Stanno facendo di tutto per distruggere il gioco del calcio Stampa
Domenica 19 Febbraio 2012 14:10

Ormai è chiaro. E’ in atto una strategia, nemmeno troppo coperta, per distruggere il gioco del calcio, lo spettacolo numero uno del popolo italiano (e in parte anche europeo). Non si comprendono i motivi di questa presa di posizione che ormai prosegue da alcuni anni e che ha raggiunto il “diapason” con l’avvento prepotente e devastante di “SKY”.


Il calcio era, da anni e per anni, lo spettacolo tradizionale della domenica pomeriggio. Quasi un rito come la Messa, o la merenda del lunedì dell’Angelo, il panettone a Natale. E accontentava tanta tanta gente, anche le mogli, magari costrette a restare a casa o a riunirsi con le amiche per un sano pomeriggio di quello che oggi chiamano “gossip”, ma che allora (ai bei tempi) si chiamava modestamente “pettegolezzo”. Adesso vogliono distruggere e in parte l’hanno già distrutto il calcio, e soprattutto il campionato di serie “A”, la funzione domenicale che serviva ad omologare i tifosi, ricchi e poveri. Una specie di livella sociale che placava i malcontenti della settimana lavorativa, gli stress dei dirigenti, le angosce degli artigiani, le paure dei professionisti. Adesso fra anticipi, posticipi, partite serali, recuperi, partite giocate a metà e poi riprese per mezz’ora, siamo arrivati alla farsa del calcio. Il massimo è stato raggiunto con il recupero di serie “B” fra Padova e Torino, quando le due squadre hanno dovuto organizzarsi, preparasi, allenarsi, per giocare gli ultimi quindici minuti della partita a suo tempo sospesa per maltempo. Affrontando spese incredibili e perdita di tempo veramente assortita. La Lega (o la Federazione?) accettano tutto quello che impone SKY, per il semplice motivo che SKY, attraverso cinque milioni di abbonati, “mantiene” tutto il campionato di calcio, tutte le squadre, tutti gli avidi presidenti, tutti i voraci giocatori di classe e il loro “entourage” di nani e ballerini, opportunisti e servi. La crisi della classe dirigente italiana si riflette anche sul calcio, sulle società, sui dirigenti di Lega, Federazione e quant’altro. Poche le voci che urlano nel deserto: una di queste è quella di Michel Platini che sta tentando attraverso un improbabile fair-play finanziario di moralizzare il calcio. La serie “A” di calcio ha accettato anche la partita domenicale alle ore 12,30, ora canonica per il pranzo, per le persone normali! Con tutti questi spostamenti, con il calcio diventato “spezzatino”, con i parlamentari che non alzano un dito per protestare, hanno già distrutto il Totocalcio, che era una “santa tassa” per mantenere tutto lo sport italiano, Olimpiadi comprese. Adesso vogliono decisamente porre fine anche al gioco del calcio, quando riusciranno, SKY e i suoi complici, a proporre una o due partite al giorno, tutti i giorni della settimana, domeniche comprese. A SKY non gliene importa nulla delle tradizioni italiane ed europee della domenica, giorno di festa in tutti i sensi, compresa la festa della famiglia finalmente riunita intorno alla tavola. A SKY e complici (CONI, Federazioni, Lega) interessano soltanto spettatori rimbambiti davanti al teleschermo, a tutte le ore della giornata. E forse anche il potere politico e finanziario è d’accordo con questa impostazione. Stando davanti alla TV, con fissità ebete, la gente non pensa, non si accorge delle malefatte, della corruzione, dell’incapacità di una classe dirigente, a tutti i livelli, che ci trascinerà nel baratro culturale e sociale del nulla, spacciato come spettacolo e divertimento.

Gianfranco Capra

[FONTE: Ok Novara]