Addio allo stadio Stampa
Mercoledì 22 Agosto 2012 16:27

I primi dati sugli abbonamenti per la prossima stagione indicano un vero e proprio crollo di abbonati.

 

Da Milano arrivano numeri da “squadre provinciali”. Sponda rossonera: 20.000 abbonati circa, persi in due anni oltre la metà degli abbonamenti, stesso discorso sulla sponda nerazzurra. Se la ride la Juve, nonostante l'incredibile aumento dei prezzi, al momento è la squadra con più' abbonati, 24.531, stesso numero della scorsa stagione. Bene anche la Roma, 5.000 abbonamenti staccati in più' rispetto allo scorso campionato, stiamo comunque parlando di una tifoseria che riusciva ad avere anche 50.000 abbonati, contro i 23.000 attuali. Sempre rispetto alla scorsa stagione saldo negativo per Genoa, Palermo, Lazio, Catania, Bologna, Atalanta, Napoli, Parma. Stabile l'Udinese, 8.000 gli abbonati del Toro. Lo scorso anno in serie A, furono sottoscritti circa 292.000 abbonamenti. Quest'anno, nonostante sia possibile abbonarsi anche senza tessera, avremo una forbice dai 30.000 ai 50.000 abbonati in meno. Non abbiamo i dati definitivi quindi impossibile essere più' precisi. Veniamo alle cause. Intanto si conferma il dato della fuga dagli stadi, il che non può' che far piacere a Beretta che ha svenduto il nostro calcio alle pay-tv, una sola domanda? Quanto può' continuare il giochino di sopravvivere solo grazie ai soldi di Sky? Poco. Il modello tedesco, non piace in Italia, sia mai che i tifosi abbiano voce in capitolo nelle società', sia mai che possano andare liberamente in trasferta, acquistare biglietti senza documenti. Il tifoso ma in Italia ci chiamano clienti non ha diritti. Incide sicuramente la crisi economica. Incide che dal 1991, data di nascita delle pay-tv a vincere siano sempre le stesse, i tifosi delle altre squadre non hanno nemmeno il diritto di sognare. L'offerta televisiva, sempre più' bassa che pero' comporta orari assurdi, il cosiddetto calcio spezzatino, orribile, vergognoso, indegno. La repressione, i divieti, le tessere, i terminali dei biglietti il più' delle volte in tilt. Chiedere documenti ai bambini per emettere un biglietto ha allontanato per sempre famiglie dagli stadi, altro che riportarle nei fatiscenti stadi. Mancano all'appello i più' giovani, per un motivo semplice. Una volta si andava allo stadio per il fascino della curva ma oggi le curve le hanno spogliate, sono grige, tristi e i più' giovani vanno altrove. Non abbiamo dati in mano ma non ci meraviglieremmo se l'età' media dei tifosi che vanno allo stadio in Italia, fosse la più' alta del continente. E poi la credibilità'. Il calcio ne ha zero. E alla fine ci si stanca di vedere una giustizia ingiusta. La fede ci acceca è vero ma non siamo stupidi. E poi l'overdose di calcio 24 ore su 24 , 365 giorni l'anno, dalle TV, ai siti (ci mettiamo anche noi), alle radio, ai giornali. Quindi alla fine non c'è da meravigliarsi se gli stadi sono vuoti. E venendo a Firenze, smettiamo di vedere l'erba del vicino come la più' verde. Abbiamo gli stessi identici problemi degli altri. Questo è il calcio moderno ragazzi, inutile guardare e piangere sul passato. O lo combattiamo, iniziando a disdire Sky tanto per fare un piccolo esempio o lo prendiamo senza lamentarci e senza guardare indietro.

[FONTE: Dodicesimouomo]