Leggi Speciali: oggi per gli ultrà, domani per tutta la città Stampa
Giovedì 26 Maggio 2016 10:50

E' fresca di stampa la notizia che, al gran premio del Mugello, tre appassionati di corse siano stati sottoposti a Daspo dalla questura di Firenze.


Li definiamo appassionati di corse, non tifosi o addirittura Ultrà, perchè in questi sport non esiste alcun tipo di tifo organizzato o rivalità campanilistica. Fatto sta che, sebbene questi ragazzi non avessero in alcun modo premeditato atti di violenza verso una qualche opposta fazione, si sono visti comminare la medesima misura punitiva che si applica ai contesti calcistici. La loro colpa? Utilizzo di biglietti falsi ed introduzione di artifizi pirotecnici. Non tafferugli, cariche, scontri con le forze dell'ordine. Noi che siamo dell'ambiente, sappiamo bene che per un non nulla si paga tanto, spesso troppo... quello su cui però vorremmo che si riflettesse è il contesto in cui queste norme stanno via via iniziando ad essere applicate. Come si può arrivare a punire con un Daspo un appassionato di corse motociclistiche, manifestazioni notoriamente innoccue e pacifiche? Forse neanche MacGuyver sarebbe stato in grado di costruire una bomba da scagliare ai tifosi avversari utilizzando un biglietto falso...


Di seguito l'articolo integrale:

"Se il pubblico è rimasto in gran parte deluso per il ritiro al nonoo giro di Valentino Rossi, causato dalla rottura del motore della sua Yamaha nel corso della gara della MotoGp, chi festeggia è sicuramente l'autodromo del Mugello che ospitava l'evento: nei tre giorni gli spettatori totali sono stati 152.443, con un incremento del 10% rispetto allo scorso anno. Come ovvio, la domenica il giorno che ha avuto più ospiti, ben 100.640. Nel corso

dei controlli predisposti all'autodromo , la questura di Firenze ha sottoposto a Daspo, della durata di 1 anno, tre italiani. Due di questi, di 22 e 23 anni, perché avevano il biglietto falso per accedere al circuito; il terzo, 27 anni, perché aveva portato con sé degli artifici pirotecnici."