Divieto di circolazione. ( tratto da www.leccesidentro.it ) Stampa
Venerdì 11 Febbraio 2011 20:29

Pubblichiamo un articolo tratto dal sito leccesidentro.it. Per i tifosi Salentini il divieto di trasferta dura da più di 3 mesi.

30 ottobre 2010. Ultima data in cui i tifosi del Lecce hanno potuto seguire la loro squadra in trasferta. Pur privi dei temibili vessilli, dei letali stendardi, degli striscioni di distruzione di massa, è stato almeno permesso loro di entrare in uno stadio per tifare (piano eh….) per i propri colori. Poi il nulla. Fine della libertà di movimento. E sono passati ben tre mesi. Una serie di divieti da prima incomprensibili poi divenuti comprensibilissimi, se guardati nell’ottica di chi vuol punire chi non si adeguato, pardon tesserato. Bologna vietata. Udine vietata. Cagliari vietata. Napoli vietata. Roma, questa volta sponda-Lazio, vietata. Firenze vietata. Parma vietata. Catania, domenica prossima, vietata. E chissà perché ma si ha la sensazione di poter prolungare, calendario delle partite alla mano, questo elenco. Divieti il più delle volte esercitati verso chi è residente in Puglia, come se adesso la residenza fosse un indice di pericolosità. Ma sappiamo benissimo che non lo è, nella realtà delle cose e nelle menti di chi vuole soltanto trovare nuovi tempi per coniugare il verbo “disincentivare”. Perché il passato remoto non basta, e nemmeno una serie di geniali idee per presente e futuro. Tuttavia il tifoso, che ormai conosce a memoria queste dinamiche, non può che gridare ugualmente “vergogna!”. Un urlo magari inascoltato, ma non per questo da tenere strozzato in gola. Perché è vergognoso che un libero cittadino debba aspettare il permesso per prendere la propria macchina e dirigersi verso un posto pubblico. Moto a luogo che per i leccesi è divenuto illecito.

scritto da Diego Consales- caporedattore leccesidentro.it

tratto da www.leccesidentro.it