Niente Daspo per i 44 tifosi rossoneri indagati Stampa
Lunedì 31 Marzo 2014 18:02

CVD. Come volevasi dimostrare. Cade nel nulla l’ipotesi di comminare 44 daspo ad altrettanti tifosi rossoneri per il materiale rinvenuto sul pullman degli ultrà lucchesi diretti a Cesena per la gara del 12 gennaio scorso contro il Romagna Centro.

 

 

Come si ricorderà, durante un controllo all’arrivo allo stadio furono rinvenuti a bordo del mezzo alcuni oggetti contundenti, di due biglie, due sassi e alcune assi in legno, materiale  prelevato e caricato a bordo dopo la partenza da Lucca. La Questura di Cesena, però, dopo le indagini ha ritenuto non ci fossero prove sufficienti per attribuire gli oggetti a tutti i presenti a bordo del mezzo, un numero di oggetti peraltro nettamente inferiore alle persone.

“Insussistenza delle prove”: questa la linea portata avanti dall’avvocato difensore Emanuele Fusi. “Il fatto – spiega nella sua memoria difensiva – di essersi trovati a bordo del pullman diretto a vedere una partita, dove sarebbero stati trovati materiali idonei ad offendere, non può significarer che gli stessi siano responsabili di quanto accaduto. La responsabilità penale, la Costituzione è chiara in questo senso, è personale. Deve fondarsi su prove e non su presunzioni e nessuno può essere accusato in virtù di una responsabilità oggettiva”.

Come si ricorderà per quella gara furono interdetti dagli stadi quattro tifosi rossoneri e a altri 44 fu recapitato un preavviso. I tifosi rossoneri, nel caso di interdizione, avevano già preannunciato ricorsi al Tar.

[FONTE: Gazzetta Lucchese]