Giacchetta (responsabile tecnico della Reggina) - «Stadio vuoto, colpa della pay-tv» Stampa
Mercoledì 23 Maggio 2012 11:53

Calo degli spettatori? Colpa della pay-tv. Secondo il responsabile dell'area tecnica della Reggina, Simone Giacchetta, la scarsissima affluenza allo stadio Granillo (a proposito, nell'ultima gara casalinga non è stato comunicato il dato...), è da addebbitarsi esclusivamente all'esistenza della più "comoda" pay-tv.

 

Simone Giacchetta

 

Queste le parole del dirigente amaranto alla Gazzetta del Sud di oggi:

«Il calo degli spettaori non si è verificato solo a Reggio, ma pure in altre realtà. Il Granillo, negli ultimi due anni della Reggina in A, non si è mai riempito, a conferma che non si tratta di una questione di categoria. Le troppe partite alla televisione, hanno fatto allontanare la gente dagli stadi, questa è la verità».

Questa la teoria di Giacchetta a proposito degli spalti vuoti del Granillo. Riteniamo che sia semplicistico affermare che è solo colpa della tv se la gente non affolla gli stadi. Magari, bisogna capire se la gente che non va allo stadio, vede effettivamente la gara in tv. Ma, sia in A che in B, la Reggina ha avuto il suo zoccolo duro, magari esiguo, di abbonati, che chissà se la prossima stagione rinnoveranno la loro tessera...E' dunque solo colpa delle pay-tv, dalle quali le società calcistiche attingono ricchi e lauti contributi?


[Fonte: Tutto Reggina]

 

A Giacchetta rispondiamo che è da molti anni che cerchiamo di fare capire alla gente che il calcio sta andando alla deriva anche per colpa delle pay-tv. Usiamo il termine anche perchè lo svuotamento costante degli stadi è da attribuire anche ad altri fattori come ad esempio biglietti nominali, tornelli, divieti, caro biglietti e per ultimo la tessera del tifoso. Solo in Italia esistono questi strumenti repressivi ed è chiaro che la gente è da parecchio tempo che si è stancata di fare lunghe file o innumerevoli sbatti per acquistare un biglietto per lo stadio. La cosa è andata peggiorando negli ultimi anni, dove con la crisi, si fatica ad arrivare alla fine del mese e un padre di famiglia invece che acquistare e spendere cifre pazzesche ed assurde per portare i figli allo stadio decide di guardarsela a casa ad una modica cifra. A noi questo però non sembra una scelta ma fondamentalmente è quasi un obbligo: sembra che esista un piano studiato a tavolino per permettere alla tv di arricchirsi e di decidere il giorno e l'ora delle partite. Quest'anno poi si è veramente toccando il fondo, si è giocato in tutti i giorni della settimana e a qualunque orario del giorno con le tv pronte a riempire i propri palinsensti e i pagliacci che comandano il nostro calcio ad obbedire come marionette. Da due anni a questa parte, con l'introduzione della Tessera del Tifoso, gli stadi risultano essere sempre più vuoti partita dopo partita. Speriamo che chi di dovere apra gli occhi per salvare il gioco più bello e amato degli italiani! Sperando di non sentire fra qualche anno, quando a vedere le partite non ci andrà più nessuno, che anche la Tessera ha contribuito a svuotare gli stadi italiani....

Cambiano i tempi... ma non i problemi

Lo striscione più volte utilizzato in passato e riproposto in occasione di Parma-Roma del 24-10-2010 quando la gara venne giocata alle 12:30.