la polizia che avverte apertamente gli steward di una trentina di ultras del Parma che proveranno ad infilarsi, ormai siamo scoperti. All’ennesimo rifiuto di farci entrare anche da un altro settore, dalla parte opposta dello stadio, capiamo che non è giornata, non rimane che riprendere i vicoli per vedersi qualche scampolo di partita da un pertugio rialzato rispetto allo stadio e ritornare alle macchine. Anche oggi il calcio e la passione hanno perso di fronte all’ottusità della tessera del tifoso, altre partite nel frattempo saranno state truccate, tanti presidenti avranno fatto i loro sporchi interessi mentre noi, così come altre migliaia di veri appassionati del nostro Paese, siamo stati allontanati in malo modo e senza un perché dallo stadio.