Ora vi racconto un paio di storie Stampa
Sabato 23 Giugno 2012 14:40

Riportiamo dal sito sportpeople.net un vero e proprio sfogo di un lettore, in tempi in cui appare sìa preoccupante la disparità della legge di fronte a certi casi paradosso, ma ancora più preoccupante è l'indifferenza della gente a queste ed altrettanto gravi questioni.

 

Premetto, io sono uno che non conta nulla, un semplice impiegato con un vizio, però da quasi tutti ultimamente criticato e condannato come un cancro della società. Ora vi racconto un paio di storie (3 per la precisione) e questa è la prima notizia sulla quale vorrei che tutti i miei amici si soffermassero:

“Otto anni e 25mila Euro di multa: sono queste le richieste avanzate dal pubblico ministero Stefano Puppo nei confronti di Emanuele Alfano, l'ex seminarista amico di don Riccardo Seppia, arrestato nell'ambito dell'inchiesta a Genova su presunti abusi su minori”
Quindi la pena per abusare, molestare e tenere foto pedopornografiche sul pc, chiedendo 8 anni, vuol dire che quando va bene questo gran figlio di puttana farà 1 anno, punto.

Bene …. Ora vi racconto un’altra storia senza mettere i soggetti:
Un gruppo di ragazzi (dai 18 ai 50 anni) uniti tutti dalla stessa passione, un giorno vede che coloro i quali dovrebbero onorare e rispettare ciò che rappresenta la loro città, il loro modo di essere e di vivere, non solo un giorno la settimana ma 7 giorni su 7, viene calpestato, deriso e infangato da un gruppo di ragazzotti in mutande… ragazzotti viziati, altezzosi e spesso schivi perchè insigniti del dono della superiorità e dalla fama. Bene, questi ragazzi decidono di prendere e andare a protestare tutti insieme per richiamare all’ordine questi divi in mutande e lo fanno nel modo più spontaneo e sanguigno che conoscono… nel modo che i loro padri e le loro madri gli hanno insegnato… e cioè non con denunce o lettere di indignazione ma con il metodo della strada, della protesta e della lotta… quindi interrompono uno spettacolo indegno e chiedono (attenzione, CHIEDONO) di levarsi la cosa a cui forse più tengono nella vita (dopo la famiglia ovvio). Lo fanno in modo plateale, senza però spaventare nessuno… tranne l’opinione pubblica, lo Stato e i perbenisti di turno.
Questo gruppo di amici però non chiede consensi a nessuno (nemmeno li interessa), lo fa perchè si sente di farlo, lo fa perché è il cuore che li porta a fare questa cosa e sa benissimo quello a cui vanno incontro… o forse lo immaginano, perchè non hanno fatto ancora i conti con l’ipocrisia dei perbenisti, giornalisti e politici di turno. Non mi dilungo oltre perchè di parole ne sono state dette anche troppe e ognuno è libero di pensarla come vuole, ma attenzione, io voglio che ci si soffermi sul castigo divino, questa è la pena: 5 anni di diffida con firma alla maggioranza, alcuni arrestati, portati in carcere e con i domiciliari e altri 3 anni di diffida. Senza appello, senza possibilità di difendersi, di spiegare… niente. Condannati/arrestati subito e fine dei giochi.

Ora vi racconto un’ultima novella:
C’è una persona alla quale un giorno vengono chieste queste tre cose:
1) Compilare un foglio coi propri dati che verrà mandato in Questura
2) Portare una foto su sfondo bianco da allegare a un tesserino, la quale foto verrà mandata in Questura
3) Portare documento valido di identità, per farsi riconoscere.
Bene, ora voi sicuramente starete pensando “Ma chi e’ questa persona??? Che cosa ha fatto?? E’ sicuramente un malavitoso, sarà mica il pedofilo Emanuele Alfano, che quando è arrivato in questura lo hanno (giustamente) registrato prima di portarlo ai domiciliari???”
No signori miei, no amici, perbenisti e benpensanti… questi sono i documenti che vengono richiesti a una bambina di 11 anni (mia figlia) per poter entrare allo stadio con il suo papà.
Viene registrata, fotografata e segnalata!!!
Io non dico nulla, non voglio esprimere giudizi a questo giro, voglio solo che la gente rifletta.
Io ho sbagliato tanto nella vita e sbaglierò ancora sicuramente, ma a mia figlia insegnerò che per conquistare la libertà (certe volte) bisogna iniziare a ribellarsi partendo dalle piccole cose, sì anche da cose forse futili come può essere il gioco del calcio.

UNO DEI DISTINTI
LIBERTA’ PER GLI ULTRA’!!!!!

[FONTE: Sport People]