I criteri del Daspo... Stampa
Venerdì 26 Aprile 2013 08:36

Premessa, qui non si augura Daspo a nessuno ma è assai curioso il criterio con il quale vengono comminati. Firenze, si gioca Fiorentina – Milan, arrivano 4 Daspo in tribuna, uno ad un baldo “giovinotto” di 72 anni appena. Galliani non solo se passa liscia, ma a Firenze, tra certa stampa e alcuni in società è tutto un chiedere scusa, atteggiamento che non è assolutamente piaciuto ai tifosi.

 

Stessa domenica, i romani prendono il treno per Torino e 19 di loro ricevono il Daspo per non aver fatto il biglietto. A parte che la vicenda è assai nebulosa, e sembra che fossero in possesso di regolare biglietto, il regolamento Trenitalia, parla chiaro, senza biglietto paghi la multa, il Daspo non è al momento contemplato, in futuro chissà. Derby Catania – Palermo: Andujar si avventa su un avversario, già a terra, e lo prende a pugni, risultato 3 giornate di squalifica. Firenze: Delio Rossi aggredisce Adem Ljajic, volano schiaffi, pugni, il tutto finisce in cavalleria come si suol dire. Coppa Italia primavera, finale di ritorno a Napoli, Gerbaudo (juventino) è protagonista di un brutto gesto a sfondo sessuale verso i tifosi del Napoli. Tre giornate di squalifica. Per il questore il daspo era un provvedimento esagerato, eppure per un comportamento simile Montervino capitano della Salernitana si è preso 2 anni di Daspo. Si perchè se scendiamo di categoria, i Daspo per giocatori e dirigenti fioccano come neve in inverno. Quindi viene il sospetto che certi provvedimenti vengano adottati solo verso i più “deboli” mentre se vesti certe maglie, se ricopri ruoli di dirigente, allenatore in serie A, male che vada ti danno qualche giornata di squalifica e te la cavi con una “ragazzata”. Certo “buon senso” non si vede verso i tifosi, dalla serie A alla 3° categoria, basta un fumogeno acceso anche fuori dello stadio per essere daspati.

[FONTE: Dodicesimouomo]